Cosa visitare a Bitonto

Bitonto nasce tra una distesa infinita di ulivi. La cittadina in provincia di Bari, infatti, è riconosciuta come Città degli Ulivi, nota a livello nazionale per il buonissimo olio preparato con la sua rinomata varietà di olive, l’Ogliarola di Bitonto o Cima di Bitonto, ancora oggi raccolta rigorosamente a mano nelle campagne di terra rossa dell’entroterra barese. Tra palazzi signorili e chiese parte il viaggio tra le sue stradine. Bitonto dista solo 15 km da Bari, e 24 km da Molfetta.

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Cosa vedere a Bitonto (Bari)

Cenni storici

Il primo insediamento umano risale ad alcuni millenni prima di Cristo e si colloca nei pressi del torrente Tiflis o lama Balice. Divenne presto un importante centro pagano dei Peucezi, al pari di città come Metaponto, Taranto e Siponto.

Nel III secolo fu investita dalla diffusione del Cristianesimo, divenendo meta classica di pellegrinaggio. Dopo aver subito le influenze delle invasioni di Goti, Longobardi, Slavi e Saraceni, fu sottomessa all’esoso governo bizantino, al quale si ribellò aderendo alla lega dei Comuni di Puglia.

A questo periodo risale una vera fioritura artistica e civile.

Il 1098 Guglielmo d’Altavilla instaurò, in qualità di padrone della Città, una sorta di contea feudale. Riconquistata l’autonomia con i Normanni, Bitonto si trasformò allora in un importante centro e diede inizio alla costruzione della nuova Cattedrale, sulle vestigia di quella paleocristiana e altomedioevale.

Federico II le concesse lo status di “civitas specialis”, preferendo rivalersi con l’aumento di tasse e collette. La situazione locale fu portata alla normalità da Carlo I d’Angiò, il quale introdusse una nuova nobiltà dedita ai traffici e al commercio, che tra i secoli XIII-XIV la trasformò nella seconda città in terra di Bari per ricchezza e popolosità dopo Barletta.

Dopo numerose infeudazioni, passò sotto il governo dei Cordova, eredi del Capitano che nel 1503 conquistò per la Spagna il Mezzogiorno.

Nel 1670 divenne la seconda città per popolosità e attività intellettuale dopo Lecce, dando vita a circoli, accademie e botteghe d’arte.

Il 25 maggio 1734 fu sede di una memorabile battaglia fra Austriaci e Spagnoli (questi ultimi guidati dal generale Montemar), il cui esito fu determinante per la guerra di successione polacca e per il recupero dell’indipendenza del Mezzogiorno sotto Carlo III di Borbone.

Cosa vedere a Bitonto

Centro storico

Il nucleo della città medievale di Bitonto sorge sul bordo di una gravina. La sua Cattedrale è una delle più importanti chiese romaniche pugliesi. Sono numerosissime le chiese che incontrate nel centro storico di Bitonto, così come tanti i palazzi signorili che si affacciano nelle sue strade. Non mancano bar, ristoranti e locali dove trascorrere il vostro tempo libero, restando sempre con il naso all’insù, tra scorci rinascimentali e barocchi.

Le Porte

Porta Baresana era un’opera di difesa, riedificata nel 1621 secondo sobri canoni rinascimentali e ristrutturata nel sec. XIX. È una delle cinque porte della cinta muraria.
Su di essa poggia la Vergine Immacolata, Patrona di Bitonto. Porta La Maja è una porta urbica trecentesca, restaurata nel 1671 su impianto gotico. Si inseriva nel disegno di fortificazione urbana (torre angioina, mura normanna ed asburgiche).

Obelisco Carolino

L’obelisco Carolino di Bitonto fu innalzato a ricordo della battaglia tra spagnoli e austriaci del 1734, determinante per la guerra di successione polacca e per la ricostruzione del regno meridionale. Si poggia su di un alto basamento a forma piramidale con corona regale in cima, presenta su ciascun lato epigrafi.

Torrione Angioino

Attrazione principale di Bitonto, il Torrione Angioino è una torre cilindrica del XIV secolo. Faceva parte di una piazzaforte con ventotto torri e cortine. Fu utilizzata come torre di avvistamento e di difesa, e i suoi sotterranei furono adibiti a luogo di detenzione. Ha un’altezza che supera i 24 m, e un diametro di circa 16. Il torrione dal 2009 è sede di una galleria d’arte contemporanea allestita nelle casematte, grazie a un intervento di riqualificazione che ha anche riportato alla luce il fossato.

Galleria Nazianale della Puglia “G. e R. Devanna”

La Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna” comprende al suo interno una cospicua serie di opere: da Pietro Negroni al “Maestro dell’Annuncio ai pastori” da Vaccaro a Giaquinto e a Bardellino, da Solimena a Luca Giordano. Il patrimonio della Galleria valica i confini dell’antico Regno di Napoli con esempi finissimi dell’arte bolognese, genovese, marchigiana, veneta, romana, per giungere alla raccolta di apertura internazionale.

Cattedrale di Bitonto

La Cattedrale di Bitonto è la più complessa ed evoluta espressione del romanico pugliese.
Controverse sono le opinioni degli storici sulla data di fondazione della Cattedrale; forse la fine del secolo XI e l’inizio del secolo XII. In questa costruzione troviamo unità di concezione, di criteri direttivi, di metodo costruttivo, di forme ornamentali; tutto ad arco tondo, unica qualità di pietra da taglio, grande regolarità nei paramenti esterni, tagli di conci perfetti per le volte e per la struttura degli archi.

Guglia dell’Immacolata

La guglia o gloria dell’Immacolata è un piccolo obelisco barocco situato su piazza Cattedrale. Fu realizzata in seguito a una scossa di terremoto avvenuta nel 1731. La scossa provocò diversi danni nei dintorni mentre Bitonto rimase intatta. Tale evente fu ritenuto miracoloso e accrebbe la devozione per l’Immacolata, in memoria della quale fu realizzato questo obelisco.

Chiesa di San Gaetano

La Chiesa di San Gaetano a Bitonto è una struttura di chiaro stampo controriformistico con influenze romaniche. La data di fondazione risale al 1609, ma fu consacrata solo nel 1730. Per la sua costruzione fu abbattuta l’antichissima chiesa battistero di S. Giovanni che sorgeva lì dove inizia l’attuale scalinata di S. Gaetano; non è mai stata completata secondo il progetto originario.
La facciata della chiesa, preceduta appunto da un’ampia scalinata, è ripartita in due ordini e scandita da ampie nicchie. L’interno, ad una sola navata rettangolare, ha cappelle laterali intercomunicanti con stupendi altari barocchi. Gli altari laterali servivano a scopo devozionale: su ogni altare c’era un dipinto rappresentante una scena della vita di un santo.

Chiesa del Purgatorio

Realizzata su di un’antica struttura medievale dall’architetto Costantino nel 1670 e consacrata nel 1688 dal Vescovo Massereghi, la Chiesa del Purgatorio è dedicata a Santa Maria del Suffragio. La maestosa facciata è distinta in due ordini e culminante a cuspide ed è ricoperta da una lugubre decorazione con scheletri umani reggenti i simboli della morte, teschi incoronati e anime purganti.

Chiesa dell’Annunziata

La Chiesa si trova in pieno centro cittadino, in prossimità della centralissima Via G. Matteotti è una perla del barocco bitontino con il suo tipico ingresso a bugnato, eretta su disegno dell’architetto e ingegnere bitontino Vito Valentino nel 1741. All’interno splendidi affreschi di scuola napoletana arricchiti da stucchi dorati e strutture lignee, nella maggioranza originali. La Chiesa è oggi affidata alla Arciconfraternita della Santissima Maria Annunziata.

Palazzo Rogadeo

Residenza gentilizia, risultato di una ristrutturazione settecentesca di un palazzo medievale con piano terra a bugne tedesche e piano superiore intonacato con stucchi decorati, Palazzo Rogadeo è stato donato dal Conte Ammiraglio Rogadeo alla Città di Bitonto, che l’ha adibito a Biblioteca Comunale. Essa è ricca di circa 50000 volumi, tra cui pregiate cinquecentine, importanti incunaboli ed un evangelico miniato del XII secolo.
All’interno del palazzo, c’è anche un Museo – Pinacoteca, che conserva materiale archeologico locale (IV-III sec. a.C.) e dipinti della Collezione Cuonzo tra i quali De Nittis, Netti ed altri.

Dove andare al mare vicino Bitonto

Anche se Bitonto non si affaccia direttamente sul mare, non dista molto da esso. La spiaggia più famosa dei dintorni, quella di Santo Spirito, dista solamente sei chilometri, così come il resto della costa barese. Da Bitonto potete raggiungere anche le spiagge di Giovinazzo e Molfetta, tra una varietà di scorci, dalle spiagge di sabbia finissima agli scogli.

Visita il Parco dell’Alta Murgia

Bitonto si trova nel territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Istituito nel 2004, è una area naturale protetta situata in Puglia, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani. Immerso nel verde, il contesto geografico è quello della Murgia di Nord-Ovest o Murgia Alta, un imponente blocco calcareo, oggi fortemente carsificato, che, a partire da 70 milioni di anni fa, è emerso e si è modificato. Si tratta di un territorio eccezionale, caratterizzato da spazi immensi che si perdono nell’orizzonte o, a tratti, reso sinuoso da alture collinari che raggiungono anche 600 m di quota.

Gusta la Murgia

La manifestazione Gusta la Murgia nella frazione di Mariotto, patrocinata dal Parco nazionale dell’Alta Murgia, è organizzata dal Comune di Bitonto e dalla parrocchia Maria Santissima Addolorata di Mariotto, in collaborazione con l’associazione Mariotto Territorio e Società, l’associazione Mamme e la locale Pro Loco. Nasce con l’obiettivo di promuovere e far conoscere le tradizioni agroalimentari del vasto territorio del parco dell’Alta Murgia.

Il programma dell’evento propone la degustazione e somministrazione di prodotti tipici murgiani e piatti della tradizione popolare, alcuni dei quali preparati dal vivo, momenti di animazione per i più piccoli e tanta musica.

Bitonto: cosa vedere nei dintorni

Dove si trova Bitonto

Bitonto meteo

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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