Bari Cosa visitare in Puglia Puglia

Bosco di Mesola (Cassano delle Murge – Santeramo in Colle)

Bosco di Mesola

Se siete nella zona della Murgia barese non potete perdervi una passeggiata nel Bosco di Mesola, allocato tra i confini dei comuni di Cassano Murge e Santeramo in Colle. Luogo molto amato da chi pratica trekking, lungo i suoi sentieri potete trovare anche tracce del Cammino Materano. In quest’area si può osservare una cospicua presenza di molte piante locali.

Segui Barbie in Town su Instagram e su Facebook

Bosco di Mesola

Il Bosco di Mesola è una delle aree verdi più significative site tra Cassano delle Murge e Santeramo in Colle. Un luogo adatto non solo per le lunge passeggiate, ma anche per gli appassionati di trekking. Lungo il cammino si susseguono tutti gli scenari tipici del paesaggio murgiano: creste rocciose, cavità carsiche, dolci pendii, doline e lame, campi di grano e brulli pascoli. Sono tante le specie vegetali che si susseguono, di cui alcune molto rare. Un luogo dove l’azione della natura si mescola e convive con quella millenaria dell’uomo che ne ha plasmato e alterato le forme.

Le aree boscate a dominanza di caducifoglie termofile dell’area di Mesola, nella Murgia Alta a
cavallo tra Cassano delle Murge e Santeramo in Colle, rappresentano uno dei siti più
importanti per copertura forestale della Provincia di Bari.

Flora e specie vegetali nel Bosco di Mesola

Il Bosco di Mesola ha un elevato valore vegetazionale per la presenza di esemplari arborei notevoli come la roverella, il fragno, il leccio, le fustaie di Pino d’Aleppo, e degli arbusti tipici della macchia mediterranea come il lentisco, la ginestra, il cisto marittimo, la quercia spinosa, il corbezzolo, il mirto, il biancospino, il pruno spinoso.

Il toponimo Mesola

Il toponimo Mesola si ritrova in territorio di Santeramo in Colle, nei pressi del confine con il territorio di Cassano delle Murge. Tuttavia il complesso delle aree boscate che si sviluppano nelle vicinanze, soprattutto in territorio cassanese, viene solitamente indicato come Bosco di Mesola.

Trekking e escursioni nel Bosco di Mesola

Non solo il Cammino Materano, sono tanti i percorsi e gli eventi legati alle escursioni e al trekking nel Bosco di Mesola. Dai tracciati di tipo misto, abbastanza agevoli e privi di particolari difficoltà, a quelli per esperti, con piste sterrate o erbose, tra splendidi tratti di boschi intervallati da grandi seminativi ed un breve tratto asfaltato, tra le contrade di Cristo-Fasano, Iazzo Chenia (Casa Nazareth), Bellamia e Mesola. La grotta di Cristo è tra le mete più gettonate, ma anche i luoghi dove ha vissuto e si è nascosto il famigerato brigante Vituccio Servodio, partendo da Cassano delle Murge e arrivando a Santeramo in Colle, passando anche per il Parco dei Briganti.

La grotta di Cristo

Il territorio della Murgia carsica è ricco di doline e grotte, ma ciò che interessa l’area del Bosco di Mesola è la così detta Grotta di Cristo. La grotta venne scoperta sulla fine del XVII secolo. L’ingresso della grotta si trova quasi all’orlo di una dolina, in territorio boscoso, chiamato “Parco di Cristo”. L’accesso si raggiunge facilmente dalla via di Santeramo, seguendo la diramazione stradale verso Est, presso l’ultimo gomito della salita detta di “Rossani”.

La cavità non è ampia in corrispondenza del suo ingresso, si allarga internamente in un vasto antro per poi dividersi in due ambienti. La grotta carsica fu scoperta verso la fine del Seicento. Al suo interno si ammirano maestosi colonnati alabastrini che svolgono anche funzioni di sostegno della volta, molto ricca di particolari come pisoliti, vaschette calcitiche, ed altre formazioni.

Cammino Materano – Via Peuceta

Il Bosco di Mesola è attraversato dal Cammino Materano nell’intinerario della Via Peuceta, nella tratta Cassano-Santeramo. Percorrete il bosco carico di leccio, rovella, pino d’Aleppo e poi quello che la macchia mediterranea ospita, ossia quercia, mirto, corbezzolo e prugno spinoso. Infatti, la tappa ha inizio dal centro storico di Cassano delle Murge per poi svolgersi prevalentemente all’interno del Bosco di Mesola. Si giunge a Santeramo in Colle attraverso la Pineta Galietti che prende il nome dalla masseria settecentesca che sorge al suo interno.

Il famigerato bandito Vituccio Servodio

Questi luoghi sono legati a una figura molto nota alla cronaca della seconda metà del 1800. Parliamo di Vituccio Servodio, il “bandito dal grilletto facile“, da cui prende il nome anche il noto Parco dei Briganti.

Per raccontarvi la sua storia ci siamo affidati a queste fonti. Dall’atto di nascita scopriamo che Vito Servodio è nato a Cassano il 28 ottobre 1858. Vito era chiamato “Vituccio” dai sui concittadini. Si dice che gli fu insegnato a tenere in mano una pistola a soli quindici anni e iniziò a macchiarsi di reati.

Secondo le fonti, Vituccio Servodio avrebbe ucciso nel 1878 un tale Raffaele D’Ambosio. Lui stesso si dichiarò colpevole e si vantò di aggressione a mano armata a scopo di rapina nei confronti di V. Domenico Capozzolo. Uccise il suo bestiame, scannando un intero gregge di vacche e pecore. Inizialmente la Corte d’Assise lo condannò a 25 anni di lavori forzati, poi ridotti nel 1885 dalla Corte d’Appello a 15 anni e 8 mesi di sorveglianza speciale. Uscì dal carcere intorno al 1898. Il 16 maggio del 1900 uccise a tradimento in pieno giorno nel centro di Cassano il suo giovane cugino di 23 anni Tommaso Ciccarone per odio contro il padre di costui, A questo punto si diede alla latitanza nella zona del Bosco di Mesola. Seguirono una serie di altri efferati delitti e il 16 settembre 1900, si strinse il cerchio intorno a lui, e fu trovato nella Masseria Pantalone, al confine del bosco di Mesola, dove si nascondeva. Cercò di scappare fino all’ultimo, esplodendo anche dei colpi contro i suoi inseguitorì, che non esitarono a rispondere al fuoco. E questo gli fu fatale. Il bandito Vituccio Servodio morì a 42 anni.

Come raggiungere il Bosco di Mesola

Cosa vedere a Cassano delle Murge

Cosa vedere a Santeramo in Colle

barbieintown

Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

Potrebbero interessarti anche

Contact Us