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Festa patronale Madonna della Madia | Programma 2024 (Monopoli)

La Festa patronale della Madonna della Madia è l’evento che illumina l’estate di Monopoli, tra rituali religiosi e tradizioni, concerti bandistici, fuochi d’artificio e attrazioni moderne (dallo street food, luminarie e grandi concerti musicali).

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Festa patronale Madonna della Madia

L’icona bizantina, la zattera e quella moltitudine di gente che si accalca al porto per accogliere la Madonna della Madia, così la dicono in loco.

Si ripete il miracolo, la sagra a mare che sa di fede e tradizione antica quanto le Crociate, con la zattera che riporta a terra la Madonna dei monopolitani e di un territorio ben più ampio, del Sud barese, quello che questa miracolosa immagine visitò in processione nel 1954, in segno di saluto alla sua gente, dopo la tremenda esperienza della Grande Guerra.
Ritorna alla sua gente ogni anno, prima con l’appuntamento del 14 di agosto a cui fa seguito quello tradizionale del 16 dicembre (alle 5 del mattino).

Arriva su una zattera la preziosa icona della Madonna della Madia, la pellegrina, la navigatrice, la Madonna architetta, scortata questa volta da marinai, mentre la storia la vuole in compagnia degli angeli. Così amano ricordarla i monopolitani (e non solo) fin dal lontano 16 dicembre del 1117, data del primo approdo. Ad accoglierla allora c’era il vescovo Romualdo che all’Assunta affidò le sue preghiere.

Nell’ultimo tratto di mare, prima di toccare la banchina del molo di Cala Fontanelle, la zattera viene scortata da subacquei che con le loro torce illuminano il percorso, in una scenografia che ha dell’irripetibile, con un fondale scenico fatto di stelle e di fuochi d’artificio quando l’oscurità salda il mare al cielo. Poi segue la processione con le autorità civili e militari.

Documento storico – edizione 2002 – del dott. Eustachio Cazzorla

Programma 2024

Dal 13 al 16 agosto 2024 si rinnova l’appuntamento con la festa patronale in onore della Madonna della Madia.

Di seguito il programma dei festeggiamenti:

  • 13 agosto, ore 20:30: Processione dalla Cattedrale a Largo Plebiscito per l’intronizzazione dell’immagine della Madonna della Madia. Seguirà l’accensione delle luminarie.
  • 14 agosto, ore 20:30: Rievocazione dell’approdo della Madonna nella suggestiva Cala Batteria, accompagnata da uno spettacolo di fuochi d’artificio .
  • 15 agosto: In Cattedrale, celebrazione della messa con il Vescovo Favale e processione del quadro della Madonna per le vie del centro storico.
  • 16 agosto: Grande concerto serale in Piazza Vittorio Emanuele II, a partire dalle ore 21:00. Quest’anno, la protagonista sarà la cantautrice siciliana Giusy Ferreri.

La leggenda della Madonna della Madia

La tradizione vuole che l’icona della Madonna della Madia sia stata posta in salvo su una zattera in Turchia durante le lotte iconoclaste. L’imbarcazione di fortuna con il prezioso carico sarebbe quindi approdata per la prima volta in città, la notte del 16 dicembre 1117. Un’antica leggenda narra che la Madonna andò in sogno a un pio sacrestano di nome Mercurio che per tre volte si recò dal vescovo Romualdo per riferirgli che la Madonna era in porta con i legni di cui necessitava l’erigenda cattedrale romanica.

Quelle travi che hanno così tanto navigato per mare, dopo la ricostruzione della cattedrale in forme barocche (nel ‘700), sono ancora in alto, oltre il tetto in pietra, a sostegno delle capriate e nella prima cappella a destra. Per tre volte il sacrestano fu ricacciato dal vescovo che lo tacciò d’ubriachezza fino a quando gli angeli fecero suonare miracolosamente le campane della città e la gente (anche il vescovo) si riversò al porto e vide zattera e icona. La scena si ripete per due volte l’anno identica (il 14 di agosto e il 16 dicembre).

Documento storico – edizione 2002 – del dott. Eustachio Cazzorla

L’icona della Madonna della Madia

L’icona è un’odigitria (in greco, colei che guida), modello tipicamente bizantino che si rifà alla prima immagine di Maria, dipinta da san Luca. In loco è detta “della Madia”, in riferimento alla zattera (Almadìa in spagnolo).

É una tempera su tavola, una sorta di “preghiera figurata” in cui anche i colori rispettano le rigide regole del rivolgersi a Dio. La mano del Bimbo è perfettamente al centro del quadro e benedice alla maniera greca. Le lumeggiature e i fili d’oro del vestito del Cristo sono espressione della sua regalità solare. Nella mano sinistra un cartiglio. Le gambe incrociate annunciano i momenti della passione.

Ogni tratto ci parla dell’Oriente. Le aureole a racemi rilevati in pastiglia rimandano alle produzioni cipriote o crociate. Le tre stelle sul manto della Vergine (una è coperta dal Cristo) indicano la perpetua verginità di Maria: prima, durante e dopo il parto.

Un particolare espediente pittorico, poi, permette alla Vergine di osservare il visitatore posto in qualsiasi posizione prospettica. Il suo doppio manto, indica la sua natura divina e terrena, lei madre di Dio e madre dell’umanità. In basso, due figure: un chierico e un monaco. Sono il probabile finanziatore e l’esecutore di un antico restauro.

Documento storico – edizione 2002 – del dott. Eustachio Cazzorla

Basilica concattedrale di Maria Santissima della Madia

La Basilica Cattedrale di Maria Santissima della Madia è la chiesa Cattedrale di Monopoli e Concattedrale della diocesi di Conversano-Monopoli. Nell’ottobre del 1921 papa Benedetto XV la elevò al rango di Basilica minore.

Il luogo su cui sorge la basilica cattedrale della Madonna della Madia in Monopoli si è rivelato, grazie agli scavi archeologici avviati in loco nel 1986, zona di antiche e complesse stratificazioni temporali che, partendo dal 4500 a.C. circa giungono fino ai nostri giorni.

La facciata, sopraelevata rispetto al piano stradale di sette gradini, ricca di elementi barocchi, è divisa orizzontalmente in due parti: nella parte inferiore vi sono i tre portali d’entrata: al di sopra di quello centrale vi è un timpano, sorretto da colonne ad ordine composito, che rappresenta un elemento di divisione dalla parte superiore, dove si apre una grande finestra al posto del rosone e un frontone semicircolare in cui è inserito un cartiglio con il monogramma della Madonna.

L’impianto interno è a croce latina a tre navate suddivise da pilastri, con doppio transetto, volta lunettata in quella centrale ed otto cappelle laterali, quattro per navata. Altre quattro cappelle sono collocate agli estremi dei due transetti, il secondo sopraelevato di tre gradini rispetto al piano basilicale. La navata centrale e quelle laterali sono separate da una serie di pilastri cruciformi a tarsia marmorea.

Cappella della Madonna della Madia

La cappella, che tipicamente rappresenta il Trionfo della Vergine, presenta un pregevole altare con alternanza di marmi policromi, alzato da quattro colonne di marmo verde, su piedistalli di discreta altezza, sormontate da fregi. L’icona della Vergine, dalle fattezze simili alle tante Madonne bizantineggianti in Puglia, domina l’intera cappella: ai lati dell’Icona, su piccole mensole, si ergono le statue di san Michele e san Giuseppe di Giuseppe Sanmartino, autore del famoso Cristo Velato. Del 1720 è la cornice d’argento dell’immagine della Madonna della Madia.

La cappella è arricchita da diverse tele settecentesche con Storie della Vergine Maria di Michele del Pezzo e da due quadri di Pietro Bardellino raffiguranti la Lotta iconoclasta, quasi motivo eziologico dell’arrivo dell’icona sulle rive monopolitane, ed il Miracolo della zattera, che presenta l’ambientazione inusuale dell’approdo in una mattina d’estate, forse per contrasto con l’oscurità barbarica del primo dipinto. Un ciclo pittorico dal titolo Miracolosa Venuta della Madonna della Madia, un tempo posto nella sagrestia della cappella, è ora visibile di fronte alla cappella dei Martiri.

Cosa vedere a Monopoli

Non ci sono parole per descrivere la bellezza di Monopoli, ma è certamente la tappa che abbiamo amato di più in Puglia. Il porticciolo, la maestosità delle chiese, il mare stupendo, le piccole e coloratissime attività nel centro storico. Il territorio di Monopoli è molto vasto e variegato, si estende sulla costa di Bari a metà strada tra Polignano a Mare a nord e Castellana-Grotte a sud, e veramente a due passi dalle meraviglie di Alberobello.

Non ci resta che illustrarvi Monopoli: cosa vedere in città, le spiagge e i dintorni.

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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