Il Santuario di Santa Maria degli Angeli, fuori dal nucleo abitativo di Cassano delle Murge, è una delle chicche che non potete perdere nella Terra di Bari. Il luogo di culto degli Agostiniani, immerso nella vegetazione della Murgia, si lega al culto della Vergine degli Angeli, con la grotta ad essa dedicata, dove si venera il quadro a lei dedicato.
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Indice dei contenuti
Santuario di Santa Maria degli Angeli
Il santuario di Santa Maria degli Angeli si erge in posizione scenografica sul rialzo murgiano che visivamente domina il paesaggio circostante fino alla piana di Bari. Attualmente la chiesa si presenta con facciata mistilinea e pianta longitudinale a due navate volate. Sulla destra si sviluppa il convento, con chiostro a quadriportico.
Esterni del Santuario e della chiesa
La facciata settecentesca, cuspidata, è aperta al centro da una finestra centinata. Il portale è sormontato da un arco a sesto acuto nella cui lunetta è collocato un bassorilievo della Vergine degli Angeli. Addossata alla fiancata sinistra si erge la costruzione del Cappellone del Crocifisso nella cui parete è incastonato un bassorilievo in pietra raffigurante l’Eterno benedicente, che regge con la sinistra il globo.
Interni del Santuario e della chiesa
La navata centrale è come un corridoio con volta a botte e pareti nude. Sulla sinistra un quasi corridoio forma la navata laterale con in fondo il Presepe in pietra policroma attribuito a Paolo da Cassano. e poi il vano del Cappellone del Crocifisso. A fianco del Presbiterio le rampe di accesso alla Grotta cui si arriva attraverso un Sacrario di pregevoli marmi, in ricordo dei Caduti in guerra di Cassano. La navata laterale è con volta bassa ed archi. Sul lato sinistro troviamo gli altari di S. Rita e S. Agostino.
Cenni storici
Secondo la leggenda, la chiesa sorse a seguito del prodigioso ritrovamento di un affresco mariano in una grotta la cui ubicazione era stata indicata dalla Vergine stessa, apparsa per tre volte in sogno ad un sacerdote. Il breve Papale Admonet Nos del 29 maggio 1469 di fatto segnò l’inizio della secolare vicenda del complesso che fu affidato ai Minori Osservanti.
Nel 1598 vi subentrarono i Minori Riformati che promossero una radicale trasformazione delle strutture. Nel XVIII secolo la grotta fu gradualmente abbandonata per poi essere riscoperta e restituita al culto il 19 maggio 1855.
Grotta di Santa Maria degli Angeli
La grotta del Santuario di Santa Maria degli Angeli – protettrice della cittadina – si trova in località Riformati poco al di fuori dell’abitato di Cassano delle Murge. Questo geosito offre al visitatore la rara opportunità di godere del locale patrimonio storico-artistico-religioso, inserito in una suggestiva cornice paesaggistica e naturalistica (la grotta carsica) in cui sono conservate le testimonianze fossili di organismi vissuti sulle Murge in un periodo in cui essa era alquanto diversa, sia dal punto di vista paesaggistico che climatico.
Potete eseguire un dettagliato tour virtuale della Grotta di Santa Maria degli Angeli a questo LINK.
Dipinto della Vergine degli Angeli
Si tratta dell’immagine della Vergine che ha dato origine e dà significato a tutto il complesso. Rinvenuto qui, a dir della tradizione, una prima volta nel XIII secolo e poi una seconda, il 19 maggio 1855, a seguito di “segni misteriosi”, è diventato luogo di “pellegrinaggio” per la devozione a Maria. Il titolo è dovuto agli Angeli che circondano il viso della Vergine – alcuni non più visibili – e alla presenza dei Frati Minori (francescani) come primi custodi della Grotta e del nascente Santuario. La Madonna ha il capo reclinato e appoggiato al Bambino Gesù, raffigurato di profilo. La sua origine divide gli specialisti: secondo alcuni è dei primi secoli dei cristianesimo, addirittura prima di Costantino, perché sulla corona non c’è la croce; secondo altri risalirebbe all’epoca dei Basiliani, quindi al periodo della persecuzione di Leone III Isaurico (714-741).
La geologia della grotta
La grotta, censita nel Catasto delle grotte di Puglia, è classificata come inghiottitoio fossile con calcari dolomitici. La cavità carsica è un unico ampio ambiente totalmente trasformato rispetto alla configurazione originale. Alla grotta si arriva mediante due piccole rampe di scale realizzate ai lati del presbiterio in occasione delle trasformazioni attuate dai Frati Agostiniani dopo il 1935. Da qui si accede ad un corridoio di raccordo che conduce alla ripida scalinata di accesso alla grotta. Le pareti che racchiudono l’ingresso sono realizzate in pietra calcarea mentre, sulla parete opposta l’ingresso, è l’altare marmoreo con l’affresco della Vergine degli Angeli.
Foreste di Murgia del Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Proprio sul fianco del Santuario di Santa Maria degli Angeli è possibile imboccare il Percorso E delle Foreste di Murgia, all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Questo itinerario permette al visitatore un insolito tuffo nelle foreste murgiane, relitto di un tempo lontano. Il percorso è lungo in totale 60 km e attraversa gli agri di Altamura, Santeramo in Colle, Sannicandro di Bari e Cassano delle Murge, nei quali sono collocati sette beni di importanza naturalistica e storico-culturale.
I beni interessati sono le Grotte di Sant’Angelo, il Bosco di Bellamia, il Bosco di Mesola, la Foresta Mercadante, Monte Cucco, il Convento degli Agostiniani e il Castello Svevo di Sannicandro di Bari. L’itinerario è in massima parte asfaltato e agevole. Alcune strade, però, sono strette e percorribili con difficoltà da mezzi di grosse dimensioni, quali bus, pochi chilometri sono sterrati.
