Cosa visitare in Italia Umbria

Cosa vedere a Gubbio (Perugia)

Durante il nostro viaggio in Umbria (qui tutte le tappe) il borgo medievale che ci ha affascinati di più è stato Gubbio. Sulle tracce della storia e della tradizione (e sì, anche di Don Matteo) abbiamo esplorato ogni angolo della città, concludendo il tour con un giro sulla funivia. Scopriamo cosa vedere in un giorno nella città dei matti.

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Cenni storici

Le origini di Gubbio affondano le radici nell’antica civiltà umbra, come testimoniato dalle cosiddette Tavole Eugubine scritte in lingua umbra e risalenti al III-I secolo a.C. Potete ammirarle nelle sale del Museo Civico a Palazzo dei Consoli.

Il periodo d’oro di Gubbio ha inizio intorno al Mille, all’epoca dei Comuni. Sotto la guida del vescovo Ubaldo, nel 1100, la città vinse una guerra contro Perugia. Nel frattempo si diffusero le arti e i mestieri, tra cui la lavorazione delle maioliche. Con il 1300 la città assunse la forma che ha ancora oggi. È a quell’epoca che risalgono alcuni dei palazzi più belli di Gubbio. [fonte]

Cosa vedere a Gubbio

Piazza Grande

Addentrandovi per le vie del centro storico, si raggiunge la meravigliosa Piazza Grande, una vera e propria piazza sospesa, costruita su una serie di archi. La piazza può essere raggiunta anche comodamente da via Baldassini prendendo l’ascensore pubblico, a ingresso gratuito. Qui si staglia Palazzo dei Consoli, che ospitano il museo civico di Gubbio. Il Palazzo del Podestà si trova davanti a quello dei Consoli, all’altro lato della piazza, ed è oggi sede degli uffici del Comune.

Palazzo dei Consoli

Il Palazzo dei Consoli si trova in piazza Grande, a Gubbio, e rappresenta uno dei più imponenti palazzi pubblici d’Italia. Venne costruito fra il 1332 ed il 1349. A pianta rettangolare, presenta un’articolazione molto complessa, essendo impostato sopra una piazza che in realtà, sfruttando l’andamento del terreno, rappresenta la copertura dei livelli inferiori del medesimo edificio.

La facciata verso la piazza, realizzata in conci di pietra, ha nella parte superiore sei finestre con arco a tutto centro a coppie di due divise da lesene mentre la merlatura è sostenuta da archetti ogivali. La parte inferiore ha due bifore che fanno da cornice al portale in stile gotico con un affresco del XVI secolo nella lunetta, preceduto da una scalinata a ventaglio.

Il palazzo fu il primo edificio a possedere l’acqua corrente, usata per alimentare splendide fontane situate all’interno del palazzo. L’edificio dal 1909 è sede del museo civico, suddiviso in pinacoteca, sezione ceramiche, collezione archeologica, collezione orientale e collezione risorgimento, e custodisce nei locali della ex cappella le preziose Tavole eugubine.

Duomo di Gubbio

Il duomo dei Santi Mariano e Giacomo è il principale luogo di culto cattolico di Gubbio, in Umbria. Chiesa madre della diocesi omonima, è dedicata ai santi Mariano e Giacomo, martiri a Lambaesis in Numidia, le cui reliquie sono conservate sotto l’altare centrale.

L’attuale Cattedrale in stile gotico, sorge sul luogo di un precedente edificio romanico antecedente all’anno Mille. La costruzione dell’edificio attuale venne iniziata verso il 1190-94 sull’area concessa dal vescovo Bentivoglio. La chiesa venne terminata nelle sue forme essenziali nel 1229, per poi essere ampliata nel 1336.

La chiesa è stata poi rimaneggiata nel corso del XVI secolo, epoca a cui risale la pavimentazione, realizzata durante l’episcopato di Federico Fregoso, ed ancora nel XVIII secolo. Tra il 1913 e il 1918 furono eseguiti lavori che mirarono ad eliminare le aggiunte rinascimentali e barocche ed anche i venti altari realizzati in epoca barocca spese delle maggiori famiglie eugubine. L’aspetto esterno è rimasto quello gotico originale.

Basilica di Sant’Ubaldo

La basilica di Sant’Ubaldo è un luogo di culto cattolico situato a Gubbio, sul monte Ingino, avente la dignità di santuario e dal luglio 1919 quella di basilica minore. La basilica custodisce il corpo del santo patrono di Gubbio, sant’Ubaldo, da cui prende nome. Fu edificata su una preesistente piccola chiesa dedicata a sant’Ubaldo e sulla pieve di San Gervasio e Protasio.

L’esterno del santuario è sobrio; alla sommità di una larga scalinata, un portale introduce all’interno, dove si apre un ampio chiostro in laterizi, con arcate e volte a crociera, nelle cui lunette si intravedono i resti di affreschi cinquecenteschi. I pilastri accanto all’ingresso della chiesa presentano un basamento in marmo palombino, con alcuni bassorilievi raffiguranti gli stemmi dei Montefeltro e del comune di Gubbio e il Cristogramma.

Cinque porte introducono alla chiesa; le tre centrali presentano i portali in pietra serena scolpita e i battenti originali in legno intagliato. L’interno è suddiviso in cinque navate, dominate dall’altare maggiore realizzato nel 1884, in stile neogotico con decorazioni a finto mosaico. Nella parte superiore dell’altare sono collocate otto piccole statue raffiguranti santi legati alla città, e al di sopra è posta l’urna in cui è custodito il corpo intatto di sant’Ubaldo.

Festa dei ceri

Nella basilica sono riposti durante l’anno i ceri, le tradizionali strutture un tempo in cera, poi dal Cinquecento in legno. In occasione della Festa dei ceri in onore del patrono, la prima domenica di maggio vengono trasferiti in città ed esposti nel Palazzo dei Consoli, indi il 15 maggio, con la corsa, sono portati in processione attraverso Gubbio e poi, lungo la salita al monte Igino, fino al santuario.

Chiesa di San Francesco

La chiesa di San Francesco a Gubbio, costruita nella seconda metà del XIII secolo presso il fondaco della famiglia Spadalonga, avrebbe accolto San Francesco d’Assisi dopo il suo abbandono della casa paterna. Risulta già officiata nel 1256, ma nel 1291 non era ancora completata in alcuni lavori di decorazione. La chiesa è stata trasformata nel Settecento nell’attuale struttura a tre navate, tutte della stessa altezza.

Fontana del Bargello o Fontana dei Matti

Si chiamerebbe Fontana del Bargello, prendendo nome dal Palazzo antistante, ma è passata alla storia come la Fontana dei Matti. E dove si poteva trovare se non a Gubbio, borgo medievale che secondo una antica tradizione, ospita da sempre persone dedite al gioco, estrose, eccentriche, festose.

La tradizione vuole che, compiendo tre giri di corsa attorno alla fontana si possa ottenere la “Patente da matto”, ma, attenzione, si deve fare tutto questo alla presenza di un cittadino eugubino, che alla fine del percorso deve anche “battezzare” ogni richiedente con l’acqua della stessa fontana. Sarà proprio questo cittadino a richiedere all’Associazione Maggio Eugubino l’agognata patente, l’unica originale.

Questa tradizione, che risale al 1880, potrebbe derivare direttamente dalla folcloristica Festa dei Ceri e alle sue “birate”, ovvero ai veloci giri intorno al pennone principale di Piazza Grande che si compiono durante manifestazione storica. Tuttavia un gruppo di studiosi ha messo in luce come l’area sia stata per lungo tempo contaminata da iridio, una sostanza chimica altamente tossica, fatto che servirebbe a spiegare la “pazzia” della città. [fonte]

Palazzo Ducale di Gubbio

Il Palazzo Ducale, detto anche Corte Nuova, fronteggia il duomo di Gubbio e fu fatto costruire dal duca di Urbino Federico da Montefeltro nel 1470, in stile rinascimentale, su preesistenti costruzioni medievali. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale dell’Umbria, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei Umbria.

Chiesa di San Marziale

La Chiesa di San Marziale di Gubbio è una piccola chiesetta situata all’estremità del centro storico, a pochi passi dalla Porta Vehia, ultimo resto delle originarie mura romane, rimaneggiate in epoca medioevale.

Risulta esistente già in epoca alto medievale, documentata sin dal XII secolo come Chiesa di S.Andrea. Dal 1533 fu inglobata tra le mura del Monastero di San Marziale, da cui deriva la nuova denominazione. Lo stile dell’edificio è romanico, caratterizzato dalla tipica pietra faccia a vista del territorio umbro, che da un aspetto ulteriormente sobrio, rustico ed elegante.

La chiesa è stata resa maggiormente nota al pubblico grazie alla fiction Don Matteo, nella quale è apparsa dalla prima all’ottava stagione come interno fittizio di un’altra chiesa eugubina, quella di San Giovanni.

Teatro romano e Antiquarium di Gubbio

Il Teatro romano e Antiquarium di Gubbio si trova nell’area archeologica della Guastuglia, corrispondente al vasto quartiere tardo-repubblicano (II-I secolo a.C.) esteso in pianura subito fuori porta degli Ortacci e compreso tra via Matteotti, via Perugina, via Ubaldi e via Parruccini.

Il teatro, ultimato dal magistrato Gneo Satrio Rufo intorno al 20 a.C., fu realizzato con grossi blocchi calcarei lavorati a bugnato rustico. Presenta due ordini di arcate, di cui rimangono in piedi l’ordine inferiore e alcuni archi corrispondenti alla galleria superiore.

L’edificio poteva accogliere circa 6000 spettatori ed era tra i più capienti del suo tempo.

Chiesa di San Giovanni Battista

È la chiesa di Don Matteo nello sceneggiato televisivo. Si tratta di un edificio religioso in stile romanico risalente al XIII secolo dove sorgeva un antico battistero. È molto bello il suo campanile, alto ed elegante, anche se la chiesa è conosciuta e frequentata proprio per essere lo scenario di molti episodi dell’amata serie tv con protagonista Terence Hill. Il vero parroco di San Giovanni raccoglie le lettere dei fan in un’apposita cassetta per poi farle pervenire direttamente all’attore.

Logge dei tiratori

Situato in Piazza Quaranta Martiri, il lungo edificio della Loggia dei Tiratori, provvisto di porticato e delimitato dalla chiesa di Santa Maria dei Laici, era in origine la sede dell’ospedale di Santa Maria. Sulla sua facciata rimane un affresco con la Madonna tra i SS. Pietro e Paolo dovuto ad un allievo del Nelli. Già dalla metà del sec. XV l’Arte della Lana mirava a costruire, sopra l’ospedale, un locale coperto per “tirare” i panni (cioè per asciugare la stoffa, tesa in modo da farle assumere una lunghezza e una larghezza determinata). Il tiratoio venne realizzato, dopo innumerevoli controversie, solo all’inizio del sec. XVII diventando uno dei rarissimi esempi di architettura preindustriale. Recentemente la sottostante sala convegni è stata restaurata ed è attualmente adibita ad ospitare mostre.

Chiesa di Sant’Agostino

La chiesa di Sant’Agostino è un edificio sacro di Gubbio, situato appena fuori da Porta Romana. Affiancata a un grande convento tuttora esistente, la chiesa fu avviata nel 1251 e terminata nel 1294. La facciata risale al XVIII secolo, mentre il fianco destro, coi piloni che sorreggono le arcate, è originario del Duecento. A sinistra un portale immette al chiostro, da cui si accede ai vari ambienti del convento e al presepio permanente. L’interno è a navata unica, coperta da travi rinforzate nella struttura da grandi archi di sostegno, rimaneggiati nel Cinquecento. Ha un coro quadrato e sette altari laterali su ciascun fianco. Anticamente tutte le pareti erano affrescate e tracce di essi affiorano qua e là.

Chiesa di Santa Maria della Piaggiola

La chiesa, comunemente detta della Piaggiola (da piaggia = terreno in declivio), uno degli esempi più interessanti del barocco a Gubbio, di pianta rettangolare ad una sola navata è d’inestimabile valore artistico per la ricchezze dei raffinati stucchi, per le pregevoli pale d’altare e per gli affreschi che, con una tecnica allora considerata d’avanguardia, furono trasferiti nell’attuale sede.

Porta San Pietro

Porta San Pietro o Vittoria era l’entrata principale della città, situata affianco al convento dei PP. Benedettini di San Pietro. Ha un doppio portone, quello esteriore era affiancato da due campanili sopra i quali sporgevano le statue dei Santi Pietro e Paolo. Prende il nome dalla chiesa vicina, intitolata a S. Maria della Vittoria.

Chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro a Gubbio risale almeno alla metà del XI secolo. L’edificio appartenne inizialmente ai Benedettini Cassinesi, ai quali si sostituirono nel 1519 i Benedettini Olivetani. La facciata della chiesa presenta le tracce di diversi interventi. Nella parte inferiore il portale è affiancato da quattro arcate cieche poggianti su semicolonne coronate da capitelli corinzi (VIII – IX sec.). Le quattro colonne probabilmente sorreggevano una galleria aperta poi demolita. Nella parte superiore sono visibili le tracce del rosone centrale trecentesco, ora tamponato, e due finestre rettangolari cinquecentesche. Sulla destra sono inserite piccole mensole decorate con motivi animali e fitomorfi. L’interno è a navata unica e conserva la conformazione conferita nel Cinquecento. [fonte]

Mausoleo dei 40 Martiri

Nei pressi del luogo ove è situato il Mausoleo, all’alba di giovedì 22 giugno 1944 si consumò la terrificante tragedia della fucilazione di 40 innocenti per rappresaglia da parte dell’esercito nazista. La struttura del Mausoleo è in stile neoromanico, ad unica navata ritmata da un’iterazione di archi trasversali ed è in blocchi di pietra locale squadrata. L’interno è illuminato da alte monofore strombate all’interno. Su tre lati, disposte su due file, si snodano le lapidi delle 40 vittime.

Il Mausoleo è inserito in un giardino in cui Porcinai ha creato una zona a prato ben delimitata nel riquadro del terreno dove sono state fucilate le 40 persone. All’interno, per ricordare le fosse dove erano stati sepolti i corpi delle vittime, si trovano due grandi aiuole rettangolari in cui le zolle di terra, visibili tra i fiori, sono quelle delle fosse originali ed i fiori rappresentano l’omaggio che la cura dei concittadini continua verso i loro cari. La presenza del prato evidenzia la drammaticità del muro contro il quale furono addossate e poi fucilate le vittime.

Chiesa della Madonna del Prato

La costruzione della Chiesa della Madonna del Prato iniziò nel 1662 per custodire un’immagine della Madonna del Prato ritenuta miracolosa. Il progetto architettonico è attribuito a Carlo Perugini, ma ci sono prove che Borromini possa aver avuto un ruolo diretto.

Tutta la facciata, comprese le due statue nelle nicchie della parte alta, raffiguranti il beato Sperandio e la beata Gennara, sono opera di Palmerino Muccianti e del suo allievo Biagio Vantaggi, entrambi eugubini. La cupola fu affrescata da Francesco Allegrini e Louis Dorigny (1677–1678). La chiesa conserva anche pale d’altare di Ciro Ferri, Gaetano Lapis e Domenico Maria Viani.

Cosa fare a Gubbio: esperienze da vivere a Gubbio

Il vostro viaggio a Gubbio può essere esperenziale, se seguite questi consigli, tutte cose da fare anche in un solo giorno, come abbiamo fatto noi.

Visitare il centro medievale di Gubbio

Sembrerà prevedibile ma partiamo da una visita al centro medievale di Gubbio, che ci ha colpiti particolarmente per la sua bellezza. Botteghe d’artigianato, chiese e palazzi d’epoca, e gli ascensori per chi proprio non sopporta le salite (noi abbiamo ceduto a fine giornata). Non dimenticate di fare il giro intorno alla Fontana dei Matti.

Giro in funivia a Gubbio

Avete mai sognato di salire sui tetti di Gubbio? Più semplice di quanto pensiate con la funivia di Colle Eletto, che vi porta sul monte Ingino, lungo la strada dei Ceraioli e verso la Basilica di Sant’Ubaldo. Si tratta di una esperienza che vi consigliamo assolutamente di provare, che ci è piaciuta tantissimo, e che ha reso il nostro soggiorno a Gubbio indimenticabile. Maggiori info su www.funiviagubbio.it

Mangiare nei locali del centro storico

Dopo tanto camminare, ci siamo fermati in uno dei tanti ristorantini del centro storico, in una via silenziosa, animata solo dalle voci dei tanti commensali, provenienti non solo da tutta Italia, ma da tutto il mondo. Piatti tipici, ma non solo, abbiamo mangiato delle buonissime pizze, e condiviso all’aperto una giornata soleggiata di settembre, nell’atmosfera sognante di Gubbio.

Tour sul Gubbio Express

Sedetevi comodamente e godetevi l’emozione di un tour indimenticabile sul Gubbio Express, accompagnati dal racconto della Audio Video Guida, alla scoperta di vie, vicoli e splendide piazze di suggestiva bellezza nel cuore di Gubbio. Vi immergerete nella magia di una storia millenaria, nella cultura e nelle tradizioni di una città che non smette mai di meravigliare. Tutte le info su www.gubbioexpress.it

Trekking sul Monte Ingino

Concludiamo con una attività adatta ai più appassionati, trekking sul Monte Ingino. Nonostante sia raggiungibile con la funivia, in molti si avventurano sulla salita in camminata o praticando trekking. Sulla cima si trova la Basilica di Sant’Ubaldo, e la vista dall’alto è davvero unica. Il percorso totale è di circa 2 km per un dislivello positivo di circa 350 metri.

Dove si trova Gubbio

Gubbio: cosa vedere nei dintorni

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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