#BarbieInTown fa tappa a Fasano, in provincia di Brindisi, famosa per lo ZooSafari e la sua meravigliosa costa, fonte di grande turismo estivo. Fasano è dominata dalla collina della Selva (oltre che di Laureto), dai bellissimi panorami sulla campagna e sul mare; ha un bel porto come Savelletri, una stazione termale come Torre Canne, un sito archeologico come Egnazia.

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Cenni storici

La zona in cui sorge Fasano dovette apparire a una parte degli abitanti di Egnazia, antica e importante città prima messapica e poi romana, abitata già nell’età del bronzo, XV-XII sec. a. C., distrutta nell’anno 545 dai Goti del re Totila, il luogo ideale in cui stabilirsi per la presenza delle fosse, o fogge, anticamente chiamate pure piscine, pubbliche cisterne in cui si raccoglieva l’acqua piovana, che a loro volta attiravano un gran numero di colombacci, colombi selvatici ambite prede dei cacciatori per le carni pregiate.

Il nome di Fasano si trova per la prima volta in un documento che risale a poco dopo l’anno Mille; mentre lo stemma più antico della città è in un “privilegio” di Carlo V del 1536, e rappresenta un colombaccio in campo azzurro.

Sulla distruzione di Egnazia, importantissimo sito archeologico tra Fasano e Monopoli (città in cui riparò un’altra parte degli Egnatini), è stata formulata l’ipotesi che sia stata in realtà distrutta dai Saraceni tra il IX e il X secolo; ma è possibile che entrambe le ipotesi siano vere.

All’inizio Fasano fu solo un modesto villaggio intorno a una chiesetta dedicata al culto di S. Maria, dipendente – per concessione del normanno Goffredo, nipote di Roberto il Guiscardo, conte di Conversano, conquistata nel 1054, e “dominatore” di Monopoli, ove dimorava – dalla badia (o monastero) benedettina di S. Stefano, presso Monopoli. Fasano era allora indicato come “casale in costruzione”.

Nel 1317, papa Giovanni XXII tolse S. Stefano ai Benedettini e concesse il convento con tutte le terre, incluso il casale di Fasano, e i diritti annessi all’Ordine militare religioso degli Ospitalieri, detti anche Cavalieri Gerosolimitani (poi di Rodi, e infine di Malta), che costruirono la prima chiesa matrice.

Nella seconda metà del XVI secolo Fasano ebbe un rapidissimo sviluppo, perché assorbì tutta la popolazione sparsa tra il mare e le colline, tra Ostuni e Monopoli. Risale al 2 giugno 1678 l’avvenimento storico più memorabile di Fasano. Nei pressi di Torre Canne sbarcarono 400 Turchi: 100 rimasero a guardia delle imbarcazioni e 300 penetrarono in Fasano nella parte sfornita di mura. I cittadini si difesero bene, i Turchi finsero di fuggire, i Fasanesi li inseguirono e sulla spiaggia lottarono a corpo a corpo per un’ora, finché gli invasori furono costretti alla fuga.

Un altro episodio degno di nota è il rinvenimento in una grotta, in contrada Pozzo Faceto, dell’immagine della Madonna, per merito di alcuni contadini che stavano scavando un pozzo: da questo nacquero il santuario e la frazione.

Cosa vedere a Fasano

Centro storico

In dialetto è chiamato U’mbracchie, parola derivante dal latino umbraculum che significa ombra. Infatti le sue strette viuzze in calce bianca, tipiche dei centri del sud, non permettono al sole di picchiare garantendo così il fresco per la maggior parte della giornata nel centro storico di Fasano.

Anche le chiese contribuiscono alla scenografia. Fiore all’occhiello del centro sono la bianca piazza Ciaia con i due corsi principali rivestiti in chianca locale, l’orologio e i sontuosi palazzi, vere ricchezze architettoniche, l’arco del Balì, i portici delle Teresiane e il palazzo del Balì (attualmente sede del municipio) alle cui spalle si apre una piccola piazzetta chiamata Piazza Mercato Vecchio, un tempo occupata da abitazioni e che alla fine del XIX secolo vennero abbattute creando un piccolo giardino nel cuore del centro storico.

Piazza Ciaia

La Piazza Ignazio Ciaia è il centro vitale della città di Fasano, di forma quadrangolare e rivestita di pietra calcarea bianca, è intitolata al patriota-poeta Ignazio Ciaia, martire della Repubblica Napoletana del 1799.

Sul quadrilatero della piazza si affacciano altri incantevoli palazzi signorili: la Torre dell’Orologio, con il suo ampio loggiato; il Palazzo Gaito, nella cui nicchia ricavata nella parete è inserita la statua della Madonna del Pozzo, patrona della città; il Palazzo Municipale, costruito sull’antico castello baliale; il Palazzo Latorre, edificato nella seconda metà dell’800, caratteristico per la sua loggia.

Infine, la Chiesa di San Nicola, edificata nel 1596, al di fuori delle antiche mura che cingevano il casale. Al centro della piazza e rivolto verso Palazzo del Balì, è posto lo stemma cittadino, l’uccello faso.

Chiesa Rettoria di San Nicola di Bari

La chiesa di San Nicola è una chiesa edificata fuori dalla cinta muraria della città di Fasano per volontà del nobile Donato Antonio Paternò nel 1596. Il committente lasciò inoltre espresso sul suo testamento la volontà di dedicare la chiesa al santo di Myra, e per la causa donò 700 ducati di diverse monete.

Nel 1887 la chiesa diventò di proprietà del principe Vincenzo Telesio, che la restaurò dedicandola alla Vergine del Rosario come voto di ringraziamento per la guarigione della moglie. Successivamente la chiesa passò in cura alla confraternita di Maria santissima del Rosario, che la custodisce ancora oggi assieme all’omonima chiesa.

Tra le opere presenti vi sono un altorilievo in pietra rappresentante San Nicola, un organo ottocentesco e statue in cartapesta di produzione leccese (San Domenico, Cristo Risorto, Santa Caterina e i Santi Medici Cosma e Damiano).

Chiesa Rettoria delle Anime Purganti

La chiesa delle Anime purganti è una chiesa tardo-barocca di Fasano. Venne eretta nel 1696, così come è dimostrato dal cartiglio presente sull’architrave del portone principale, su commissione della confraternita del “Pio Monte del Purgatorio”. Il primo restauro risale al 1776.

La chiesa presenta numerose decorazioni barocche, un’unica navata, un altare maggiore in marmo polìcromo di scuola napoletana, dipinti su tela e affreschi, un coro ligneo e un organo posto su una balconata lignea, tutti del XVIII secolo.

In sacrestia sono conservati un busto ligneo di San Francesco da Paola e il “tesoro della confraternita”, corredo liturgico in argento.

Parrocchia di Sant’Antonio Abate

Agli inizi del Seicento il clero di Fasano donò ai Frati minori osservanti un orto dove con autorizzazione di papa Clemente VIII venne edificato, per munificenza delle famiglie benestanti della città, un convento per 12 frati. Assieme al convento fu edificata anche una cappella dedicata alla santa Vergine Immacolata, da cui sorse anche una omonima confraternita.

Successivamente al convento venne edificato il chiostro decorato da affreschi con i Fioretti di san Francesco, e quindi una nuova ala, adibita a scuola elementare e scuola per la preparazione agli studi superiori, ed infine una foresteria. Nel 1753 venne ultimato l’ampliamento della chiesa e questa venne consacrata

Alla fine dell’Ottocento la chiesa subì un crollo al termine dei lavori, che durarono due anni, il convento aveva cessato la propria attività, in seguito alle soppressioni degli ordini religiosi nel Regno d’Italia: gli edifici del convento furono riutilizzati come scuola elementare, fino alla completamento della scuola Collodi nel 1927 nei pressi delle fogge, mentre la chiesa divenne proprietà della confraternita dell’Immacolata.

Oggi il complesso si presenta con una cupola che poggia su un tamburo di forma circolare, al suo fianco sorge il campanile cuspidato “a cipolla”. All’interno l’altare maggiore è dedicato all’Immacolata, mentre gli altari laterali di sinistra sono dedicati a Santa Lucia e a Maria Santissima del Rosario e quelli di destra a Sant’Antonio da Padova e una cappelletta dedicata alla Divina Passione. Di interesse architettonico è il Chiostro dei Minori Osservanti del XVII secolo, sulle pareti, nelle varie lunette, è descritta la vita del Poverello d’Assisi, attualmente di proprietà comunale ed aperto al pubblico solo in occasione di manifestazioni culturali.

Chiesa Matrice di San Giovanni Battista

La chiesa di San Giovanni Battista è la chiesa matrice di Fasano. La chiesa sorge sopra un “antico tempietto”, demolito intorno al 1330 per dar spazio ad una struttura sacra più grande e degna della città e venne dedicata a san Giovanni Battista, patrono della città. Venne aperta al culto nel corso del Seicento, dopo lunghi lavori di costruzione, e i rifacimenti e le decorazioni furono curati anche in epoca successiva. L’interno è a croce latina a tre navate suddivise da pilastri, con doppio transetto.

Corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele

I due corsi principali di Fasano vi conducono verso i monumenti principali della città, oltre ad essere importanti snodi commerciali. Stiamo parlando di Corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele, le vie dello shopping e le più caratteristiche da percorrere durante la vostra visita a Fasano.

Torrione delle Fogge

Dalle viuzze del centro storico si può giungere al torrione delle Fogge, unico torrione superstite dell’antica cinta muraria, che nel ‘600 circondava la Vecchia Terra.

In passato Fasano aveva un muro di cinta con quattro torri, delle quali oggi rimane soltanto una: il Torrione delle Fogge, a guardia della porta sud della città (la più antica della città detta buco o in dialetto caravutto dallo scolo che si apriva sulla muraglia, oggi sotterrato), che si affacciava sulla vallata delle Fogge. I torrioni o piccoli forti sorgevano ai quattro angoli della cinta muraria. Oltre a questi fino al 1900 si ergeva a ridosso del Castello Baliale un bastione che si affacciava sull’agrumeto distrutto per far posto al Palazzo Municipale.

Parco della Rimembranza

Polmone verde della città è il Parco della Rimembranza, dedicato al ricordo dei 251 soldati fasanesi che persero la vita durante la Grande Guerra, ai quali sono dedicati il Monumento ai Caduti posto al centro del parco e i pini attorno al monumento.

Anticamente chiamate fogge (dal latino fovea) oppure piscine, erano cisterne pubbliche molto profonde e vaste in cui si raccoglieva l’acqua piovana trasportata dai torrenti che scendevano dalle colline. Nel XIX secolo le fogge vennero coperte poiché ormai zona malarica e l’area divenne una grande zona verde. Negli anni ’10 cominciarono i lavori per la costruzione della scuola elementare Collodi che terminarono nel 1927. Ogni 4 novembre vi viene celebrata la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate in ricordo della vittoria della Prima Guerra Mondiale e rendere omaggio al Milite Ignoto.

CiaiaLab Laboratorio Urbano

Il Laboratorio Urbano è uno spazio aperto, polifunzionale e permeabile ai bisogni e alle iniziative del territorio, un laboratorio per l’apprendimento collaborativo e informale, un luogo per la co-creazione di progetti e idee.

Nato all’interno del Programma per le politiche giovanili, Bollenti Spiriti, promosso dalla Regione Puglia, il Laboratorio Urbano mira ad attivare una rete sociale tra i cittadini partecipanti alle iniziative e a rafforzare il valore della coesione e della cittadinanza attiva.

Portici delle Teresiane

Uno dei luoghi più belli di Fasano è rappresentato dai Portici delle Teresiane. Si tratta di un antico convento del XVII secolo di carmelitane di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, adiacente alla chiesa SS.Maria del Rosario, diventato oggi una suggestiva galleria commerciale e luogo di ritrovo per tutti i giovani e i meno giovani.

Chiesa di Maria Santissima del Rosario

La chiesa Maria santissima del Rosario è una chiesa di Fasano. Antico convento delle monache carmelitane, detto impropriamente “teresiane”, costruito nel 1628, oggi il suo antico chiostro è luogo centrale della vita cittadina.

La chiesa presenta l’interno ad unica navata e conserva alcuni elementi claustrali (delle grate e un’apertura nel muro per la distribuzione della comunione alle monache che assistevano alla messa nel coretto, oggi adibito a sacrestia). L’altare principale è dedicato alla Madonna del Rosario, la cui immagine, realizzata nel 1656 dalla popolazione per voto in seguito al salvataggio da una pestilenza, è situata in una nicchia in vista.

Zoosafari Fasano

Incontrare una tigre che riposa all’ombra di un ulivo, imbattersi in un gruppetto di zebre che si gode il sole, ascoltare il ruggito potente del leone, incrociare gli occhi dolci della giraffa e stupirsi della presenza imponente dell’elefante, del bufalo e del rinoceronte…nel cuore della Puglia. No, non è un sogno ma la fotografia di una giornata speciale e indimenticabile da trascorrere allo Zoosafari di Fasano, immersi nella natura e circondati dalla meraviglia del mondo animale, in piena libertà.

L’area si estende per 30 ettari e accoglie circa 3.000 animali di 200 specie diverse, che possono essere osservati lungo un percorso automobilistico (zoo safari). Particolarmente interessanti i gruppi di giraffe, zebre, leoni e orsi tibetani, nonché gli unici orsi polari in Italia.

Negli anni 1970 l’azienda agricola Pedali, avente sede in una masseria di Fasano, decise di aprire un agriturismo con annesso uno zoo per attirare i clienti. Il parco fu aperto il 25 luglio 1973, con la parte dedicata allo zoo progettata da Angelo Lombardi. Negli anni successivi venne aperto anche l’adiacente parco divertimenti, inizialmente chiamato Fantasilandia, e in seguito rinominato Fasanolandia.

Dove andare a mare a Fasano

Savelletri

A circa 7 km da Fasano trovate la piccola e stupenda frazione di Savelletri, proprio sul mare. Siamo nella provincia di Brindisi, e Savelletri è una delle località marine più belle della Puglia. Si tratta di una località marittima piccola ma rinomata per le sue spiagge, la sua offerta gastronomica e il piccolo centro animato da numerosi locali.

Savelletri possiede un pittoresco porticciolo, che può ospitare più di 250 tra barche e pescherecci. Girando tra le stradine vi potete imbattere anche in una chiesetta, dei mercatini e case variopinte, oltre ai tradizionali ristoranti sul mare (quasi tutti con un vasto menù di pesce appena pescato).

Torre Canne

Non distante da Savelletri, sempre in provincia di Brindisi, potete raggiungere la vasta spiaggia di Torre Canne, divisa tra spiaggia pubblica e stabilimenti balneari molto noti. Imperdibili i suoi fondali di sabbia finissima. Rientra nel Parco naturale regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo istituito nel 2006.

Il clima di Torre Canne è tipicamente marittimo grazie all’azione mitigatrice dell’Adriatico, con escursioni termiche stagionali meno spiccate. Simbolo della frazione è il Faro costruito nel 1929 che illumina la costa, le scogliere e tutto il mare antistante.

Egnazia

Borgo Egnazia, a pochi chilometri da Savelletri, è il resort / masseria più rinomato della zona, uno dei più polari in Puglia e all’estero. Un luogo dove il lusso incontra la tradizione italiana, e che ha ospitato numerosi vip, da Madonna a Victoria e David Beckham, fino a Chiara Ferragni e Fedez.

Il Parco Archeologico di Egnazia si raggiunge in pochi minuti di auto. Un sito non molto grande ma di notevole rilevanza storica, Egnazia ospita i resti dell’omonima città di origine romana risalente al 400 a.C. tra cui le rovine della necropoli, della basilica cristiana e della Tomba dei Melograni.

Nel tratto costiero, sabbioso e facilmente raggiungibile, ci sono i resti dell’antico porto (proprio accanto a Lido Egnazia, ma nel tratto di spiaggia libera). La zona è caratterizzata anche dai trulli di mare, bianchi e immersi nella campagna, ma pur sempre simili a quelli di Alberobello.

Natale a Fasano

Una mostra a cielo aperto di sculture luminose a tema ‘animali’ rende unico il Natale a
Fasano, in provincia di Brindisi in Puglia. Orsi polari, pinguini, gorilla, scimmie, giraffe, elefanti, farfalle, pavoni, canguri, cammelli, leoni sono solo alcune delle specie animali raffigurate da oltre 50 installazioni luminose giganti che animano il centro storico, per
festeggiare il 50esimo anniversario dello Zoosafari di Fasano a cui è legato indissolubilmente il nome della cittadina pugliese.

Il progetto “Luci di Natale a Fasano: The World of Animals”, visitabile tutti i giorni gratuitamente. È possibile ammirarle fino al 13 febbraio 2024.

Dove si trova Fasano

Fasano: cosa vedere nei dintorni

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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