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Cattedrale di Santa Maria Assunta (Conversano)

La Cattedrale di Conversano è dedicata a Santa Maria Assunta. Venne costruita in epoca medievale. Principale luogo di culto della città, al centro del suo centro storico, non è solo luogo di fede: il suo sagrato è spesso scenario di eventi culturali (come Le Vie dei Saperi e dei Sapori e Borgo d’Estate).

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La storia della Cattedrale di Conversano

I primi insediamenti dell’attuale Cattedrale di Santa Maria Assunta di Conversano sono riscontrabili intorno all’anno 1000, quindi XI secolo. Successivamente, nel corso dei secoli, è stata ampliata. In particolare, come la vediamo oggi, è frutto della costruzione, terminata pressappoco intorno al 1359, ad opera del vescovo Pietro Ditri, di cui possiamo notare sulla facciata una lapide ed una ed un bassorilievo che riprende appunto il simbolo vescovile (lato destro di fronte alla Cattedrale).

Dall’altra parte della facciata troviamo invece un’altra lapide lapide fatta e realizzare da monsignor Giuseppe Palermo nel 1690, colui che riaprì al culto alla Cattedrale, secondo i dettami dello stile barocco.

I restauri della Cattedrale

Essenzialmente la cattedrale, come si presenta oggi, è il frutto di due restauri. Uno più recente, avvenuto negli anni 2000, e uno precedente, avvenuto nel nella prima parte del 1900. Questo perché la Cattedrale, la notte fra il 10 e l’11 luglio del 1911, prese fuoco e si incendiò completamente. Questo incidente andò a danneggiare i tetti e tutti gli arredi interni. comprese le cappelle laterali.

La facciata della Cattedrale di Conversano

L’impianto attuale della cattedrale riprende quello del 1300, una facciata tripartita con una parte principale che viene suddivisa da queste due lesene e poi due portali laterali. Partendo da sinistra il primo portale è detto di San Giorgio perché riprende il bassorilievo della porta ad ogiva. Dal portale di San Giorgio entravano ed uscivano sempre i pellegrini. Al di sopra infatti, nella cornice del rosone. sono vengono ripresi quelli che sono i simboli del pellegrinaggio tra cui ritroviamo appunto la conchiglia, meglio detta pecten. Questa serviva proprio al pellegrino per potersi ristorare, perché prendevano da mangiavano, da bere e chiedevano l’elemosina nella conchiglia.

L’altro portale invece è quello di San Pietro, o meglio la porta detta “del paradiso”, perché da lì entravano ed uscivano le salme dei defunti. Al di sopra del piccolo protiro, costituito da due leoni stilofori che lo mantengono, viene raffigurata la statua di San Pietro, che stava alle porte del paradiso secondo la tradizione. La porta presenta anche altri due elementi: la faccia demoniaca al contrario e poi una belva. Questo ad indicare che la porta va a rappresentare proprio le tre fasi, inferno, purgatorio e paradiso.

Quella centrale è invece detta Porta Magna, caratterizzata dal portale più imponente. composto da qdue leoni stilofori che mantengono un protiro superiore molto decorato, al centro del quale troviamo la Vergine Assunta fra due angeli.

Le tre semicirconferenze rappresentano tre stati. Il primo Cristo e i 12 apostoli e quindi abbiamo la raffigurazione dei mezzi busti. Segue un secondo cornicione con degli elementi zoomorfi e antropomorfi. Infine abbiamo una terza cornice che presenta delle foglie di acanto alternate a dei frutti i frutti, la cosiddetta abbondanza, quindi in segno augurale. Il protiro termina con la pietra pentagonale. Il Pentagono rappresenta il demonio che viene schiacciato dall’agnello di Dio e quindi da Cristo.

Il rosone centrale riprende quelli che sono gli elementi di questo protiro. Il centro è costituito da una semplice raggiera a 13, che presenta i dodici apostoli con al centro proprio l’agnus dei della Croce

I quattro leoni invece rappresentano una scena di caccia. C’è la leonessa, con le mammelle, e il leone, che aveva gli attributi. Il leone maschio guarda la preda, la leonessa la prende e la da al leoncino che la mangia. Il leone nell’allegoria medievale rappresenta Gesù, la forza di Cristo, che ha sotto di sé l’uomo vittima del peccato.

Gli interni della Cattedrale di Conversano

L’interno della Cattedrale di Conversano si suddivide in tre navate. Gli archi laterali, quattro per ogni lato, sono archi a tutto sesto, sorretti da pilastri cruciformi. L’arco centrale, detto trionfale, è a sesto acuto e permette l’ingresso nella zona più importante della basilica, la zona absidale (transetto), dove vengono celebrati i riti liturgici. Al di sopra degli archi laterali ci sono i matronei, che attualmente hanno solo funzione scenica. Sono composti da ben sedici colonne con rispettivi capitelli, questi ultimi l’uno diverso dall’altro. La pietra utilizzata è dura, probabilmente pietra di Trani, differente da quella leccese più friabile e modellabile.

Entrando sulla sinistra si può ammirare nella prima cappella la statua del patrono San Flaviano. Proseguendo nella terza cappella è ospitato il quadro della Madonna della Fonte. Sulla navata destra la prima cappella è dedicata al Sacro Cuore di Gesù, proseguendo nella terza cappella è ospitato il Crocifisso del XV- XVI secolo e due statue, quella dell’Addolorata e quella di San Giovanni.

Passando al transetto, nell’abside sinistro si scorge un mirabile affresco della scuola del Simone Martini. Esso raffigura la presentazione da parte del vescovo Pietro D’Itri della Cattedrale alla Vergine in trono, a sinistra della Vergine viene raffigurato San Cristoforo, alla destra il Papa. Questa opera è stata ritrovata solo negli anni’ 70 ed era stata nascosta da un finto muro, che l’ha preservata nel tempo.

La pianta della Cattedrale di Conversano

Attualmente la Cattedrale riprende la pianta originale, quella basilicale del 1300. Dall’alto la cattedrale sembra come una grande T si chiama a croce Latina mozzata nel transetto Nel corso dei restauri del ‘900, a seguito dell’incendio, sono state abbattute le varie cappelle laterali, le cappelle gentilizie, che appartenevano alle famiglie nobili di Conversano oppure alle confraternite.

Cosa vedere a Conversano

Conversano è una delle nostre tappe preferite in Puglia, e non a caso. La storia di questo comune in provincia di Bari è ricca di importanti figure femminili, che ne hanno delineato il destino. Nella nostra guida vi raccontiamo i luoghi di maggior interesse artistico, storico e religioso, oltre a tutti i segreti e le location imperdibili della città.

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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