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Carnevale in Puglia

Il periodo di Carnevale, a cavallo tra febbraio e marzo, è sicuramente uno dei più belli per visitare la Puglia, tra parate in maschera, carri di cartapesta, e dolci tipici di questa stagione. Senza dubbio il Carnevale di Putignano è il più noto della nostra regione, ma sono numerosi i comuni che organizzano manifestazioni in onore della festa più pazza e colorata dell’anno.

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Carnevale in Puglia 2024

Carnevale di Putignano

Il Carnevale di Putignano ha radici antichissime, infatti alcuni studiosi sostengono che ci fossero riti pagani propiziatori volti al culto di Dionisio, dio dell’estasi, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi, risalenti ad alcuni secoli prima di Cristo quando l’allora piccolo paese era sotto la dominazione della Magna Grecia.

La manifestazione però è nata ufficialmente solo nel 1394, quando si decise di traslare le reliquie di Santo Stefano dall’abbazia omonima, che si trova sulla costa sud di Monopoli. Quel giorno, il 26 dicembre, divenne festa patronale, celebrata con canti e balli in strada, e ancora oggi con il rito delle Propaggini, si apre il Carnevale proprio in questa data.

Farinella, con il costume a losanghe colorate che ricorda quello tipico di un giullare unito ad un jolly, è la maschera simbolo del Carnevale di Putignano. Nasce dalla penna di Mimmo Castellano, originario di Gioia del Colle. Prende il nome dalla farinella, piatto tipico locale, che consiste in uno sfarinato di ceci e orzo tostati con l’aggiunta di sale.

La lavorazione artistica della cartapesta prende piede a Putignano intorno agli anni ’40. Si parte da materiali poveri come carta di giornale, colla fatta in casa, ottenuta dalla miscela di acqua e farina e poi colori acrilici per dipingere i manufatti.

Per creare un carro l’ente fondazione investe per ogni maestro circa 42000 euro. I carri sono fatti interamente in carta, alti quasi 15 metri (come un palazzo di 5 piani), camminano su 16 ruote e sono automatizzati. La carta pesta viene usata per vincere la forza di gravità, più l’opera è leggerea, meno ferro viene usato per sorreggere la struttura.

Il Carnevale Di Putignano si compone di quattro sfilate complessive, di cui tre di domenica (di solito le ultime tre domeniche prima della Quaresima) e una martedì Grasso. Sono stimati circa centomila visitatori ogni anno, su un percorso di circa 1 km. Per sapere tutto sul Carnevale di Putignano e vedere la nostra visita nelle botteghe dei maestri cartapestai, leggi subito la nostra guida.

Carnevale di Manfredonia

Il Carnevale di Manfredonia (noto anche come carnevale sipontino o carnevale dauno) è uno storico carnevale italiano che si svolge nella città garganica di Manfredonia, ed è riconosciuto dalla regione Puglia come “manifestazione di interesse regionale”. Manfredonia è associata alla “Federazione europea delle città del carnevale”. Per due volte è stato inserito tra le manifestazioni abbinate alla Lotteria Nazionale.

Nel 2016, il Carnevale di Manfredonia ha ottenuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) il riconoscimento di “Carnevale Storico“. Nello stesso anno, è stato tra i fondatori dell’Associazione “Carnevalia”, con sede a Viareggio, che riunisce i maggiori carnevali storici italiani.

L’apertura ufficiale dei festeggiamenti si ha ogni anno il 17 gennaio, giorno di Sant’ Antonio abate (da questo deriva il detto “Sant’Antonio, maschere e suoni”). In questa giornata vengono svelati il nome dell’edizione, il programma ufficiale, gli ospiti. I festeggiamenti iniziano con l'”Arrivo in città di Zè’ Pèppe Carnevale”, maschera allegorica del centro sipontino.

Diverse le sfilate in programma: la “Gran Parata delle Meraviglie” (in genere effettuata la domenica precedente al Carnevale); la “Gran Parata dei Carri Allegorici e dei Gruppi mascherati” (in genere effettuata la domenica di Carnevale e il martedì grasso); la “Gran Parata della Golden Night” (sfilata notturna in genere effettuata il sabato della “Pentolaccia”).

La maschera tipica è Ze Pèppe: rappresenta un allegro contadino che arriva in città per divertirsi, durante il carnevale, ma esagerando nei festeggiamenti e morto di polmonite, viene cremato durante i festeggiamenti del martedì grasso.

Carnevale di Massafra – Magia dello Jonio

Il Carnevale di Massafra – Magia dello Jonio è una manifestazione carnascialesca, tra le più importanti della Regione Puglia, che si svolge con cadenza annuale nella città di Massafra, in provincia di Taranto.

Considerato uno dei più festosi, a differenza di altri carnevali la maggior parte del percorso della sfilata dei carri non è transennata e cittadini e forestieri possono partecipare direttamente all’animazione e al divertimento.

Il Carnevale di Massafra, inserito di diritto tra i più importanti ed antichi d’Italia e riconosciuto come manifestazione storica dalla Regione Puglia e dal Ministero della Cultura, rappresenta, senza ombra di dubbio, la manifestazione storico – culturale più importante dell’anno per la comunità massafrese.

Giunto alla 71^ Edizione nel 2024, è l’evento che rappresenta la Città nel territorio, sia provinciale sia regionale, richiamando numerosi turisti e spettatori. Gli elementi cardini del Carnevale Massafrese sono il mascheramento, la follia e la tradizione. Una grande festa a cielo aperto, nella quale, a differenza degli altri Carnevali, i cittadini e i forestieri sono coinvolti attivamente, partecipando all’animazione e al divertimento, stimolati dalle coreografie e dalle scenografie dei carri e dei gruppi allegorici/mascherati che sfilano lungo il corso principale della città. Non per nulla il motto è “Tutti protagonisti, nessuno spettatore”.

Carnevale de Lu Tidoru (Gallipoli)

Il carnevale di Gallipoli è tra i più noti della Puglia. La prima edizione risale al 1941. La manifestazione ha inizio il 17 gennaio, in Via Giuseppe Ribera, giorno di sant’Antonio abate (te lu focu = del fuoco), quando si accende con la tradizionale focara, un grande falò di rami d’ulivo. L’ultima domenica di Carnevale e il martedì grasso lungo corso Roma, nel centro cittadino, si svolge la sfilata dei carri allegorici in cartapesta e dei gruppi mascherati davanti a migliaia di spettatori provenienti da tutta la provincia di Lecce e da città pugliesi. Ufficialmente l’edizione è la n° 83 nel 2024.

La maschera tipica del carnevale gallipolino è lu Titoru, ossia Teodoro. Tradizione vuole che Teodoro fosse un giovane gallipolino, che tornato dal militare chiese alla madre un piatto di polpette, il suo preferito, prima dell’inizio del digiuno quaresimale. La madre accontentò il figlio, ma questi, nella foga di mangiarle, si strangolò con una di esse.

Nel gruppo mascherato è rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di comari che piangono (le “chiangimorti”), che sono sempre dei ragazzi vestiti da donna. La madre di Titoru, è la Caremma, figura caratterizzante della Quaresima. Il simbolo del Carnevale di Gallipoli è rappresentato dal “Titoro”,un giovane militare che rimase soffocato da una polpetta. Il viso del “Titoro” è bicolore come la bandiera della città giallo-rossa.

Carnevale di Mesagne

Spostiamoci nella provincia di Brindisi per uno dei carnevali più antichi d’Italia, quello di Mesagne. Questa manifestazione è caratterizzata dalla sfilata dei carri di cartapesta e la rivisitazione in chiave satirica della realtà. Ogni edizione è dedicata a un tema: i carri sfilano per le strade della cittadina, lungo stand di prodotti enogastronomici, fra esibizioni musicali e balli. In questo modo l’evento si radica perfettamente nella cultura e nel folklore cittadino. La manifestazione è stata a volte ripetuta d’estate in modo da coinvolgere i turisti che sono più numerosi in alta stagione.

Le maschere tipiche sono qui Grappolino e Pizzica Pizzica. Il Carnevale moderno risale al XVIII secolo. Dopo una pausa nei primi anni Duemila, le manifestazioni sono riprese nel 2013.

Carnevale Coratino

Corato si prepara a festeggiare il suo tradizionale Carnevale, giunto alla 44ª edizione nel 2024, organizzato dalla Pro Loco Quadratum con il patrocinio del Comune di Corato. La manifestazione, radicata nel tessuto storico della città, vanta origini che risalgono alla fine dell’Ottocento, riaffiorate con regolarità nel secolo successivo e arricchite di peculiarità che la rendono unica tra le manifestazioni simili. Il Carnevale Coratino, vedrà la partecipazione di numerosi gruppi mascherati che invaderanno le strade del centro cittadino insieme ad altri personaggi tipici. Per non parlare dei tradizionali carri allegorici in cartapesta, frutto dell’abilità degli artigianali locali.

Una delle maschere più amate è «U Scerìff» (Lo sceriffo), nata tra gli anni ‘50 e ‘60, che rappresenta il benessere economico di quei tempi, influenzato dall’esuberanza degli eroi western di Hollywood. Un altro protagonista di rilievo è Re Cuoraldino, noto anche come Re Carnevale, ispirato allo stemma del comune di Corato con le Quattro Torri e il Cuore centrale. Questa figura, oggi logo della festa, richiama il cuore centrale e uno dei nomi più diffusi a Corato, Aldino, diminutivo di Cataldo, il Santo Patrono della città.

Saranno due le sfilate tradizionali, quella di domenica 11 e martedì 13 febbraio, mentre tra le novità della 44ª edizione spicca «La Pegnàte», la festa della Pentolaccia che si terrà domenica 18 febbraio, con la proclamazione dei vincitori. [FONTE]

I dolci di carnevale in Puglia

chiacchiere pugliesi (credits: www.tipikoshop.it)

Nel periodo di Carnevale in Puglia si possono gustare le cartiddate (cartellate) pugliesi, pasta fritta e condita con mosto, i bocconotti ripieni di crema pasticcera o marmellata, o i cannelloni (o cannuoli) salentini con ripieno di ricotta, mandorle e cannella.

Ma il dolce più caratteristico è la chiacchiera fritta: le chiacchiere pugliesi sono dei delicati dolci di pasta sfoglia friabili e fragranti tipici del periodo di Carnevale, tradizionali in varie regioni d’Italia tanto da assumere nomi diversi a seconda delle zone (frappe, bugie, donzelle, cenci).

Durante il Carnevale di Manfredonia si mangiano alcuni piatti tipici piatti carnevaleschi: la “farrata” (in dialetto “farrét'”), un rustico a base di farro e ricotta, e gli “scagliozzi” (in dialetto “scagghjuzz'”), fettine triangolari di polenta fritta, note a Bari e provincia come sgagliozze.

Che cosa è il Carnevale

Il Carnevale è una festa mobile o stagione festiva cristiana cattolica che si svolge prima della stagione liturgica della Quaresima e prevede tipicamente celebrazioni pubbliche, inclusi eventi come parate, feste di strada pubbliche e altri divertimenti, che combinano alcuni elementi di un circo. Gli eventi principali si verificano tipicamente a febbraio o all’inizio di marzo, durante il periodo storicamente noto come Shrovetide (o Pre-Quaresima).

Altre caratteristiche comuni del Carnevale includono battaglie simulate con i coriandoli, espressioni di satira sociale, costumi grotteschi, e un generale capovolgimento delle regole e delle norme quotidiane. La tradizione italiana di indossare maschere risale al Carnevale di Venezia nel XV secolo e per secoli è stata un’ispirazione per il teatro greco e la commedia dell’arte.

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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