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Cosa vedere a Giovinazzo (Bari)

Giovinazzo è forse la tappa che abbiamo toccato più volte con Barbie in Town, e sicuramente nella nostra top 5 dei luoghi preferiti. Il borgo marittimo, a pochi chilometri da Bari, ha un fascino senza tempo, che unisce storia, fede e buona tavola. Il lungomare di Giovinazzo, così come il suo borgo vi affascinerà, non potete non visitare questa splendida cittadina.

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Cenni storici

Molto si è discusso sulle sue origini, ma è certo che Giovinazzo esistesse già nel IV sec. a.C. Una leggenda vuole che sia stato Perseo, figlio di Giove, a fondare ‘Jovis natio‘. Giovinazzo è presente nella Tabula Peutingeriana con il nome di Natiolum.

Era un piccolo centro in età romana, forse sorto sulle rovine della Netium peuceta rasa al suolo durante le guerre puniche. Per tutto il primo millennio fu solo un villaggio di pescatori, marinai e commercianti. Fu sede di un gastaldato longobardo dalla conquista longobarda nel VII secolo fino al ritorno dei bizantini al Mezzogiorno nel X-XI secolo. Fu contesa fra longobardi e bizantini fino alla conquista normanna diventando un importante castrum normanno sotto il regno di Roberto il Guiscardo.

Nel 1257 Manfredi la donò al parente Giordano Lancia. In seguito passò sotto la signoria degli Aragona (dal 1369 al 1461). Passata sotto il dominio spagnolo, Carlo V la vendette a Ferdinando di Capua, duca di Termoli. Passata ai Gonzaga, fu venduta a Nicolò Giudice Caracciolo, principe di Cellamare nel 1651. I principi Giudice furono ultimi padroni di Giovinazzo e Terlizzi fino a quando, morta nel 1770 l’ultima erede, donna Eleonora Giudice, il feudo di Giovinazzo e Terlizzi fu devoluto alla Regia Corte, fino all’abolizione nel 1806 della feudalità.

Cosa vedere a Giovinazzo

Porto di Giovinazzo

Uno dei punti più fotografati e social in Puglia è senza dubbio il porto di Giovinazzo, con le sue barche colorate e le persiane delle abitazioni dipinte di verde. Il borgo peschereccio è stato anche lo sfondo dello spot del Cornetto Algida, che ha scelto come location proprio il porticciolo tra le mura del centro storico.

Mura Traiane

Consolidate più volte e munite nel cinquecento di duplice cortina di fortificazione, le Mura Traiane devono il loro nome all’Imperatore Traiano.

Soggette più volte a lavori di consolidamento e munite, nel Cinquecento, di una duplice cortina di fortificazione, furono costruite a difesa della città, accessibili da una porta d’accesso ad archi ogivali, soprannominata Arco di Traiano. [fonte]

Arco di Traiano

L’Arco di Traiano è l’elegante benvenuto al centro antico, dove sfilano Palazzo del Marchese di Rende, il cinquecentesco Palazzo Saraceno, sede del Municipio, la Chiesa di San Domenico e la Chiesa dello Spirito Santo con le cupole “a trullo”.

Prezioso testimone di un regale passato, Palazzo Saraceno di Giovinazzo è un tipico esempio di architettura rinascimentale del primo ‘500. Edificato in un perfetto stile rinascimentale, il Palazzo Saraceno di Giovinazzo risale al 1500, così come rivelano i particolari decorativi e architettonici che lo impreziosiscono.
 
Il prospetto si presenta con un caratteristico bugnato allo zoccolo, mentre la facciata mostra le iscrizioni e i numerosi stemmi di nobile casato che testimoniano le vicissitudini storiche dell’antica dimora. [fonte]

Cattedrale dell’Assunta

La Concattedrale di Santa Maria Assunta fu costruita nel 1113 in stile romanico pugliese, con elementi normanni ed orientali. Fu consacrata nel 1283. Fu rimaneggiata nel 1747, ma conserva un portale ogivale sul fianco destro e la bellissima parte absidale chiusa tra due campanili.

All’interno, trasformato in periodo tardo barocco, vi sono la tavola duecentesca della Madonna di Corsignano, resti del pavimento musivo originale (secolo XII), la tavola quattrocentesca col Redentore, arredi liturgici medievali e la cripta romanica. L’abside furivestito nel 1676 dalle tele del pittore giovinazzese Carlo Rosa. Il Cappellone del Sacramento marmoreo fu disegnato da Gennaro Sammartino nel 1768.

Lungomare di Giovinazzo

Il lungomare di Giovinazzo è uno dei punti di maggiore attrattiva turistica. L’accurata riqualificazione del lungomare di Ponente negli ultimi anni lo hanno reso il nuovo volto della città. Nelle varie sezioni passerete dal mare aperto a piccoli porticciuoli, con alle spalle le Mura Traiane prima, e le case dalle tipiche finestre verdi dopo.

Piazza Vittorio Emanuele II

Nel cuore di Giovinazzo sorge piazza Vittorio Emanuele II nei pressi del centro storico. La piazza è luogo di passaggio obbligatorio non solo per tutti gli abitanti della città ma anche per i turisti. Al centro domina la splendida fontana dei Tritoni che decora la piazza. La chiesa di San Domenico e il Municipio di Giovinazzo circondano l’area rendendola ancora più caratteristica e storica. Non mancano le attività commerciali circostanti per stuzzicare qualcosa in un luogo piacevole.

Chiesa di San Domenico

La Chiesa di San Domenico è stata edificata nell’area dell’antico fossato e circondata da grandi edifici dell’Istituto Vittorio Emanuele II. All’interno della chiesa gli altari di stile settecentesco sono adornati da pale che rappresentano episodi della vita dei Santi dell’Ordine Domenicani, tutte dipinte dai fratelli De Musso. Nel presbitero è conservato il dipinto di Lotto raffigurante San Felice.

Dolmen di San Silvestro

Circondato dal verde della campagna di Giovinazzo il Dolmen di San Silvestro è una costruzione funeraria a galleria costituita da monoliti dell’Età del Bronzo. Si trova a circa 6 chilometri dal centro abitato ed è monumento simbolo dell’architettura funeraria megalitica di diffusione europea nel barese. Scoperto nel 1961 in seguito alla demolizione di un cumulo di pietre, il dolmen testimonia la presenza di insediamenti umani in zona già a partire dall’Età del Bronzo. Nell’antico piano di deposizione, sono stati trovati i resti di 13 individui, con i frammenti dei loro corredi funerari.

Le spiagge di Giovinazzo

Giovinazzo è nota anche nelle vesti di località turistiche, grazie alle sue spiagge.

La costa è sabbiosa e a tratti rocciosa, un’alternanza che fa risaltare ancora di più lo splendore del mare di Giovinazzo. Il litorale presenta spiagge libere e stabilimenti balneari attrezzati come il Lido la Rotonda e il Lido Cala Arena. Tra le spiagge private si distinguono anche Trincea, Lido Riva del Sole, il Lido Azzurro, il Lido Lafayette e il Lido Nautilus.

Già sul lungomare è possibile prendere il sole e fare il bagno, in varie calette, come Cala Porto, uno degli scorci più caratteristici. Pubblica anche Vitolo Beach, che si alterna con lidi. Non siamo distanti dalle spiagge di Santo Spirito e Palese (a sud) e Molfetta (a nord).

Com’è il mare di Giovinazzo?

Il mare di Giovinazzo è considerato tra i più puliti della provincia di Bari. La città è stata premiata più volte da Legambiente con tre vele, indicatori di bellezza del mare e qualità ambientale della costa.

Le persiane verdi di Giovinazzo #DiscoverGiovinazzo

Simbolo di Giovinazzo sono le sue persiane verdi, le finestre famosissime immortalate negli scatti dei turisti. Per questo, nel 2021, è stata creata una installazione in loro onore, ancora presente sul lungomare: una finestra sul mare.

Un’installazione per affacciarsi sul meraviglioso Lungomare di Ponente di Giovinazzo, caratterizzata dalle tradizionali persiane verdi, aperte sul porto. #DiscoverGiovinazzo compare sulla cima, l’hashtag giusto per condividere sui social l’amore per la città: un video, un selfie affacciati alla finestra. Anche Barbie non ha resistito!

La festa di Sant’Antonio Abate

I fuochi di Sant’Antonio Abate rappresentano un tradizionale evento giovinazzese che si svolge la domenica successiva alla celebrazione della solennità di Sant’Antonio Abate (il 17 gennaio). La tradizione interessa e coinvolge gran parte del tessuto sociale della città (associazioni, parrocchie, cittadini) che si organizzano con l’accensione di falò (i cosiddetti fuochi) per le vie della città.

Nella piazza principale, oltre alla consueta realizzazione del falò principale, si svolge il tradizionale concerto di musica folk. Leggenda e storia si fondono in questo evento che segna l’inizio del Carnevale. Da qui il detto giovinazzese “Sant’Antonio maschere e suoni”.

L’accensione dei falò è legata alla figura di Sant’Antonio Abate, eremita del II secolo, protettore degli animali domestici e legato al culto del fuoco. I falò rappresentano un’occasione per assaporare e gustare i cibi semplici della tradizione contadina. Le olive e le fave vengono cotte lentamente al calore del fuoco in contenitori di terracotta (pignate) come avveniva in passato.

Giovinazzo: cosa vedere nei dintorni

Dove si trova Giovinazzo

Giovinazzo meteo

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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