Cosa visitare in Puglia Puglia

Cosa vedere a Valenzano (Bari)

Valenzano è un comune italiano della città metropolitana di Bari in Puglia. Situato a circa dieci chilometri dal capoluogo in direzione sud-est, è conosciuto principalmente come sede di alcuni centri di ricerca scientifica. Tra essi il parco scientifico e tecnologico Tecnopolis, l’istituto agronomico mediterraneo, e la facoltà di Veterinaria dell’ateneo barese.

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La fondazione di Valenzano

Nel territorio di Valenzano sono state ritrovati diversi insediamenti funerari risalenti al IV secolo a.C. Testimoniano come l’area fosse abitata da popolazioni di stirpe peuceta. Originari dell’Illiria, sulla costa est dell’Adriatico meridionale, i Peucezi si stanziarono nel territorio della Puglia centrale e tennero contatti commerciali con le colonie della Magna Grecia, tra cui Taranto.

Dopo le guerre sannitiche, i romani assoggettarono la Puglia e l’attuale territorio di Valenzano fu probabilmente parte degli estesi latifondi che circondavano la città di Cælia (attuale Ceglie del Campo). La definitiva fondazione dell’attuale paese è collocata intorno all’845 d.C., nello stesso periodo in cui i Saraceni giunsero a Bari, distruggendola.

Origine del nome Valenzano

Ci sono varie ipotesi sull’origine del nome del comune di Valenzano:

  • nei documenti più antichi in cui viene citato, il paese viene chiamato Balentianum, Balenczanum, Balzano, il che può fare ipotizzare la derivazione del nome dalla radice indeoeuropea “balt”, che significa palude, acquitrinio. La presenza nel territorio comunale dei letti di ben tre torrenti, il Montrone – Valenzano, La Fitta ed il Picone, rende plausibile l’ipotesi;
  • secondo un’ipotesi abbastanza accreditata il nome deriverebbe dal termine latino Valentianum, ovvero «proprietà di Valens», nome proprio latino diffuso nel Basso Impero;
  • l’ipotesi riportata da Bonaventura da Lama, parlando dell’occupazione di Bari da parte dei Saraceni, attribuirebbe il nome Valenzano a quello del sopracitato fondatore greco del paese, il cui nome era, secondo lo storico, Valentiniano o Valenziano;
  • Bonaventura riporta un’altra ipotesi, secondo la quale il nome del paese deriverebbe dalla sua favorevole posizione geografica. Il territorio sul quale sarebbe sorta Valenzano era infatti un’ampia campagna ben aerata, adatta perciò agli infermi: in latino, «quia valet insanus». Da valet insanus sarebbe derivato il nome Valenzanum;
  • un’ultima ipotesi fa derivare il nome del borgo da vallis sana, ovvero «valle libera» (l’aggettivo sanus, infatti, ha il secondo significato di “libera”).

Valenzano come polo universitario

Valenzano è oggi uno dei principali poli della ricerca universitaria dell’area metropolitana di Bari. Dal 1970 ospita l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAMB), struttura Italiana del CIHEAM attiva a Bari dal 1961. Si tratta di uno dei più importanti istituti di ricerca in agricoltura del bacino del Mediterraneo.

Ha sede inoltre la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bari, dotata di uno dei più grandi ospedali veterinari del Meridione

Il Centro Studi e Applicazioni in Tecnologie Avanzate nel 1984 ha creato il primo Parco Scientifico e Tecnologico dell’Italia meridionale denominato Tecnopolis Novus Ortus. La nascita del Parco ha avuto l’obiettivo di raggruppare in un’unica area aziende, università e centri di ricerca, per facilitarne le interazioni e promuovere opportunità comuni.

ll Laboratorio di Ingegneria Costiera (LIC) è inserito all’interno dell’area universitaria alla periferia del Comune di Valenzano. La conoscenza della circolazione oceanica e costiera è fondamentale per la comprensione di una serie di processi ad essa strettamente correlati. Presso il LIC si conducono studi su queste tematiche, sfruttando le grandi attrezzature e strumentazioni sperimentali a disposizione.

San Rocco

credits: baritoday.it

Aggirandosi per il centro storico di Valenzano e giungendo in Piazza Vecchia è possibile ammirare il monumento dedicato a San Rocco. La figura del pellegrino e taumaturgo francese è molto venerata a Valenzano fin dai tempi del Medioevo. Il santo, patrono della città, è celebrato ogni anno il 16 agosto.

La festa patronale di Valenzano, in onore di San Rocco, inizia la sera del 15 agosto e si protrae fino al 17. I festeggiamenti sono annunciati da gioiosi e chiassosi boati prodotti dall’esplosione di colorati fuochi d’artificio che illuminano la città con il loro bagliore e la loro lucentezza.

Cosa vedere a Valenzano

Chiesa Matrice di San Rocco

La chiesa di San Rocco, patrono della città, chiesa matrice di Valenzano, si trova ai confini del centro storico del borgo. Edificata verso la fine del Cinquecento accanto ad una cappella minore, dalla quale prese il nome, si presenta con una struttura tipicamente romanica, con un tetto a due spioventi e un ampio rosone sulla facciata frontale.

Oggi la configurazione interna dell’edificio è diversa da quella originaria a causa di numerosi restauri effettuati tra l’Ottocento e il Novecento, con la costruzione del presbiterio, dell’altare maggiore e della torre campanaria, che non segue lo stile architettonico della chiesa. Accanto alla facciata, è posta la torre civica. Conserva la reliquia di San Rocco e la reliquia della Croce di Gesù e il Crocifisso delle Missioni.

Processione dei Misteri

credits: www.valenzanesinelmondo.com

Molto importante a Valenzano è la lunghissima Processione dei Misteri, costituita da 50 statue, di cui solamente 2 sono custodite nella Chiesa matrice di San Rocco, mentre le altre 48 sono di proprietà privata, conservate dalle famiglie del paese.

È uno dei maggiori riti quaresimali della provincia. Si tiene nel Venerdì santo di ogni anno e si snoda attraverso le principali vie del paese. La processione del Venerdì santo è documentata sin dal 1675. All’epoca, la celebrazione nacque per merito dei Frati Francescani e del Capitolo di San Rocco, la chiesa matrice del paese. Si può supporre che i tre misteri fondamentali (il Crocifisso, Gesù Morto e Maria Addolorata) fossero presenti già alla prima delle processioni, forse accompagnati da statue minori.

La processione acquisì importanza con il passare degli anni e nel 1853 la sua organizzazione fu curata dall’Arciprete. In questo periodo comparvero i primi misteri proprietà di famiglie private, costruiti presso botteghe leccesi, che sarebbero presto diventati appannaggio tipico della celebrazione. La fama della celebrazione andò estendendosi del tempo e, dai ventisei misteri del 1947, dal 2017 la processione conta il numero di 50 Sacri Misteri.

Chiesa di Santa Maria di San Luca

La chiesa di Santa Maria di San Luca è oggi la seconda chiesa cittadina per numero di frequentatori, dopo la chiesa matrice di San Rocco. Costruita, secondo la leggenda, sui resti di un’antica cappella peuceta per volere del fondatore Valentiniano, le vicende storiche della chiesa s’intrecciano con quelle di un’icona dipinta da san Luca, ad oggi presente all’interno della chiesa. La struttura, esempio di romanico pugliese, comprende una delle torri campanarie più alte della provincia.

Nella chiesa di Santa Maria di San Luca si conservano i Santi Medici e Martiri Cosma e Damiano, simili nel colore degli abiti a quelli di Bitonto. Si conserva il simulacro di Gesù Cristo Morto ligneo, attribuito a Pier Paolo Pica o a Pietro Surgente, della fine del ‘700, donato nel 1976 dalla famiglia proprietaria Troccoli. Esce nella processione dei Misteri nel Venerdì Santo mattina insieme ad altre 49 statue. Dal 2014 fino al 2017 è uscito anche la sera del Venerdì Santo con l’Addolorata. Nel 2018 il Gesù Morto fu sostituito da quello della Chiesa del Carmine dopo il suo restauro.

Castello Baronale Martucci

Il Castello Baronale Martucci è sito nel borgo antico di Valenzano. La sua costruzione risale al secolo Mille ed ebbe particolare importanza nella guerra tra normanni e bizantini. Attorno si sviluppò successivamente tutto il borgo medioevale e tra il XII secolo e il XV secolo il castello vide succedersi ben sedici feudatari i quali apportarono svariate modifiche in funzione delle loro esigenze.

Il castello si sviluppa intorno a una corte interna e conta venti stanze al piano terra e diciotto al piano superiore. Le stanze erano utilizzate come magazzino, luogo di lavoro e di riposo, dimore per i servi, cucine, lavatoi, stalle per i cavalli e carcere. Le finestre avevano tutte le inferiate in ferro e, nella parte sotterranea, c’era una neviera per conservare il cibo e l’acqua.

Attualmente il monumento è proprietà della famiglia della baronessa Matilde Falagario Martucci (da poco scomparsa) la quale ha restaurato ed ampliato la struttura per favorire l’organizzazione, da parte sua e delle associazioni locali, di convegni, manifestazioni culturali e musicali.

Parco Baden Powell

A Valenzano ci sono un parco e una lapide dedicate a Lord Robert Baden Powell, militare e scrittore inglese, fondatore nel 1907 del movimento mondiale dei Boy Scouts. Fu autore di diversi libri sulla guerra ed ebbe la nomination per il Premio Nobel per la Pace.

Dove si trova Valenzano

Valenzano: cosa vedere nei dintorni

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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