Albania

Cosa vedere a Tirana (Albania)

#BarbieInTown continua il viaggio fuori dall’Italia (dopo le tappe in Romania) e questa volta arriva in Albania, più esattamente a Tirana. Scoprite con noi cosa visitare nella capitale, tra antico e moderno e una movida davvero interessante.

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Cenni storici

Fondata nel 1614 sotto la dominazione ottomana e proclamata capitale dell’Albania l’11 febbraio del 1920, Tirana ha conosciuto in appena un secolo il regno di Zog I, l’occupazione fascista, la piaga della guerra, il regime di Enver Hoxha, la caduta del comunismo e l’irruzione nel nuovo millennio. «È una città che non è mai stata antica, perché anche nei tempi antichi era moderna», scrisse Indro Montanelli alla fine degli anni ’30.

Eppure ha una storia molto antica, risalente addirittura al Paleolitico ovvero dai 10.000 ai 30.000 anni fa. Le abitazioni più antiche sono state trovate nei pressi del monte Dajti. Tirana e i suoi dintorni sono pieni di toponimi illirici, quest’ultimi infatti chiamavano la stessa città Tërana.

Tuttavia la città vera e propria è giovane e risale a circa 400 anni fa. Fu fondata nel 1614 da Sulejman Pashe Bargjini, un signore feudale di quei tempi. La sua posizione geografica, tra mare e montagna, nel cuore dell’Albania, attraeva molte persone e incoraggiava loro a trasferirsici.

Cosa vedere a Tirana

Piramide di Hoxha

La Piramide è stata aperta al pubblico il 14 ottobre 1988 come museo celebrativo di Enver Hoxha, il leader storico dell’Albania comunista, morto tre anni prima. Al tempo della sua costruzione, era considerato l’edificio più costoso mai costruito in Albania.

Nel 1991, a seguito al crollo del comunismo in Albania, il museo è diventato un centro congressi intitolato a Pjeter Arbnori per poi esser utilizzato come base NATO durante la guerra del Kosovo. Dal 2001 una parte della Piramide è stata utilizzata come centro di trasmissione da Top Channel e Top Albania Radio.

Negli anni dieci del XXI secolo sono state numerose le proposte per demolire la Piramide e riqualificare il terreno circostante e altrettante le petizioni a sua difesa, ma infine nel 2018 è stata decisa la riqualificazione della Piramide ad opera dello studio di architettura olandese MVRDV.

Piazza Scanderberg (Piazza Skënderbej)

Piazza Giorgio Castriota Scanderbeg (in albanese Sheshi Gjergj Kastrioti Skënderbeu) è la piazza principale di Tirana. La piazza prende il nome dall’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg ed è il luogo simbolico dell’Albania, di cui rappresenta idealmente il centro geografico e politico.

Con una superficie di 40.000 m², piazza Scanderbeg è la più grande dei Balcani ed è utilizzata per la celebrazione di eventi sociali, culturali, politici, sportivi, e talvolta per iniziative commerciali.

Il fulcro della piazza è la statua equestre dedicata all’eroe nazionale, a fronte della quale, sulla base di simmetrie architettoniche e urbanistiche simboliche, si erge imponente l’edificio in stile razionalista del Museo Storico Albanese e il Teatro nazionale dell’opera e del balletto.

Torre dell’Orologio

La Torre dell’Orologio (in albanese: Kulla e Sahatit) è un edificio che si trova nella piazza Scanderbeg di Tirana. La torre fu costruita nel 1811 da Et’hem Bey Mollaj, che costruì anche l’omonima moschea che vi si trova accanto, è alta 35 metri e al tempo della sua costruzione era l’edificio più alto della città. Le scale hanno 90 gradini che vanno a spirale.

Moschea Et’hem Bey

credits: www.archetravel.com

La moschea Et’hem Bey è una moschea ottomana di Tirana. La moschea acquistò importanza dopo la realizzazione della vicina piazza Scanderbeg, nel periodo del protettorato italiano dopo l’indipendenza dell’Albania dall’Impero ottomano. Gli affreschi all’esterno dell’edificio, più precisamente nel portico, contengono delle particolarità: vi sono disegnati alberi, cascate e ponti, motivi che si vedono raramente nell’architettura islamica, proprio perché sono state affrescate da maestranze non musulmane, da veneziani. Si svolgono giornalmente visite all’interno della moschea, anche se non durante l’orario della preghiera.

Museo Nazionale Storico (Muzeu Historik Kombëtar)

Il Museo storico nazionale a Tirana è il più grande museo del paese. È stato inaugurato il 28 ottobre 1981 e occupa 27.000 metri quadrati, mentre 18.000 metri quadrati sono a disposizione per esposizioni. Il museo è stato progettato dall’architetto albanese Enver Faja.[

La costruzione del museo ha richiesto la demolizione dell’ex Palazzo comunale di Tirana. Il gigantesco mosaico che appare all’ingresso principale, realizzato da diversi artisti contemporanei, è intitolato Gli albanesi, e rappresenta il popolo albanese nella storia.

Il Museo storico nazionale albanese comprende le seguenti sezioni: antichità, medioevo feudale, cultura albanese, diaspora arbëreshe, rinascita romantica nazionale (rilindja), la partecipazione albanese alla Rivoluzione Spagnola del ’36, la resistenza partigiana al nazi-fascismo nella seconda guerra mondiale e il periodo dello stato comunista. Vi si trova inoltre una sezione di storia filatelica, una dedicata a Madre Teresa e una alla visita di Giovanni Paolo II in Albania.

Cattedrale della Resurrezione di Cristo

credits: www.archetravel.com

La cattedrale della Resurrezione di Cristo è la cattedrale dell’arcidiocesi di Tirana, Durazzo e tutta l’Albania, sede principale della chiesa ortodossa albanese.

L’edificio originale, distrutto più volte durante la dominazione turco-ottomana, fu costruito nel 1865 presso l’attuale Piazza Scanderbeg, per essere poi chiuso al culto nel 1967, nel periodo della dittatura comunista d’Albania. In quegl’ anni l’antica cattedrale fu totalmente distrutta dal regime comunista per erigere al suo posto l’Hotel Internazionale Tirana.

Nel 2012, dopo circa dieci anni di lavori, è stata completata la nuova cattedrale, a poca distanza dalla piazza dedicata a Giorgio Castriota Scanderbeg. Si tratta della terza chiesa ortodossa più grande d’Europa, inaugurata il 24 giugno del 2012, nell’ambito delle celebrazioni del 20º anniversario della consacrazione dell’arcivescovo Anastasio di Albania.

A forma circolare, sormontata da una grande cupola ricoperta da un maestoso mosaico del Cristo Pantocratore, opera dell’artista albanese Josif Droboniku, di Liliana Prifti e scuola, è fornita di una grande iconostasi in marmo con alcune icone provenienti dal Monte Athos. Attualmente la cattedrale è ancora in fase di definizione. Nella cattedrale è presente anche un anfiteatro, un piccolo museo, una sala presentazioni, una biblioteca e una sala per mostre.

Cattedrale di San Paolo

La Cattedrale di San Paolo, terminata nel 2001 di aspetto moderno e a pianta triangolare, ha una suggestiva vetrata raffigurante Papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta. È stata consacrata il 26 gennaio 2002 e visitata da papa Francesco il 21 settembre 2014, durante il viaggio apostolico del Pontefice in Albania.

Bunk’Art 1 e Bunk’Art 2

Bunk’Art 1 e Bunk’Art 2, sono parte di centinaia di bunker costruiti in Albania come fortificazioni del regime dittatoriale di Enver Hoxha, a causa della sua paura per far fronte ad un eventuale invasione immaginario dai paesi imperialisti come gli Stati Uniti e social imperialista come l’Unione Sovietica. Il Bunk’ Art 2, è il museo aperto a Tirana il 17 novembre 2016, nel quadro della Giornata Nazionale della Liberazione di Tirana.

Il museo è una esposizione storica che include immagini, accessori ed oggetti che mostrano i crimini della persecuzione comunista dei 100 mila albanesi fino al 1991.

Bulevardi Deshmoret e Kombit

Il Bulevardi Deshmoret e Kombit è un lungo viale che percorre la città e che conduce alla Galleria d’Arte Nazionale ed è dedicato ai Martiri e ai Combattenti. Passa accanto a molte delle principali attrazioni appena illustrate e nelle belle giornate si riempie di persone, sia locali che turisti, intenti a passeggiare e a godersi il sole.

Progettato dall’architetto Gherardo Bosio e costruito durante l’occupazione italiana del Paese, è una delle vie più importanti della città ed ospita alcuni edifici importanti, come banche e università. [fonte]

Museo della Casa delle Foglie

L’edificio noto come Casa delle Foglie (così chiamato a causa delle piante rampicanti che coprivano la sua facciata) è ora diventato il Museo della Sorveglianza Segreta. Aperto il 23 maggio del 2017, è il museo più recente in Albania e certamente quello più intrigante che cerca di raccontare alle giovani generazioni e agli stranieri uno dei periodi più bui della storia del Paese.

Collocato nel centro di Tirana, di fronte alla Cattedrale Ortodossa e vicino alla Banca Nazionale, l’edificio, che temporaneamente ospitò la Gestapo durante l’occupazione della Seconda Guerra Mondiale, fu la Direzione Centrale dei Servizi Segreti dal 1944 al 1991.

Come la storia dell’Albania stessa sotto la dittatura comunista, che fu instaurata alla fine della Seconda Guerra Mondiale e continuò per quasi mezzo secolo, anche la Casa delle Foglie fu coperta per lungo tempo da ogni sorta di leggenda comprendente l’ignoto, il mistero. Sussurri di persone e fruscii di foglie… Aprendo le porte di questa casa, presentando le attività che vi erano condotte e molte altre cose correlate, questo museo svelerà contemporaneamente aspetti della società albanese nelle condizioni di un regime che mirava al controllo totale sui corpi e sulle anime degli uomini.

Intercettazioni, controlli, spionaggi… che portavano arresti, internamenti, torture, pene severe per tante persone innocenti. Questo museo è dedicato a loro. Concepito in 9 sezioni, la Casa delle Foglie consiste di 31 sale che sono collegate coerentemente le une con le altre e ognuna di esse ha una funzione specifica. [fonte]

Blloku

Verdeggiante e residenziale, Blloku è un centro esclusivo per la vita notturna e lo shopping: oltre alle boutique di lusso, vanta infatti bar e caffè alla moda e ristoranti trendy di cucine da tutto il mondo. Nell’epoca comunista, era un circondario chiuso per l’élite del partito, e ancora oggi vi sorge la villa di Enver Hoxha, dittatore per molto tempo al potere. La zona ospita inoltre il monumentale edificio Presidenca e Republikës, ufficio del presidente albanese.

I parchi di Tirana

Il Parku i Madh (in italiano Grande Parco), o il Parco del Lago Artificiale, è un parco pubblico di 289 ettari che si trova nella parte meridionale di Tirana.

Il parco comprende un lago artificiale e molti altri punti di riferimento come la chiesa di San Procopio, il Palazzo presidenziale e monumenti a diverse personalità albanesi. Nonostante la realizzazione di numerosi edifici nei dintorni, il parco rimane uno dei luoghi più rilassanti della città, dove una corsa o una passeggiata è una routine quotidiana per molti cittadini. All’estremità meridionale del parco, c’è lo Zoo di Tirana e il Giardino botanico, che include molti fiori e piante tipici dell’ambiente albanese. All’interno è presente anche un padiglione rosso, o tempio cinese, il Chinese Square Pavillon, dono della China Zhenjiang international economic and Technological Cooperation.

Il Parku Rinia (in italiano Parco della Gioventù) è un parco pubblico che si trova nel centro di Tirana, in Albania. Il parco si trova a circa 500 metri da piazza Scanderbeg e copre un’area di 29 ettari, confinando a sud con il Boulevard Dëshmorët e Kombit.

All’inizio il parco Rinia era un piacevole parco familiare ed uno spazio relativamente libero per i giovani di Tirana. Nel 1991, dopo la fine del comunismo, intorno al parco sorsero diversi edifici abusivi e il parco divenne famoso come luogo di ritrovo per i boss della malavita di Tirana. Nella primavera del 2020 sono stati eseguiti ampi lavori di ristrutturazione del parco che hanno portato alla demolizione di 130 edifici e alla costruzione di un piccolo palco con posti a sedere, un recinto per cani, nuove aree gioco per bambini e tavoli da scacchi.

Il 28 novembre 2012, in occasione del 100º anniversario della dichiarazione di indipendenza della Repubblica d’Albania, nel parco è stato inaugurato un monumento in onore dell’anniversario.

Air Albanian Stadium

Il nuovo stadio nazionale d’Albania è stato inaugurato il 17 novembre 2019 in occasione della partita Albania – Francia valida per le selezioni agli Europei di Calcio.
È uno stadio che si propone come edificio mutifunzionale. L’impianto planimetrico dello stadio è un rettangolo sfaccettato che realizza otto facce, ciascuna delle quali consente l’accesso a funzioni distinte. Ogni sfaccettatura della sagoma accoglie dei flussi diversi individuando quindi utenti delle aree private, come la torre Hotel e le aree commerciali, e gli spettatori dello stadio.

Internamente il nuovo stadio di Tirana presenta una originalissima struttura ispirata alle forme del Teatro Romano, dove gli spalti sono la cavea ed il quarto lato dell’hotel rappresenta la grande frons scenae.

L’elevazione di tutti i blocchi strutturali è caratterizzata dalla presenza di solai in soletta piena in cemento armato, di pilastri in acciaio a sezione circolare cava. La copertura dello stadio e la grande parete del blocco ovest, dove è posta la tribuna vip e le hospitality, sono, invece, concepite completamente in acciaio per consentire di ottenere strutture leggere, prefabbricabili in officina e istallabili in opera.

Parco nazionale del monte Dajti

credits: www.mylittleadventure.it

Il Parco Nazionale del Monte Dajti (1,611 m sopra il livello del mare) è facilmente accessibile dalla città, a soli 25 km ad est. È molto comune tra i tiranesi organizzare qui dei viaggi nel weekend. La stazione della funivia è a soli 10 minuti di distanza in macchina o in bus dal centro, è un’esperienza emozionante. In 15 minuti arriverete sulla cima della montagna dove sarete sorpresi da panorami meravigliosi su Tirana, i villaggi, le foreste, il mare, le abitazioni tradizionali e la bizzarra incompatibilità dei bunker con tutto il resto. [fonte]

Perché visitare Tirana?

Visitare Tirana è sicuramente il primo passo per entrare in contatto con la cultura albanese. La capitale è una città multietnica, dove si icontrano diverse culture e all’interno degli spazi convivono le speranze per il futuro e i segni del periodo comunista che ha fortemente segnato il paese delle due aquile. Camminando per le strade di Tirana ci si imbatte facilmente in zone più moderne, dove basta girare l’angolo per trovare tracce del vecchio regime.

Nel centro è possibile ammirare le principali attrazioni di Tirana, ma ogni zona della città ha qualcosa da raccontare, e vale la pena visitarla tutta. Percorrendo il corso principale si giunge a piazza Scanderbeg (patriota albanese), centro della città dove ha sede il Museo Nazionale Storico, si trova la statua del patriota e non lontano luoghi di culto, l’Università e lo Stadio.

In ogni angolo della città , soprattuto sulle vie più trafficate è possibile trovare diversi mercatini con bancarelle piene di futta e verdura molto carini da fotografare. La cucina è tipicamente mediterranea, ricca di carne pesce e verdure e spesso alcune attività, soprattutto le pescherie, vendono e cucinano piatti al momento! Cosa aspettate a visitare Tirana?

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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