La storia di varie epoche viene evocata dalle tante costruzioni da ammirare a Lucera, a meno di 20 km da Foggia. Non solo la Fortezza Svevo-Angioina, ma anche le tante chiese, palazzi d’epoca e il meraviglioso Anfiteatro Augusteo, sono delle tappe imperdibili nella cittadina che si candida, nel 2026, a diventare Capitale Italiana della Cultura. Cosa vedere a Lucera? Scopritelo insieme a noi.

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Storia di Lucera

Lucera ha origini antichissime, testimoniate ancora oggi da reperti che risalgono al neolitico, all’età del bronzo, alla presenza dei Greci, dei Dauni fino all’epoca romana e imperiale.

Alleata di Roma contro i Sanniti, Lucera venne elevata a colonia di diritto latino; colonia militare in epoca augustea, nel I secolo a.C. Marco Vecilio Campo vi fece costruire in onore di Ottaviano il maestoso Anfiteatro.

L’era federiciana

Dominata dai Normanni fino al 1200, la storia della città si intrecciò con quella degli Svevi ed in particolare con quella di Federico II, che fece della città una delle roccaforti del suo potere e vi trasferì, nel 1224, una colonia della popolazione saracena dalla Sicilia.

Lucera sorge su tre colli, sul più alto dei quali, il Monte Albano, Federico II fece costruire la sua splendida dimora imperiale, il Palatium (1233), circondato, dopo la sconfitta degli Svevi ad opera degli Angioini (1268), da imponenti mura a formare la maestosa Fortezza svevo-angioina che ancora oggi domina la città.

Negli anni della presenza federiciana Lucera visse un periodo di grande sviluppo civile ed economico e si arricchì di splendide testimonianze dell’arte musulmana di cui ancora oggi si ritrova traccia, per esempio, visitando la torretta saracena del XIII secolo e la Via alle Mura nei pressi di Porta Troia.

La Basilica Cattedrale, magnifico esempio di stile gotico-angioino, è sorta agli inizi del ‘300 per celebrare la vittoria degli Angioini sui Saraceni e dedicata a Santa Maria, patrona della città. Dello stesso periodo è la Chiesa di San Francesco, oggi Santuario.

Dall’800 a oggi: Chiave di Puglia

Anche in epoche successive Lucera svolse un ruolo importante nell’economia del territorio: fu capoluogo della Capitanata e del Contado del Molise fino al 1806 e nel tempo si arricchì di nuove istituzioni, come il Tribunale, la Biblioteca Civica, il Teatro “Garibaldi”, il Museo “Fiorelli”, il Convitto Nazionale “Bonghi” e numerosi palazzi gentilizi, che conservano ancora oggi splendide corti, arredi sontuosi ed affreschi originali.

Attualmente la città conta più di 35.000 abitanti, ha il titolo di Città d’Arte ed è stata inserita tra le Città Europee di Eccellenza 2007 con il progetto EDEN della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lucera è un importante centro culturale ed amministrativo della Provincia di Foggia e per la sua posizione strategica nel territorio conserva l’appellativo di Chiave di Puglia. [fonte]

Cosa vedere a Lucera

Fortezza Svevo-Angioina di Lucera

La Fortezza svevo-angioina di Lucera, detta anche Castello di Lucera, è una storica struttura militare risalente al XIII secolo, edificata in età federiciana e angioina, nonché uno dei simboli della città di Lucera. Posta sulla sommità piana di Colle Albano, domina il Tavoliere delle Puglie.

Federico II fece edificare il suo Palatium negli anni trenta del 1200 per controllare i Saraceni che fece deportare dalla Sicilia a Lucera, che ben presto si trasformò in una cittadella musulmana. La fortezza venne invece edificata da Carlo I d’Angiò e completata nel 1283. L’intera area costituisce zona archeologica. Nel 1871 venne dichiarata Monumento nazionale.

La struttura della Fortezza Svevo-Angioina

Il recinto della Fortezza protegge al suo interno tracce degli insediamenti che caratterizzarono l’altura dal neolitico al medioevo, come quelli inerenti l’acropoli della Lucera romana o i resti di una basilica paleocristiana.

Federico II nel 1223 deporta a Lucera dalla Sicilia una cospicua colonia saracena e fa erigere in questo luogo un palazzo, di cui resta solo la base troncopiramidale. Su tale base di alzava una torre quadrata di tre livelli, che aveva al suo interno una corte ottagonale ad anticipare le forme di Castel del Monte. Il Palazzo non presentava accessi al piano terra, per cui probabilmente ad esso si accedeva o tramite scale a pioli o, più verosimilmente, attraverso una galleria interrata. I piani alti erano destinati alla corte, mentre quello basso alla guarnigione; l’edificio inoltre ospitava una delle zecche dello stato.

In seguito Carlo I d’Angiò fece erigere una imponente cinta muraria in laterizio a cingere l’intera collina. Si tratta della fortificazione europea più estesa dell’epoca: lunga 900 metri, alta 13 metri e spessa oltre 1 metro e coronata da camminamento. Le mura erano intervallate da 13 torri quadrate, 2 bastioni pentagonali, 7 contrafforti e 2 torri cilindriche angolari.

La più semplice, detta del Leone o del Re, è alta 15 metri e larga 8; l’altra, che presenta una merlatura a coronamento, è alta ben 25 metri ed è larga 14 ed è detta Torre della Leonessa o della Regina. Alla cittadella fortificata, costituita tra l’altro da una chiesa e un palazzo gotici non più esistenti, si accedeva attraverso 4 porte ogivali (di Castelfiorentino, Troia, Guardiola e di Lucera) e un ponte levatoio che permetteva di oltrepassare il fossato che la separava dalla città.

Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta

La Cattedrale si trova in pieno centro storico a Lucera, nella splendida Piazza Duomo. Sconfitti i Saraceni nel 1300, Carlo II d’Angiò fece costruire la Cattedrale, probabilmente sui resti di una moschea saracena. Da sempre attribuita all’architetto Pierre d’Angicourt, fu costruita ad opera di maestranze pugliesi e francesi alle dipendenze dei Maestri muratori Nicola Di Bartolomeo e Gualtiero da Foggia.

Dedicata a Santa Maria dell’Assunta, patrona della Città, in suo onore, la “Luceria Saracenorum” fu chiamata “Civitas Sanctae Mariae”. Fu dichiarata Basilica Minore nel 1834 e Monumento Nazionale nel 1874.

La struttura della Cattedrale di Lucera

Il prospetto asimmetrico, con tre portali, è delimitato da un torrioncino e da una torre campanaria quadrata, con monofore e bifore, che regge una lanterna ottagonale.
Il portale centrale è corredato da due colonne in marmo verde con capitelli; nella lunetta sovrastante è inserita un’edicola mariana. Nella parte superiore del portale, a metà del 1600, venne posta una statua di San Michele, con due angeli ai lati; sul portale fa mostra di sé lo stemma angioino.

La pianta è a croce latina; le tre navate sono divise da due file di colonne schiacciate di travertino. All’ingresso della navata di sinistra, l’attenzione del visitatore cade sull’artistico battistero del 1400 e sul ciborio finemente lavorato. Ai lati del transetto si ammirano i meravigliosi altari settecenteschi in marmi policromi di San Rocco a destra e di Santa Maria a sinistra.

L’abside centrale è ricca di affreschi realizzati a cavallo tra il XVI e XVII secolo: a sinistra di chi osserva vi è La Dormizione della Vergine, a destra L’Assunzione; la volta, divisa in sei costoloni, ospita l’affresco della Incoronazione.

In questo splendido scenario, al centro dell’abside, si trova l’altare maggiore, la mensa di Federico II proveniente da Castelfiorentino, a pochi chilometri da Lucera, dove lo svevo morì il 13 dicembre 1250.

Piazza Duomo

Piazza Duomo è il “salotto di pietra” della Città, dove si affacciano alcuni dei principali monumenti del centro storico di Lucera. Si parte dalla Cattedrale, per poi passare al Palazzo Vescovile, che ospita il Museo Diocesano, e Palazzo Cavalli.

Palazzo Vescovile (Museo Diocesiano)

Nell’ala principale del settecentesco Palazzo Vescovile è collocato il Museo di arte sacra della Diocesi di Lucera. In esso è allestita anche la storica Pinacoteca vescovile, i cui primi ritratti si devono a Mons. Alfonso Maria Freda (1798-1816). Preziosi e significativi i cimeli e le reliquie raccolti nei diversi ambienti della collezione museale.

Palazzo Cavalli

Palazzo Cavalli a Lucera si presenta con un elegante prospetto neoclassico. Il maestoso edificio ottocentesco al piano terra presenta colonne e lesene doriche; il primo piano elementi decorativi dell’ordine ionico. Il primo livello è caratterizzato dall’uso della pietra, il secondo dall’intonaco. La simmetria della facciata ha come fulcro il portale d’ingresso, incorniciato da quattro colonne di stile dorico.

L’edificio ospita al piano terra un’importante biblioteca, testimonianza della storia letteraria della famiglia Cavalli, i cui esponenti principali furono avvocati, medici, ufficiali e funzionari dello Stato. Al primo piano le sale abbellite da affreschi ospitano da diversi anni un B&B.

Chiesa di Sant’Antonio Abate

La trecentesca chiesa di Sant’Antonio Abate fu fatta erigere da Roberto d’Angiò a partire, forse, da un preesistente harem di Federico II. Dopo la sua costruzione la Chiesa fu affidata all’ordine dei Cavalieri Teutonici.

Ciò che colpisce dell’edificio sono soprattutto la magnifica cupola, forse reminiscenza del suddetto harem, ricoperta di luminose maioliche colorate, e il campanile di stile barocco, entrambi del 1648. La mattina di Pasqua ha luogo dalla chiesa la processione del Cristo Risorto, che termina con la tradizionale batteria in Piazza Matteotti. [fonte]

Museo civico di archeologia urbana “G. Fiorelli”

Il museo stesso è un opera d’arte, e una tappa obbligata della vostra passeggiata nel centro storico di Lucera. Il settecentesco palazzo nobiliare De Nicastri- Cavalli venne adibito a museo solo dal 1934. Il museo venne intitolato all’archeologo Giuseppe Fiorelli, di origini lucerine e promotore degli scavi archeologici di Pompei nonché inventore dei calchi a gesso utilizzati per ricalcare le forme delle vittime del Vesuvio.

Basilica Santuario San Francesco Fasani

La chiesa di San Francesco d’Assisi, dopo la cattedrale, è il monumento sacro più insigne di Lucera. I fedeli, i turisti e gli amanti dell’arte la visitano volentieri per ammirarvi non solo l’elegante ed essenziale struttura tipicamente gotica, la severa ed armoniosa semplicità tutta francescana dei suoi lineamenti, ma anche le pregevoli opere d’arte: sculture e pitture conservate tuttora in buon numero. Ma più che dalle testimonianze dell’arte, essi sono “catturati” dalla figura di San Francesco Antonio Fasani (1681-1742), modello di fede del Settecento pugliese, la cui presenza è attestata con eloquente linguaggio in ogni pietra del sacro edificio. [fonte]

Anfiteatro Augusteo

Unico nel suo genere in tutta la Puglia, l’Anfiteatro romano fu costruito in età augustea sfruttando in parte una depressione del terreno. Ha la forma di un’ellisse molto schiacciata. Il muro perimetrale era originariamente in mattoni. Due ingressi principali si aprivano all’estremità dell’asse maggiore e due secondari, all’estremità dell’asse minore, immettevano alla sottostante parte della cavea, all’arena e ai sotterranei.

L’iscrizione, ripetuta sui due portali, ricorda che l’anfiteatro è stato eretto da Marco Vecilio Campo, di rango equestre, alto magistrato lucerino (duovir iure dicundo), in onore dell’imperatore Cesare Augusto e della colonia di Lucera.

Pochi elementi rimangono dei gradoni. Gli scavi hanno dimostrato che l’anfiteatro occupava una precedente area di abitazioni romane di età repubblicana, del II-I secolo a.C.; in precedenza la zona era servita a necropoli, come documentano tombe a grotticella con materiale del III secolo a.C. rinvenute sotto la cavea dell’anfiteatro. Per le sue notevoli dimensioni, risulta essere la più importante testimonianza romana di tutta la Puglia. É straordinariamente conservato, realizzato per un pubblico numeroso, con una capienza tra i 16.000 e i 18.000 spettatori.

Corso Giuseppe Garibaldi

Corso Giuseppe Garibaldi è il corso che attraversa la città, cuore pulsante di Lucera. Qui si trovano importanti costruzioni, come Palazzo Mozzagrugno, ovvero il Municipio, e il Comune di Lucera. Confluisce in Piazza San Giovanni, con la Chiesa di San Giovanni Battista, e termina con l’antica Porta Foggia.

Teatro Giuseppe Garibaldi

Sull’omonimo corso, troviamo anche il Teatro Giuseppe Garibaldi: è situato all’interno del Palazzo Mozzagrugno, sede centrale della Casa Comunale, in Corso Garibaldi.

Sorse nel 1837 su progetto dell’architetto Oberty. Originariamente intitolato a Maria Teresa Isabella di Borbone si chiamò “Real Teatro Maria Teresa Isabella”, venne successivamente dedicato a Garibaldi.

Nel 1903 fu previsto l’ampliamento del Teatro con un progetto dell’ing. Angelo Messeni che si stava occupando della realizzazione del Teatro “Petruzzelli” di Bari. Il teatro divenne il gemello in miniatura del “Petruzzelli”. Inaugurato sotto questo profilo nel 1908 il teatro ebbe un periodo di grande fervore artistico cui seguì un totale abbandono durante le guerre.

Utilizzato solo sporadicamente, fu chiuso definitivamente alla fine degli anni ’40. Nel 1977 venne approvato il progetto di recupero dell’edificio. Il completamento definitivo dei lavori si è avuto a inizio 2005.

Chiesa Convento di San Domenico

La chiesa di San Domenico a Lucera venne edificata lì dove esistevano in precedenza dei magazzini arabi, utilizzandone i materiali. Fu uno dei simboli della ritrovata cristianità della città, dopo quasi un secolo di presenza della colonia musulmana federiciana. Carlo II d’Angiò infatti dopo la cacciata dei saraceni, avvenuta nel 1300, trasformò il volto di Lucera, facendo costruire molte chiese, tra cui quella di San Francesco e la Cattedrale. Inizia così l’era della Civitas Santae Mariae contrapposta alla Luceria Saracenorum che la precedette. La chiesa e l’annesso convento già dal Quattrocento furono importante centro di ricerca teologica e artistica.

Villa Comunale di Lucera

Lo sapete bene quanto amiamo gli spazi verdi e le ville comunali, e quella di Lucera è davvero uno spazio bellissimo, immerso nella natura, con attività da svolgere e chicche da scoprire. Distesa sul colle del Belvedere, in posizione invidiabile, ricca di verde, estesa sino all’estremo ciglio del colle, la Villa di Lucera sorge su un terreno di quasi 4 ettari.

Era un luogo di passeggio e di svago già dalla prima metà del XIX secolo, anche se era solo un viale alberato con panchine. I lavori di trasformazione del Belvedere in parco cittadino iniziarono nel 1903 con la messa a dimora di piante ed alberi (lecci, olmi, pini, roveri, aceri, tigli, oleandri, ippocastani) e continuarono fino al 1915; proseguirono ancora fino al 1940 con sistemazione delle aiuole, dei viali, ampliamento e delimitazione della pineta, impianto di panchine e di fontane e sistemazione della piazza antistante, l’attuale Piazza Matteotti.

Negli anni cinquanta cominciò il rimboschimento del pendio del Belvedere, degli stessi anni è la pista di pattinaggio, mentre il Parco giochi risale agli anni sessanta. Nel suo perimetro ci sono anche il Boschetto di Colle Belvedere e il Complesso del Santissimo Salvatore.

Complesso del Santissimo Salvatore

Il complesso monumentale, abitualmente chiamato dai lucerini Convento di San Pasquale, insiste su un’area che in epoca romana ospitava un santuario pagano, probabilmente dedicato alla Dea Minerva.

Nei primi anni del ‘400 il Frate Giovanni Vici da Stroncone, appartenente all’ordine dei Frati minori osservanti, fondò la chiesa e il convento dedicandoli al Santissimo Salvatore. Nel 1625 i frati Riformati occuparono il complesso, scacciando gli Osservanti. Con i Riformati il convento divenne un centro di studi teologici, dotandosi di una vasta ed importante biblioteca.

Nel 2015, in seguito a lunghi lavori di restauro, l’ex convento venne adibito a “Centro culturale polivalente di Lucera”, ospitante la Biblioteca comunale “Ruggero Bonghi”, la Pinacoteca Comunale, una sala conferenze e cavedio coperto per mostre temporanee. Sul lato orientale del complesso è stata realizzata la musealizzazione inerente i mosaici paleocristiani di San Giusto.

Chiesa del Carmine

La Chiesa del Carmine di Lucera, che si presenta come vero e proprio capolavoro del barocco, venne costruita, insieme al contiguo monastero nel 1754. La facciata della Chiesa presenta una bella variazione cromatica, data all’uso di pietra bianca e del laterizio ocra. La Chiesa ha un impianto a croce latina con tre navate.

Dove si trova Lucera

Lucera 2026 – Candidata a Capitale italiana della cultura

Lucera è la candidata pugliese a Capitale Italiana della Cultura 2026!
La Regione Puglia intera si è già mobilitata per assicurare tutto il supporto necessario al conseguimento di questo importante risultato. È pronto un accordo con il Comune di Lucera, che in questa occasione è anche capofila dei Monti Dauni, per assicurare assistenza tecnica e risorse finanziarie utili a costruire una candidatura vincente.

Con la presentazione al Ministero della Cultura del dossier “Lucera 2026, Crocevia di Popoli e Culture”, in piazza insieme all’intera comunità, comincia la competizione virtuosa che porterà nelle prossime settimane all’aggiudicazione del titolo.

La storia della Città, nota anche come “Chiave di Puglia” per via della sua posizione strategica, è antichissima e testimoniata da reperti che risalgono al neolitico, all’età del bronzo fino all’epoca romana e imperiale.

Per maggiori info Lucera2026

Cosa fare a Lucera

Passeggiata serale alla Fortezza Svevo-Angioina

Cosa fare di sera a Lucera? Poche città pugliesi vi permettono di passeggiare ai piedi di una fortezza o un castello anche nelle ore serali, per questo, il tour dopo cena della Fortezza Svevo-Angioina di Lucera è davvero imperdibile. La costruzione è illuminata, l’accesso è sempre aperto, e il panorama suggestivo e, perché no, anche romantico.

Festa Patronale di Lucera

In onore di Santa Maria dell’Assunta, si svolge nell’arco di tre giorni, il 14, 15 e 16 agosto, nel corso dei quali la città si trasforma, colorandosi di bancarelle, mercatini, bande musicali.
Oltre alla processione del 16 agosto, si può assistere nel corso dei tre giorni di festa a spettacoli, concerti, rappresentazioni organizzate in onore della patrona della città: tra gli altri, dopo le 24.00 del 16 agosto, lo spettacolo di fuochi pirotecnici è considerato uno dei più belli della provincia e richiama ogni anno un pubblico numerosissimo.

Lucera e i Monti Dauni

Lucera è il primo comune dei Monti Dauni che raccontiamo, e per questo ci è sembrata l’occasione giusta per parlare di questa meravigliosa zona della nostra regione, e dell’iniziativa nata per promuoverla, Visit Monti Dauni.

I Monti Dauni si trovano a Nord Ovest della Puglia in provincia di Foggia e fanno parte della famosa dorsale appenninica italiana. Lucera con oltre 30 mila abitanti è il centro più popoloso, punto di riferimento commerciale e politico-istituzionale di tutto il vasto comprensorio che annovera 30 comuni, circa 90 mila abitanti, oltre 500 tra chiese, siti di interesse comunitario, musei e castelli, 9 centri con marchi di qualità turistica e ambientale.

Visit Monti Dauni è un sito e un’app per smartphone che vi guida in tutti gli eventi, i monumenti, le tradizioni dei comuni che fanno parte di questa area geografica.

Lucera: cosa vedere nei dintorni

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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