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Museo Nazionale Archeologico di Altamura

Museo Nazionale Archeologico di Altamura nasce dalla volontà di riunificare le numerose scoperte archeologiche di tutto il territorio dell’Alta Murgia, dalla preistoria al medioevo. La più importante è il famigerato Uomo di Altamura.

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Museo Nazionale Archeologico di Altamura

Il Museo Nazionale Archeologico di Altamura è aperto al pubblico dal 1997. Esso custodisce i reperti provenienti dai vari ritrovamenti e scavi della Peucezia interna e si caratterizza per la rilevante concentrazione di materiali appartenenti a importanti complessi culturali preistorici.

L’allestimento al secondo piano è volto ad illustrare il Paleolitico della Puglia, con approfondimenti sugli aspetti culturali della storia dell’uomo, valorizzando contesti e reperti paleolitici provenienti dai siti più significativi. Il ritrovamento dello scheletro fossile nella grotta di Lamalunga è inserito nello sviluppo del discorso sul Paleolitico pugliese, dando ovviamente risalto alla particolarità del contesto, che è proposto anche attraverso l’esperienza di una visita immersiva, con l’ausilio di ricostruzioni e tecnologie multimediali.

Al primo piano l’esposizione è divisa in quattro sezioni: preistorica, arcaica, classico-ellenistica, medioevale. Nel 2017 è stata presentata al pubblico ed esposta nel Museo Nazionale di Altamura, una perfetta ricostruzione dell’uomo di Altamura.

Cenni storici

Erede dell’ottocentesco museo municipale, l’edificio fu realizzato subito a ridosso del centro storico, nella zona di interesse archeologico in località la Croce, dove venne riportato alla luce parte dell’antico abitato peucezio fatto di case, strutture produttive e una fornace per la cottura delle ceramiche. La struttura museale viene ufficialmente inaugurata nel 1993, in coincidenza di alcune importanti scoperte effettuate negli anni Novanta del secolo scorso che costituiscono ulteriori elementi di richiamo per il pubblico, come lo scheletro neandertaliano dell’Uomo di Altamura, rinvenuto in una grotta carsica in località Lamalunga, e il sito paleontologico con orme di dinosauri di Cava Pontrelli.

La collezione

L’allestimento si sviluppa su due piani e l’itinerario di visita del museo è suddiviso in sette sezioni: Paleolitico, Neolitico, Età dei Metalli, Età Arcaica, Classica, Ellenistico – Romana e Medioevale.
Al primo piano, l’esposizione è dedicata alle civiltà succedutesi nell’Alta Murgia, dalla Preistoria alla Tarda Antichità, con materiali provenienti da abitati e necropoli del territorio limitrofo.
Ampio spazio è dedicato alla mostra Preistoria del cibo. Alle origini del pane, nata dalla volontà di ricreare il forte legame con la vocazione agricola del territorio.
Il secondo piano è invece dedicato interamente al Paleolitico europeo con approfondimenti specifici sull’Italia centro – meridionale.

Presenta un’esposizione che si serve di diversi strumenti per raccontare l’evoluzione dell’uomo: considerata l’inaccessibilità ai siti di ritrovamento, vi è una sezione dedicata al ritrovamento dello scheletro di Homo Neandertalensis, individuato dal CARS nel 1993 all’interno della Grotta di Lamalunga, a circa 3 Km da Altamura: attraverso pannelli dimostrativi, video multimediali e alcuni resti animali rinvenuti nella grotta, è possibile approfondire la conoscenza del ritrovamento.

Nel 2017 è stata presentata al pubblico ed esposta nel museo una perfetta ricostruzione dell’Uomo di Altamura, cominciata eseguendo una riproduzione digitale del cranio con dati morfologici raccolti mediante l’utilizzo dello scanner laser e della fotogrammetria, per poi arrivare a un modello in scala di impressionante impatto, opera dei fratelli Kennis, già noti per aver ridato vita a Öetzi, l’uomo del Similaun, conservato nel Museo Archeologico di Bolzano.

Uomo di Altamura

L’Uomo di Altamura è una delle più straordinarie scoperte paleontologiche effettuate in Italia. IL ritrovamento dei resti avvenne nel 1993, incastonati nelle formazioni carsiche della grotta di Lamalunga, nel territorio di Altamura, in Puglia.

Si tratta degli unici resti di scheletro umano intero del Paleolitico, appartenuti a un Homo neanderthalensis vissuto tra i 180.000 ed i 130.000 anni fa, un caso eccezionale sia dal punto di vista geologico sia da quello archeologico, integro nella struttura scheletrica e in ottimo stato di conservazione.

L’Uomo di Altamura era probabilmente un maschio adulto di 160-165 centimetri di altezza che, durante una battuta di caccia, cadde in uno dei tanti pozzi carsici presenti nella zona.

Lo straordinario reperto archeologico fu individuato dal CARS – Centro altamurano ricerche speleologiche all’interno della Grotta di Lamalunga, a circa 3 Km da Altamura, caratterizzata da un sistema di cavità carsiche e stretti cunicoli.

Info e Contatti Museo Nazionale Archeologico di Altamura

Via Santeramo 88, 70022 Altamura (Bari)
Telefono: 080 3146409
Direttore: Carla Bagnulo
Email: drm-pug.museoaltamura@cultura.gov.it

Cosa vedere a Altamura

Nella terra di Bari una tappa davvero appassionante è Altamura, non solo città del Pane, ma luogo di storia e fede, con la grandiosa manifestazione medievale Federicus, in onore di Federico II, il rosone della sua Cattedrale, il Mudima e, ovviamente il Museo Archeologico con il suo Uomo di Altamura.

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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