Lo sappiamo, vi abbiamo fatto aspettare tanto, Foggia è l’ultimo capoluogo di provincia in Puglia che ancora non avevamo visitato, ma eccoci qua. Il nostro viaggio in questa importante città della nostra regione vi porterà a scoprire i principali monumenti e qualche chicca nascosta davvero imperdibile.

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Storia di Foggia

I primi insediamenti nel Tavoliere delle Puglie cominciarono a sorgere già nel Neolitico, intorno al sesto millennio a.C. Ne sono testimonianza i vari ritrovamenti archeologici, specialmente quelli effettuati nella località detta Passo di Corvo, poco distante dalla città di Foggia.

La Daunia era indipendente sia dalla civiltà greca delle colonie sia da quella campana, e possedeva cultura e costumi propri. Quando Arpi fu distrutta dall’invasione romana, gli scampati dall’antica cittadina poterono trovare in questa terra facili rifugi. Continuarono per secoli a rifugiarsi in quest’area, per sfuggire alle rappresaglie, ai saccheggi e alle razzie dei saraceni.

L’abitato vero e proprio si costituì in epoca non precisata, forse sotto la dominazione bizantina: di sicuro, la cittadina era completamente formata nell’undicesimo secolo, quando già dominavano i Normanni.

Tra i fattori geografici che hanno portato alla nascita di Foggia, certamente primeggia
quello della sua posizione strategica all’interno del sistema viario che caratterizzava la Capitanata nei primi secoli del secondo millennio, durante il passaggio dalla dominazione bizantina a quella normanna.

Peraltro, un racconto a metà strada tra storia e leggenda vuole che la città sia stata
fondata dopo il ritrovamento – in uno specchio d’acqua – di un’immagine sacra, ancora oggi venerata dai Foggiani, sormontata da tre fiammelle che compaiono anche nello stemma della città. Si tratta dell’icona della Madonna (detta anche Iconavetere, o Santa Maria de Fovea, o Madonna dei Sette Veli).

I Normanni bonificarono la zona, le diedero impulso economico e civile e la arricchirono sotto il profilo artistico e religioso, facendo costruire la cattedrale in stile romanico. In seguito gli Svevi ebbero un ruolo fondamentale nello sviluppo della zona.

Nel 1223 Federico II fece costruire un sontuoso palazzo con giardini e ampie sale che occupavano gran parte di quello che è oggi il centro storico di Foggia. Diventò centro di
studi, confermando il ruolo culturalmente centrale della città nel territorio. Tanta era la predilezione per questa città che Federico II volle, dopo la sua morte, la tumulazione del proprio cuore a Foggia, nel tempio normanno. Il ricco sarcofago, sorretto da quattro colonne, si trovava accanto alla porta maggiore, ma fu distrutto, in seguito, dal terremoto del 1731.

Carlo I d’Angiò scelse il palazzo svevo come “inclita sede imperiale”, cioè come sua
residenza, e lo adornò e ampliò. Di questo palazzo resta ben poco: l’archivolto di pietra del portale d’ingresso e il pozzo, in massima parte ricostruito senza tener conto della forma originale.

Nel 1447 gli Aragonesi istituirono la cosiddetta “Regia dogana della mena delle pecore in Puglia” che prevedeva il pagamento di un dazio da parte dei pastori che portavano le greggi a pascolare nel Tavoliere. Simbolo di questo proficuo quanto duraturo istituto sono i due Palazzi della Dogana, uno dei quali è l’attuale sede della Provincia. L’istituzione della
Dogana ebbe come conseguenza negativa l’impoverimento progressivo dei contadini, che provocò l’abbandono della terra e il relativo impaludamento.

Nel 1731 Foggia fu colpita da un terribile terremoto che distrusse la città quasi completamente, causando innumerevoli morti e feriti. Poi ricostruita, Foggia tornò all’antico splendore. Sotto la dominazione borbonica, la città ebbe un nuovo impulso economico e culturale. Infine, sotto il regno di Ferdinando II, la Chiesa collegiale di Foggia divenne sede vescovile, staccandosi dalla diocesi di Troia.

Con il ventennio fascista si ebbe lo spostamento dal centro antico a una nuova zona, arrivando alla demolizione di molte strade, chiese e costruzioni che oggi sarebbero d’interesse storico.

Perché è famosa Foggia?

Foggia è, tra i capoluoghi di provincia pugliesi, quello più snobbato dal punto di vista turistico. Come appena raccontato, la città ha una lunga e importantissima storia, non solo per la Puglia ma per l’intero sud Italia. Purtroppo, tra i due terribili terremoti e le demolizioni del ventennio fascita, Foggia ha perso buona parte dei suoi monumenti, rendendola, secondo molti, meno appetibile.

Ma la storia è ancora viva, ci sono ancora chiese e costruzioni da visitare (come vedrete in questa guida), ed è capoluogo e quindi punto di partenza per una provincia molto vasta e ricca di posti da scoprire.

Foggia, significato e altri termini da conoscere

  • Foggia: sembra derivare dal latino volgarizzato fovea, cioè fossa, pantano.
  • Capitanata: Il coronimo, in origine Catapanata, deriva da catapano, termine con il quale si indicava il funzionario che amministrava questo territorio durante l’Impero bizantino. È la parte settentrionale della Puglia, parte della provincia di Foggia.
  • Daunia: regione abitata dagli antichi Dauni, corrispondente all’incirca all’attuale provincia di Foggia.
  • Gargano: soprannominato talvolta lo sperone d’Italia, è una subregione dell’Italia coincidente con l’omonimo promontorio montuoso che si estende nella parte settentrionale della Puglia, che corrisponde al settore nord-orientale della provincia di Foggia. Il Gargano si estende da Vieste a San Menaio , da Peschici a Mattinata , da Rodi Garganico e dal Golfo di Manfredonia sino alle Isole Tremiti.

Cosa vedere a Foggia

Basilica Cattedrale di Foggia

È il principale monumento cittadino. La Cattedrale di Foggia, dedicata a Santa Maria dell’Assunta, fu edificata per volere del normanno Roberto il Guiscardo e la sua costruzione risale alla fine dell’XI secolo.

L’attuale cripta venne però ricostruita nel XIII secolo nel luogo dove sorgeva l’edificio originario e proprio dove, secondo la tradizione, fu ritrovata l’Iconavetere, la preziosa tavola che rappresenta l’effige rarissima della Vergine Kyriotiss o Madonna dei Sette Veli e oggi custodita nella cappella basilicale.

La facciata si mostra in un raffinato stile romanico, presenta cinque arcate cieche al di sopra delle quali è ricavato un ricercato cornicione marcapiano decorato con motivi classicheggianti e figure zoomorfe.

Originariamente a croce latina a tre navate, la Cattedrale presenta oggi un interno a navata unica per via delle modifiche attuate in seguito al terremoto del 1731 e adornato da arredi e decorazioni di maestranza napoletana.

Palazzo Dogana

Il Palazzo Dogana, risalente al XV secolo, e ubicato in Piazza XX Settembre, è uno dei più antichi palazzi di Foggia, ed ospitò la Regia Dogana della Mena delle Pecore di Foggia fino all’inizio del XIX secolo. Il palazzo è stata la sede della Provincia di Foggia. Di tanto in tanto, alcune sale del pianterreno sono utilizzate per mostre ed esposizioni di varia natura.

Dal 2003 ospita La Galleria di arte moderna e contemporanea cittadina. L’UNESCO ha eletto il palazzo a “Monumento messaggero della Cultura di Pace” per essere stato, nei secoli, punto di riferimento per i popoli del Mezzogiorno.

Chiesa Rettoria del Monte Calvario o delle Croci

A Foggia nel popolare Borgo Croci fu eretto a partire dal 1693 il Real Tempio di Monte Calvario, posto all’incrocio di tratturi e detto anche Chiesa delle Croci. Questa costruzione è costituita da una sequenza di cinque cappellette terminante nella chiesa vera e propria, secondo il modello barocco del Calvario, manifestazione popolare della via Crucis.

Borgo Croci

Il quartiere più ricco di storia e tradizioni della città è Borgo Croci, i cui abitanti sono chiamati crocesi prima che foggiani. Proprio qui, il 20 gennaio 1948, si tenne la prima edizione del Carnevale di Foggia. Sono numerosi gli edifici religiosi in zona, ma in particolare la Chiesa delle Croci, che si affaccia su Piazza Sant’Eligio.

Parco urbano Karol Wojtyla

Il parco della Villa Comunale di Foggia, oggi denominato Parco urbano Karol Wojtyla, nuova denominazione dedicato a Papa Giovanni Paolo II, si trova nel centro cittadino, non molto distante dalla stazione e dalle principali arterie stradali della città.

La realizzazione del giardino pubblico è stata avviata nel gennaio del 1820 e si è conclusa nel maggio dello stesso anno, quando l’Intendente di Capitanata Nicola Intonti ha promosso la realizzazione di una grande area verde come luogo di riposo e ricreazione per la cittadinanza.

Con la Seconda Guerra mondiale il parco ha riportato importanti danneggiamenti, in particolar modo a carico della vegetazione, che risulta ancora oggi diradata rispetto al passato, del pronao e delle statue, colpiti o distrutti; sono però ancora presenti numerosi esemplari di gelso.

Oggi si accede ai giardini attraverso un grande slargo che conduce all’asse principale dal quale, attraverso diversi percorsi, si raggiungono parterre con palme e arbusti che si alternano a filari di alberi e prati.

Palazzo dell’Acquedotto, Piazza Cavour e la fontana del Sele

Piazza Cavour è certamente uno dei luoghi simbolo di Foggia, o almeno di quella moderna, piazza centrale della città, nella quale confluiscono molte delle strade principali. Qui sorge la fontana del Sele, il Palazzo dell’Acquedotto, e c’è l’accesso al parco urbano.

La più antica tra le fontane di Foggia è quella del Sele o dell’Acquedotto Pugliese, detta comunemente fontana di piazza Cavour. Venne inaugurata il 21 marzo 1924 alla presenza del Sacro Tavolo della Madonna dei Sette Veli.

Costruito nel 1926 dall’ingegnere Cesare Brunetti seguendo uno stile liberty, il Palazzo dell’Acquedotto, simbolo della città di Foggia, è la sede foggiana dell’Acquedotto Pugliese. Il palazzo, da sempre protagonista di tantissime foto ricordo di foggiani e visitatori, presenta due ingressi, uno in via Scillitani e uno in via Isonzo. Questo elegante e bianco palazzo, oltre ad affacciarsi sulle vie dove è costruito, si affaccia su viale XXIV Maggio, il cosiddetto viale della Stazione. L’edificio è costituito da sei piani oltre al piano terra, al terrazzo comune ai due palazzi e al piano sotterraneo.

Via Vincenzo Lanza

Percorrendo questa via di Foggia, ci immergiamo nel cuore della città, in particolare di quello commerciale, tra negozi e food per tutti i gusti. Il tratto di strada pedonalizzato vi conduce alla scoperta di questa città, ma è anche un ottimo luogo dove fermarsi, tra bar alla moda e negozi di musica e libri, come la libreria Ubik Foggia.

Chiesa di Maria Santissima della Misericordia

La chiesa di Maria Santissima della Misericordia, popolarmente indicata anche come chiesa del Purgatorio o chiesa dei morti è un edificio sacro sito a Foggia, in piazza Purgatorio. La chiesa fu eretta nel 1650 ed era sede della confraternita dei Bianchi e dei Morti.

Teatro Giordano

Il Teatro Giordano è uno dei beni culturali più importanti di Foggia. Inaugurato nel 1828 e costruito dall’ingegner Luigi Oberty, è il teatro principale della città di Foggia. Dal centenario della sua apertura il 23 agosto del 1928 il Teatro Dauno prende il nome dal compositore foggiano Umberto Giordano, lo stesso che durante la sua adolescenza qui imparava le basi della musica classica. Oggi il teatro è in piena attività, propone una stagione di prosa ed organizza molti eventi tra cui il “Giordano in Jazz” evento che ospita grandi artisti del mondo del jazz.

Porta Arpana

Porta Arpana è una delle antiche porte che si aprivano lungo le mura di Foggia. Nota come I Tre Archi, oggi resta un luogo di grande valenza storica e culturale. La città di Foggia anticamente era circondata da mura, che si aprivano in cinque porte. Ogni porta era legata a un borgo della città, fatta eccezione per il borgo ‘Carmine Vecchio’ noto come ‘dei mastri carradori’. Nel corso degli anni sono andate tutte distrutte, l’unica che ancora rimane è Porta Arpana, detta anche I Tre Archi.

Museo Civico e Pinacoteca Comunale

Il Museo Civico e la Pinacoteca Comunale di Foggia, istituiti il 28 ottobre del 1931, sono ospitati nelle sale di Palazzo Arpi, in Piazza Nigri. L’edificio sorge sulla via omonima che prende il nome dall’antica città di Arpi, la più estesa della Daunia.

Il Museo contiene una sezione archeologica, una sezione etnografica,una pinacoteca dedicata a opere del XVIII e XVIII secolo, un lapidario, una sezione Stampe e la ricostruzione di due pregevoli tombe daunie del IV-III secolo a.C., la Tomba della Medusa e quella dei Cavalieri.

Piazza Umberto Giordano

La piazza è dominata dalla statua di Umberto Giordano posta al centro quasi a dirigere le sue opere raffigurate simbolicamente da sette gruppi bronzei: l’Andrea Chènier, Fedora, Il Re , Marcella, La cena delle beffe , Siberia, Mese Mariano.

Umberto Giordano (Foggia, 28 agosto 1867 – Milano, 12 novembre 1948) è stato un compositore italiano che ha legato il suo nome ad alcune opere liriche entrate stabilmente nel repertorio internazionale.

Piazza Italia e Monumento ai caduti nella Grande Guerra

Piazza Italia è per molti versi una delle piazze più vissute dai foggiani di ogni età per tantissimi i ricordi legati ad essa. La piazza era denominata piazza XXVIII ottobre ed ospitò il Parco della Rimembranza inaugurato dal re Vittorio Emanuele III il 4 novembre 1928. Il re quel giorno inaugurò prima il Monumento ai Caduti dello scultore Amleto Cataldi in piazza Lanza: contestualmente la statua di Vincenzo Lanza fu trasferita in villa.

Successivamente la piazza fu intitolata prima a Cristoforo Colombo e dopo un po’ prese il nome definitivo di Piazza Italia. Negli anni ’70 divenne ritrovo di tutti i giovani foggiani, che si incontravano non solo all’entrata e all’uscita di scuola, soprattutto dal Palazzo degli Studi, ma anche la sera o la domenica mattina.

Chiesa di San Domenico

Tra gli edifici di Corso Vittorio Emanuele II a Foggia, impossibile non notare la chiesa di San Domenico. Costruita nel XVIII secolo, la chiesa apparteneva all’Ordine dei padri predicatori detti domenicani che abitavano l’attiguo convento, attualmente sede dell’Arcivescovato. La chiesa ricostruita dopo il 1731 in luogo di una più antica, è di stile barocco, con la caratteristica facciata introflessa. L’interno a pianta ellittica, con altari marmorei e decorazioni a stucco, conserva affreschi eseguiti alla fine dell’800 dal pittore conterraneo Antonio la Piccirella.

Street art a Foggia

Se ci seguite ormai lo sapete: abbiamo una grande passione per murales e street art. E ovviamente l’occhio su alcune creazioni ci è caduto anche a Foggia. Ci troviamo in via Giovanni Bovio, dove possiamo ammirare ‘Urban tales project‘. Oltre dieci anni fa, il progetto si é classificato al secondo posto, su oltre settanta presentati e provenienti da tutta Italia, nel bando nazionale Giovani Energie in Comune.

L´idea era quella di dare un nuovo volto alla città sul tema dell´ecologia e delle energie ecosostenibili attraverso l´arte metropolitana, un linguaggio artistico che fino a non molto tempo fa veniva considerata come un´arte minoritaria o come un atto di degrado urbano. Gli artisti dell´Urban Tales hanno realizzato a Foggia diversi murales che si possono ammirare in viale Ofanto, corso Roma e il muro perimetrale di via Bovio coinvolgendo quattro istituti scolastici foggiani la Leopardi, il liceo artistico Perugini, il Marconi e l´Enaudi.

xian poke & bubble tea

Non solo street art, ormai conoscete anche la nostra passione per tutto ciò che è asiatico (dalle Barbie al cibo), e quindi, durante la nostra permanenza a Foggia ci siamo fermati da xian poke &bubble tea, che, tra la location davvero social friendly, un buonissimo poke e un bubble tea davvero rigenerante, ci ha conquistati. Dove si trova? In Piazza Camillo Benso Cavour, 22/a.

Come è il mare a Foggia?

No, non siamo impazziti, Foggia non ha il mare, ma la provincia si affaccia su alcune delle coste più belle della Puglia, in particolare nel Gargano. Sono tante le località balneari e turistiche di questa provincia, non distanti dalla città di Foggia, raggiungibili in auto e con i mezzi (ad esempio con le Ferrovie del Gargano).

La provincia di Foggia si affaccia sul Mar Adriatico, presenta una grande varietà paesagistica, poiché si estende sul Promontorio del Gargano, sul Tavoliere delle Puglie e sul Subappennino Dauno. Il territorio presenta un litorale di baie, grotte, insenature incontaminate, con un mare cristallino e scogliere bianche, prevalentemente sabbioso.

Rodi Garganico

La ridente cittadina sul mare di Rodi Garganico è da sempre una delle località balneari più gettonate della zona e dell’intera Puglia. Vi portiamo sulle sue spiagge, tra gli agrumeti, alla scoperta dei trabucchi.

San Menaio

Ci spostiamo nella piccola frazione di Vico, ovvero San Menaio, ormai località quasi esclusivamente turistica. Oggi è una delle chicche più nascoste del Gargano, un luogo dalle ampie spiagge e la tranquillità che la contraddistingue.

Vieste

Vieste è la città dell’amore e di Cristalda e Pizzomunno, delle immense spiagge e delle scalinate da immortalare, un luogo di villeggiatura perfetto per tutte le età. Non ci siete mai stati? Venite con noi!

Dove si trova Foggia

Foggia: cosa vedere nei dintorni

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