Una delle attrazioni naturali, ricca di flora e fauna, della Puglia è senza dubbio il Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Costituisce una zona naturale protetta che coinvolge un bacino territoriale di 68.033 ettari, nella provincia di Bari e di Barletta-Andria-Trani, per un totale di tredici comuni. Tra le sue attrazioni principali ci sono Castel del Monte, la Foresta Mercadante e le gravine. Dal 9 settembre 2024 il Parco dell’Alta Murgia è stato proclamato Geoparco Mondiale UNESCO ed entrato a far parte della prestigiosa rete internazionale.
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Indice dei contenuti
Parco Nazionale dell’Alta Murgia cosa vedere
Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, abbreviato in PnAM, è un parco nazionale istituito nel 2004 situato in Puglia, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani.La sede amministrativa del Parco è a Gravina in Puglia, in Via Firenze n. 10. L’ente Parco nazionale dell’Alta Murgia è stato istituito mediante il decreto dal Presidente della Repubblica il 10 marzo 2004.
Sono numerose le attrazioni da ammirare nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche storico e culturale: per primo va annoverato Castel del Monte, uno dei più famosi castelli del meridione italiano nonché patrimonio dell’umanità; le miniere di bauxite in località Murgetta (Spinazzola); il castello svevo di Gravina in Puglia; il museo erbario di Ruvo di Puglia; il parco comunale Robinson con l’annessa pineta di Gravina in Puglia; la pineta Galietti di Santeramo in Colle; il bosco Mesola di Cassano delle Murge; la pineta comunale Lagopetto di Grumo Appula; la foresta Mercadante nel territorio di Cassano delle Murge e di Altamura; la grotta di Lamalunga, che ospita l’Uomo di Altamura; la cava dei dinosauri, ad Altamura; il Pulo di Altamura; il Pulicchio di Gravina; la Grave di Faraualla; il parco archeologico di Botromagno e Padre Eterno di Gravina in Puglia; la gravina di Gravina in Puglia; la necropoli di San Magno a Corato; la grotta di Santa Maria degli Angeli a Cassano delle Murge.
Castel del Monte (Andria)
Una delle attrazioni culturali più importanti sul territorio pugliese è senza dubbio Castel del Monte, a 20 chilometri dal centro abitato di Andria. Fu fatto realizzare da Federico II di Svevia intorno al 1240. Il castello è costruito direttamente su un banco roccioso, ed è universalmente noto per la sua forma ottagonale. Su ognuno degli otto spigoli si innestano otto torri della stessa forma nelle cortine murarie in pietra calcarea locale. Il cortile, di forma ottagonale, è caratterizzato, come tutto l’edificio, dal contrasto cromatico derivante dall’utilizzo di breccia corallina, pietra calcarea e marmi.
Foresta Mercadante (Cassano delle Murge)
Una delle passeggiate più belle in Puglia è quella che potete fare nella Foresta Mercadante (nota anche come Foresta di Mercadante), oasi verde tra Cassano delle Murge e Altamura. Parte integrante del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, è considerato il polmone verde della provincia di Bari. Ma in pochi sanno che in realtà si tratta di un parco artificiale. Se volete perdervi tra i suoi sentieri, se siete appassionati di trekking, escursioni e lunghi tratti in mountain bike, o se semplicemente volete fare un pic nic, seguite la nostra guida per la Foresta Mercadante.
Bosco di Mesola (Cassano delle Murge)
Nella zona di Cassano delle Murge non troviamo solo la Foresta Mercadante, ma anche il Bosco di Mesola, legato ad una antica storia: quella del brigante Vituccio Servodio, rifugiatosi in questa zona nella seconda metà dell’Ottocento e ucciso dalle forze dell’ordine durante un conflitto a fuoco avvenuto nella vicina masseria Pantalone. Per questo a Mesola sorge il “Parco dei Briganti”, area dove vengono organizzate attività naturalistiche, didattiche e sportive.
Pulo di Altamura (Altamura)
Il Pulo di Altamura è la più grande dolina carsica dell’Alta Murgia. Si apre, a circa 477 m s.l.m., nell’altopiano murgiano a circa 6 chilometri a nord della città di Altamura. Condivide il termine “pulo” con tre altre grandi doline murgiane, ossia il Pulicchio di Gravina, il Pulo di Molfetta e il Pulicchio di Toritto. L’origine del Pulo di Altamura può essere spiegata attraverso il carsismo, ossia la doppia azione, meccanica e chimica, che l’acqua di pioggia esercita sulla massa rocciosa dei calcari delle Murge e del Gargano.
Gravina (Gravina in Puglia)
Le gravine, spaccature della crosta terrestre simili a canyon, si sono formate grazie ai corsi d’acqua, che nei millenni hanno scavato il territorio fino a creare delle grosse insenature. Il torrente, che scorre all’interno, è sempre stato un’importante risorsa idrica per gli abitanti di Gravina in Puglia, e le gravine il fulcro attorno al quale è nata e si è evoluta la città.
Cave di Bauxite (Spinazzola)
Sulla strada tra Andria e Spinazzola, a poca distanza dal castello medievale del Garagnone, vi è un luogo che è stato un tempo sede di un’importantissima attività di estrazione della bauxite, roccia dalla quale è possibile ottenere l’alluminio. Le cave di bauxite furono utilizzate negli anni compresi tra il 1950 e il 1978, e costituirono una importantissima fonte di guadagno per l’economia pugliese. Oggi vi troviamo un suggestivo scenario, con un cratere profondo 50 metri in cui il rosso, il rosa, l’arancione e mille altre sfumature si mescolano in un meraviglioso paesaggio.
Bosco di Acquatetta
Sempre più numerosi sono i turisti (e i pugliesi) che scoprono le cave di bauxite di Spinazzola, ma in quanti conoscono il Bosco di Acquatetta che le circonda? Ci troviamo a pochi chilometri da Spinazzola, nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, venite a conoscere questa preziosa distesa di verde nella BAT.
Cammino Materano
Lungo il Cammino Materano si intrecciano anche una parte dei percorsi del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, nei pressi di Santeramo in Colle ma non solo. In particolare nella Via Peuceta, che si estende dalla lussureggiante foresta di ulivi che caratterizza la piana costiera, alle distese steppiche dell’altopiano murgiano, dalle macchie di bosco fino alle incisioni carsiche (lame e gravine) che costituiscono l’incantevole scenario rupestre in cui sorgono Gravina in Puglia e Matera.
Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia diventa Geoparco Mondiale UNESCO
Dodicesimo Geoparco riconosciuto in Italia, primo in Puglia: è il Parco dell’Alta Murgia proclamato Geoparco Mondiale UNESCO ed entrato a far parte della prestigiosa rete internazionale.
Nati dalla spinta delle comunità locali, gli UNESCO Global Geoparks promuovono la valorizzazione delle eccellenze del patrimonio e la conservazione delle diversità culturali, biologiche e geologiche del pianeta.
Il Parco dell’Alta Murgia rappresenta un sito di grande valore geologico attraverso il quale promuovere il territorio, coniugando l’uso sostenibile delle risorse e creando al contempo opportunità di crescita per le comunità locali grazie al geoturismo. Il percorso per diventare Geoparco è inziato nel 2021 con la candidatura e concluso oggi, con l’ottenimento del prestigioso titolo.
La designazione come Geoparco UNESCO ha una durata di quattro anni, dopo i quali il territorio è sottoposto a una rigorosa valutazione per garantire il rispetto degli standard di eccellenza richiesti.
Il territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha una superficie complessiva di 68.077 ettari e il suo territorio interessa la Regione Puglia, la Provincia di Bari e quella di Barletta, Andria e Trani, le Comunità montane della Murgia Nord Occidentale e della Murgia Sud Orientale.
Il territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia è stato plasmato nei millenni dalle forze dell’erosione. Il canyon di Gravina in Puglia, che scende verso Matera e il Bradano, segna il confine sud-occidentale dell’area protetta. Nei pressi di Altamura sono invece le impressionati doline carsiche del Pulo, superate per profondità dal Pulicchio di Gravina (100 metri). Anche se il paesaggio del Parco è stato modificato nei secoli dall’uomo, l’Alta Murgia conserva una fauna e una flora di grande interesse, con spazi infiniti e colori della natura dove camminare e immergersi, passeggiare in bici o in cavallo.
I comuni del Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Parco Nazionale dell’Alta Murgia flora e fauna
L’obiettivo per cui è stato realizzato il Parco è la protezione della flora e della fauna dei territori interessati. In particolar modo, per quanto attiene alla flora, la vegetazione presente nel Parco si differenzia a seconda delle zone interessate; l’habitat è costituito sia da formazioni rocciose che da fitti boschi e distese steppiche. Alberi tipici della zona sono: il cipresso, la quercia, il pino, il leccio, il cerro, il noce, il mandorlo e il fico; vi si trovano erbe quali la ferula e l’asfodelo; tra le piante sono da menzionare quelle aromatiche tipo rosmarino ed origano, ma anche il biancospino, il mirto e il caprifoglio.
È notevole la presenza di cinghiali, volpi, donnole, istrici, lepri, scoiattoli, piccoli roditori, rettili; tra i volatili meritano menzione la gallina prataiola e l’occhione, che rientrano tre le specie protette; altro fiore all’occhiello della fauna è il falco grillaio, che proprio nella zona dell’Alta Murgia ha nidificato anche su campanili e monumenti storici, al punto da diventare, la sua conservazione, un problema a livello europeo.
Parco Nazionale dell’Alta Murgia escursioni
Sentieri, trekking, ciclovie nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia
All’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia si possono trovare diversi sentieri e trekking, adatti a escursioni e passeggiate davvero per tutti. Troverete sia percorsi turistici che trekking per esperti, un modo per renderlo accessibile a chiunque decida di visitarlo. Oltre ai tragitti pedonali non mancano le ciclovie, percorribili dalla maggior parte delle persone, e per chi ama la mountain bike, all’interno del parco sono presenti diversi percorsi anche più erti (astenetevi se non siete avvezzi).
Escursioni e visite guidate nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Vi sono un insieme di itinerari di offerta culturale e di fruizione ambientale del Sistema Culturale e Ambientale dell’Alta Murgia. Sono rivolti ad un target generico che desidera venire a conoscenza del territorio attraverso i principali attrattori e non richiedono capacità specifiche: si tratta di una messa in rete di beni naturalistici, archeologici, paesaggistici, storici, suddivisi in cinque percorsi per contenuti tematici, che caratterizzano il territorio dell’area protetta. I percorsi ufficiali sono:
- Castelli in Aria: percorso guidato attraverso i comuni di Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Ruvo e Corato.
- Costone Murgiano: percorso guidato attraverso i comuni di Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura e Santeramo.
- Foreste di Murgia: percorso guidato attraverso i Comuni di Altamura, Santeramo in Colle, Sannicandro di Bari, Cassano Murge.
- Spazi Infiniti: percorso che interessa i comuni di Gravina in Puglia, Altamura e Ruvo di Puglia.
- Tracce nella Roccia: percorso guidato attraverso i Comuni di Altamura, Toritto, Grumo Appula.
Parco Nazionale dell’Alta Murgia mappa cartografia
Come raggiungere il Parco Nazionale dell’Alta Murgia
In auto: dall’autostrada A14 Bologna – Bari occorre uscire ai caselli di Trani, Molfetta, Bitonto, Bari-Nord, Bari-Sud,Gioia del Colle e da qui prendere le varie direttrici per le città della Murgia. Dalla Basilicata e dalla Calabria vi si accede dalle strade statali 96, 97 e 99.
In treno: Con le Ferrovie Apulo Lucane (FAL) si può raggiungere Gravina in Puglia, attraversando diversi paesi della Murgia. Con le Ferrovie dello Stato (Trenitalia) si può raggiungere Gioia del Colle e da qui procedere verso Santeramo, Altamura, Gravina, Poggiorsini, Spinazzola o Minervino Murge.
Con le Ferrovie Bari-Nord (Ferro tramviaria spa) si raggiunge Bitonto, Ruvo, Corato e Andria.
In aereo: Dall’Aeroporto di Palese, occorre raggiungere Bari e da lì, con i treni delle Ferrovie Apulo Lucane (FAL), dirigersi verso Altamura o Gravina in Puglia.