Puglia

Il Castello di Barletta

Il Castello Svevo di Barletta, risalente all’epoca normanna, fu trasformata da Carlo V in una roccaforta inespugnabile, con la costruzione di un fossato e di sotterranei che avevano funzione strategica. Il Castello nel corso dei secoli ha fornito assistenza e rifugio a cavalieri e soldati diretti in Terra Santa. Andiamo alla sua scoperta.

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Castello di Barletta: storia e uso moderno

Una delle principali attrattive della città di Barletta è il Castello, scenario di numerosi eventi storici, e ancora oggi lo scorcio più bello.

Gli elementi architettonici del Castello di Barletta ci assicurano che era una fortezza. Questi elementi sono: i quattro bastioni angolari a punta di lancia, il fossato che corre lungo il perimetro dell’edificio, il rivellino e il ponte levatoio, le cannoniere e la merlatura sugli spalti.

Quando è stato costruito il castello di Barletta?

Il Castello di Barletta fu edificato dai Normanni intorno all’XI secolo e la sua costruzione terminò nel XVII secolo. Nell’arco di questi seicento anni, è stato teatro di diversi cambiamenti e rinnovamenti architettonici, dovuti prevalentemente alle scelte stilistiche e simboliche delle dinastie che lo hanno popolato.

Cosa c’è nel castello di Barletta?

All’interno del Castello, al piano terra, troviamo il materiale lapideo medievale, tra cui il busto di Federico II, la collezione archeologica.

Al primo piano si trova il Museo Civico, che si compone di due gallerie: la Galleria Antica e la Galleria dell’800. Nella Galleria Antica è possibile ammirare dipinti che risalgono al periodo che va dal ‘400 fino al ‘700. La Galleria dell’800 mette invece in mostra quadri di artisti rinomati, oltre che ceramiche e argenti della collezione Cafiero.

Troviamo una serie di dipinti di artisti barlettani e successive donazioni tra cui quelle di Giuseppe Gabbiani, Vincenzo De Stefano, Raffaele Girondi e Ferdinando Cafiero.

Nella vecchia cappella è possibile ammirare il busto in pietra dell’imperatore Federico II di Svevia. Da non perdere è un giro sui bastioni, da cui si può ammirare il panorama sul mare e sui tetti della città, così come gli ambienti dei sotterranei.

I giardini del Castello di Barletta

I giardini del castello, intitolati ai Fratelli Cervi, si estendono su tutti i lati intorno al castello, tranne che lungo tutto il fronte nord, situato in prossimità del mare. Nei pressi dell’ingresso principale dei giardini, ubicato in asse con il rivellino, trova posto la storica fontana ornamentale, fortemente voluta dai soldati del Distretto Militare ed inaugurata l’11 novembre 1941. Si tratta di uno dei punti di ritrovo più amati dai cittadini di Barletta.

Chi viveva nel castello di Barletta?

Il Castello di Barletta venne costruito dai Normanni intorno al 1050 in prossimità dal mare ed incuneato nella più antica cinta muraria che cingeva la città.

Il Castello di Barletta fu concepito per fungere da prigione-fortezza contro i nemici, poiché era circondato dal mare che in quel tempo giungeva sino all’attuale fossato, ma con l’elezione al trono di Federico II di Svevia, il castello fu adibito a residenza privata, come dimostrano le finestre della struttura che si affacciano sul cortile.

Federico II e Manfredi

Nel 1215 Federico II viene incoronato a Magonza come Re dei Romani e di Germania e nel 1220 consacrato Imperatore da papa Onorio III.

Nel 1228 è a Barletta per bandire la V Crociata, nel 1229 vi dimora per due mesi, nel 1234 istituisce fiere annuali in sette città a rotazione. È logico pensare che il castello di Barletta, simbolo dell’autorità regia, ricevesse cura particolare da parte dell’Imperatore, ma non abbiamo documentazione dei suoi interventi.

Nel 1251 Manfredi, nuovo imperatore e figlio naturale di Federico, è a Barletta ove, per istigazione di Innocenzo IV, i Barlettani si ribellano e sono costretti a demolire le mura congiunte al castello. Nel ’55 il Castello viene occupato dalle milizie del papa, Manfredi marcia sulla città poi si allontana lasciando ai fidi saraceni il compito di mettere in fuga i pontefici reimpadronendosi del castello.

Carlo I

Con l’era angioinaCarlo I che nutriva sentimenti di odio nei confronti di Federico rivoluziona la fortezza di Barletta, edificando però il suo palazzo poiché ritenne di non dover usufruire del palazzo dell’imperatore svevo. Ad un anno dal suo insediamento al potere inizia subito i lavori nel castello di Barletta.

Gli Aragonesi

Il periodo angioino finirà nel 1442 con l’ascesa al trono di Napoli di Alfonso che darà inizio al periodo aragonese che prosegue successivamente con Ferdinando I (1458-1494) che sarà incoronato proprio nella città di Barletta nella Cattedrale di S. Maria Maggiore nel ’59. Nel 1494 gli succede Alfonso II d’Aragona ma è costretto ad abdicare in favore di Ferrandino. Quest’ultimo muore subito dopo due anni e sale al trono Federico II (1496 – 1501) che sarà l’ultimo re aragonese. In questo periodo è importante sapere che il castello oltre alla sua funzione di difesa contro l’audacia dei turchi veniva infatti utilizzato anche per feste ballantiricevimenti banchetti di ogni genere.

Disfida di Barletta

Tra il 1500 e il 1503 infuria la guerra tra Ferdinando il Cattolico e Luigi XII ed il 26 aprile di quest’ultimo anno gli spagnoli battono in francesi a Cerignola per cui, con la Tregua di Lione, il re francese rinuncia ai diritti sul regno di Napoli a favore del re spagnolo.
Risale a quest’anno l’episodio della “Disfida di Barletta” quando, il 13 febbraio, di fronte alle parole di dispregio di Carlo de Togues (Monsignor de la Motte), tredici cavalieri italiani si scontrarono contro altrettanti francesi e vinsero.

Carlo V

Sotto gli spagnoli nel XVI secolo, Carlo V ordinò che il vecchio castello di Barletta fosse ampliato rispetto al precedente perimetro. Al termine della ricostruzione il castello si presentò come un grande quadrilatero arricchito da quattro baluardi pentagonali angolari a pareti sfuggenti, trovando il suo assetto definitivo, che è quello attuale.

Il castello di Barletta anche se costruito su un impianto normanno-svevo-angioino, è dunque spagnolo, nella sua versione moderna realizzata, grazie a Carlo V di Spagna. Il castello tornò quindi ad essere una fortezza inespugnabile e praticamente inattaccabile.

Visitare il Castello di Barletta

Per visitare il Castello di Barletta il costo dei biglietto è di 6 euro (3 euro ridotto), oppure di 8 euro per la visita al Polo Museale, che comprende la Cantina della Sfida e la Pinacoteca G. De Nittis.

Orario estivo dal 1° mag. al 31 ott.: 10.00-20.00 (chiusura biglietteria ore 19.15)
Orario invernale dal 1° nov. al 30 apr.: 09.00-19.00 (chiusura biglietteria ore 18.15)

Biglietto intero € 6,00 / ridotto € 3,00
scuole € 1,00 per gli studenti accompagnati dagli insegnanti

Biglietto cumulativo per Castello, Pinacoteca e Cantina della Sfida
(escluso mostre temporanee)
Intero € 8,00
Ridotto € 4,00

Per maggiori info www.barlettamusei.it

Cosa vedere a Barletta

Fiore all’occhiello della nostra regione, Barletta è tutta da scoprire, tra richiami medievali, chiese da ammirare, musei e un mare che lascia senza parole. Ecco la guida di cosa vedere a Barletta in un giorno a piedi.

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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