Carovigno si trova nella provincia di Brindisi, a pochi chilometri Ostuni (7 km circa). È una meta consigliata per le sue splendide masserie e agriturismi, per la tradizione contadina e per la buona cucina che spazia dalle ricette di terra a quelle di mare.
Segui #BarbieInTown su Instagram e su Facebook.
Indice dei contenuti
Cenni storici di Carovigno
Non si hanno notizie certe sulla sua fondazione. Alcune attestazioni storiche la fanno risalire al XII sec. a.C.; secondo attendibili testimonianze repertate Carbina (l’antica Carovigno) ebbe rapporti commerciali con Egiziani e Fenici. Secondo gli studi del dott. Vincenzo Andriani (1830), sarebbero stati i Carbinati i primi e veri abitanti della zona, in seguito, aumentando di numero per l’arrivo dei Cretesi, si formarono i gruppi etnici degli Iapigi e dei Messapi.
Fu distrutta e sottomessa definitivamente dai Tarentini nel 473 a.C. che crearono sul suo litorale un piccolo porto. L’egemonia di Taranto durò dal 473 al 400 a.C., comprendendo tutta l’area jonico adriatica e la Calabria le cui polis dovevano fornire reparti di fanteria all’esercito tarantino.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la villetta di contadini oggi nota come Carovigno venne incorporata nei territori di Ostuni: Bizantini e Goti se ne contesero alternativamente il possesso, così come, in epoca più recente, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi e poi i Veneziani, gli Spagnoli, gli Austriaci e i Borboni.
I segni del feudalesimo sono rappresentati sia dal Castello costruito nel sec. XV dagli Orsini-Del Balzo a difesa dalle incursioni dei Turchi e dalle scorrerie dei pirati, sia dai resti delle mura innestate sulla più antica muraglia messapica.
Nel 1817 era viva e presente in Carovigno una “vendita” carbonara, che teneva le sue adunanze segrete nei locali offerti all’uopo da Francesco Trisolini. Una menzione a parte merita Salvatore Morelli, perseguitato dal 1849 fino ai compimento dell’unità d’Italia, perché nemico acerrimo del regime borbonico cui dette battaglia con l’azione e con gli scritti che apparivano su Il Dittatore, il periodico da lui diretto.
Cosa vedere a Carovigno
Centro storico
Il borgo antico di Carovigno, un intrico di vicoli e case, è sulla cima di un colle fortificato. Il suo aspetto è quello di una cittadina di epoca tardomedievale con porte di accesso, torri difensive e chiese. Sul punto più alto c’è il Castello Dentice di Frasso. È un borgo autentico in ogni stagione: lo è d’estate quando accoglie i visitatori nella sua litoranea e anche d’inverno quando apre le porte del suo centro storico.
Il centro di Carovigno, di origine messapica, si è sviluppato sul sito dell’antica acropoli, dal momento che rinvenimenti del tutto casuali, fuori le mura medievali, hanno portato alla luce tombe a camera ascrivibili a quell’età. L’originario nucleo urbano, risalente, con ogni probabilità, all’età altomedievale, è quello che si sviluppa intorno alla chiesetta di Sant’Angelo.
Chiesa Madre di Santa Maria Assunta in Cielo
La Chiesa Madre, dedicata all’Assunta, costruita già dal XIV secolo, fu più volte modificata. Conserva della costruzione cinquecentesca una rosa sul fianco destro e l’abside della navata sinistra. Particolare è l’abside interno, scavato da dieci nicchie su due ordini, dedicato a Sant’Antonio da Padova.
Sull’altare maggiore spicca l’Ultima Cena, tela solimenesca (XVIII secolo). Sono presenti anche le statue dei santi patroni, Filippo e Giacomo, e della protettrice del paese, la Madonna di Belvedere, a cui è dedicato un altare sul lato sinistro della chiesa, sotto il rosone e di fronte all’abside.
Castello Dentice di Frasso (Museo delle tradizioni popolari)
Il Castello Dentice di Frasso, di proprietà privata, ospita il Museo delle tradizioni popolari. Sorge nel punto più alto del paese ed è costituito da tre torrioni (quadrata, circolare e a “mandorla”) costruite tra il XII e XV secolo. Il castello ha anche una cappella, la chiesa di Sant’Anna, prima collegata attraverso un varco su Porta Ostuni. Vi era inoltre un passaggio sotterraneo (oggi ostruito) che permetteva l’accesso direttamente ai giardini della contessa.
Chiesa di Sant’Anna
Di pertinenza del Castello, la Chiesa di Sant’Anna in origine fu di patronato dei feudatori di Carovigno, gli Imperiali e i Dentice. Gli Imperiali concessero l’uso di questo luogo sacro alla Confraternita del SS.mo Sacramento di cui è tuttora sede. Originariamente a navata unica, si presenta oggi arricchita da due navatelle laterali. Dopo vari interventi succedutisi durante tutto l’ottocento si giunse all’idea di adeguare la Chiesa di S. Anna al nuovo assetto architettonico del castello. Nel 1911 l’architetto Marschietzech diede avvio al restauro “In stile”, conclusosi nel 1931.
Piazza ‘Nzegna
Potremmo definire Piazza ‘Nzegna uno dei luoghi più emblematici di Carovigno. Oltre al Comune, qui si affacciano la Chiesa del Carmine, la Torre dell’Orologio e Porta Brindisi, tra locali e attività commerciali.
Per onorare la Madonna del Belvedere a Carovigno il lunedì, il martedì e il sabato dopo Pasqua si “batte” la Nzegna: un acrobatico e spettacolare gioco di bandiere che simboleggia lo sventolio del fazzoletto colorato che un giovane pastore sventolava per la gioia della visione di una giovenca inginocchiata di fronte all’immagine della Madonna. Carovigno viene chiamata “la città della Nzegna” a sottolineare, oltre alla grande devozione alla Madonna, la bravura dei suoi sbandieratori riconosciuti fra i migliori d’Italia e testimoni della più antica tradizione italiana del gioco della bandiera. [fonte]
Chiesa del Carmine
Il complesso monumentale fu edificato nel 1625 per ospitare i Padri Carmelitani trasferitisi dal Convento del Soccorso. Poiché sorse fuori le mura della città, aveva sull’ingresso originario, posto sul lato nord, una caditoia per la difesa piombante agibile dal terrazzo. Il primo edificio, pur mantenendo sostanzialmente la stessa struttura architettonica dell’attuale, presentava un apparato estetico – cultuale totalmente differente.
L’odierno portale d’ingresso risale al 1723, forse ad opera della Congrega del Carmine. Di fattura barocca sono il pulpito e l’altare maggiore, quest’ultimo racchiude una tela seicentesca di autore ignoto raffigurante la “Vergine del Carmelo”.
Porta Brindisi e Porta Ostuni
A nord-ovest il Castello Dentice di Frasso difende Porta Ostuni denominata anche “Porta Nuova”, mentre sul lato opposto, a sud-est, una torre antica quadrangolare e la torre dell’orologio del XVIII sec. fiancheggiano Porta Brindisi. Quest’ultima è costituita da un doppio sistema di porte e di torri: la porta più interna, a sesto acuto è di età angioina, quella più esterna, a tutto sesto, risale al Cinquecento.
La marina di Carovigno
La marina di Carovigno, che dista appena 5 km dal mare, è costituita principalmente da due località balneari molto note, Specchiolla e Torre Santa Sabina, e dalla riserva naturale più famosa della Puglia, Torre Guaceto.
Come è il mare a Carovigno?
Le spiagge di Carovigno sono caratterizzate da sabbia fine e acque cristalline, creando un ambiente ideale per rilassarsi e godere del sole. La costa di Carovigno è variegata, con tratti di spiagge libere e alcune aree attrezzate, offrendo diverse opzioni a seconda delle preferenze. [fonte]
Dove andare al mare a Carovigno
Torre Guaceto
La Riserva naturale statale Torre Guaceto è un’area naturale protetta situata sulla costa adriatica dell’alto Salento, a pochi chilometri dai centri di Carovigno e San Vito dei Normanni e 17 km a nord di Brindisi. I litorali carovignesi della riserva, le spiagge di Torre Guaceto e Punta Penna Grossa, sono state premiate con l’insigne della Bandiera Blu negli anni 2007, e dal 2016 al 2020.
Specchiolla
Specchiolla è una delle località turistiche più belle della provincia di Brindisi, a pochi km da Carovigno e dalla riserva naturale di Torre Guaceto. Nei secoli il sito è stato martoriato delle scorribande dei pirati, mentre oggi la sua costa è tra le più attrezzate della zona, tra lidi, ristoranti e servizi di ogni sorta. La spiaggia di Specchiolla è costituita da sabbia fine e dorata, con scogli alle estremità.
Prima tra le insenature della Marina di Carovigno, lo Scoglio degli Achei è ad uso di una struttura ricettiva, ma merita un tuffo per la bellezza delle acque racchiuse tra le due sponde rocciose vicine e una nuotata fino ai vicini scogli.
Torre Santa Sabina
Località balneare del comune di Carovigno, Torre Santa Sabina rappresenta, insieme a Specchiolla, il mare per eccellenza di questa zona del brindisino, con spiagge sabbiose, libere e attrezzate, e un mare cristallino. La costa a nord di questa località è caratterizzata da affascinanti scogliere, grotte e isolotti in località Carisciola. Per trovare spiagge sabbiose occorre recarsi a ridosso del paese, vegliato dalla torre aragonese (Mezzaluna, Scoglio del Cavallo, Camerini) o proseguire (Pantanagianni e la vasta Specchiolla).