Roca Vecchia o Rocavecchia è una località costiera del Salento e una delle marine di Melendugno, in provincia di Lecce. Si affaccia sul Mare Adriatico ed è posta tra San Foca e Torre dell’Orso. Sede di importanti scavi archeologici, è un centro turistico di rilievo durante il periodo estivo. La sua attrazione principale è certamente la Grotta della Poesia.
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Cosa vedere a Roca Vecchia
Roca Vecchia è il tratto di costa delle Marine di Melendugno più suggestivo, nonchè sede di una delle dieci piscine naturali più belle del mondo: la Grotta della Poesia. Quello che oggi appare come un piccolo centro turistico lontano dalla mondanità delle attività commerciali, era in passato una fiorente città messapica.
A Roca Vecchia troviamo la Torre costiera che ha avuto, nel tempo, un ruolo di avvistamento e di difesa collegandosi visivamente con le altre fortificazioni dell’entroterra e della costa. Questa Torre viene denominata la Torre di Roca Vecchia e sorge un un isolotto poco distante dalle rovine del vecchio castello di Roca. In passato era nota col nome di Torre di Maradico. Si segnalano anche le rovine del castello a picco sul mare e il santuario della Madonna di Roca del XVII secolo con la grotta della Madonnina. La cripta di Roca Vecchia, di origini sconosciute, venne costruita sul sito di un antico ipogeo rupestre o un’antica grotta bizantina.
Il santuario presenta un unico altare interamente di pietra leccese, in cui è incastonata l’effigie della Madonna che la leggenda vuole essere stata ritrovata da un giovane pastorello rocano che andava cercando un agnellino disperso. Lungo la strada che collega Torre dell’Orso a Melendugno sorge il vecchio villaggio disabitato, con una masseria fortificata attualmente in restauro, di Roca Nuova. Tale borgo sorse intorno al 1480, quando la popolazione di Roca Vecchia fu messa in fuga dalle incursioni turche.
Dove fare il bagno a Roca Vecchia?
Roca Vecchia gode di acque cristalline e di mare sempre calmo. Ci troviamo principalmente su una scogliera, e solo in alcuni punti è più semplice accedere all’acqua, ovvero nei punti più bassi. Ma la vista, dall’alto, è davvero meravigliosa. Sono numerose le calette per accedere all’acqua.
Grotta della Poesia
Comunemente definita Grotta della Poesia, dovete sapere che in realta si tratta di due grotte. Distanti circa 60 metri l’una dall’altra, sono delle grotte carsiche cui sono crollati i tetti. L’acqua del mare giunge in ciascuna di esse attraverso un canale percorribile a nuoto o con una piccola imbarcazione.
La più grande, la più famosa e fotografata, una vera piscina natura, ha una pianta approssimativamente ellittica con assi di circa 30 e 18 metri e dista dal mare aperto una trentina di metri. La Poesia Piccola, invece, ha assi di circa 15 e 9 metri ed è separata dal mare aperto da una settantina di metri in linea d’aria.
La sua notevole importanza in ambito archeologico è legata al rinvenimento nel 1983, grazie all’archeologo Cosimo Pagliara, di iscrizioni messapiche (ma anche latine e greche) sulle sue pareti, da cui è stato possibile stabilire che la grotta fosse anticamente luogo di culto del dio Taotor.
Quanto si paga per entrare nella Grotta della Poesia?
Il costo dell’ingresso (che potrebbe variare, informatevi agli organi competenti priva di recarvi) per l’intera giornata è di 3 euro per gli adulti e di 2 euro per i minori di 16 anni, gli over 75 anni e i gruppi di persone con più di 10 membri. L’ingresso alla grotta è gratuito per le persone diversamente abili e i residenti nella provincia di Lecce.
Come fare il bagno nella Grotta della Poesia?
Non si può fare, ma nelle acque circostanti sì. Dal 2019 non è più possibile tuffarsi. Per tutelare maggiormente i luoghi della Poesia Grande e degli Scavi archeologici, il Sindaco di Melendugno ha emanato dei divieti, tra cui quello di balneazione. Vicino alla Grotta della Poesia potrai trovare solo rocce. Per spiagge con la sabbia dovrai spostarti di qualche chilometro. A pochi metri dalla Grotta della Poesia ci sono altre baie e calette suggestive e sorprendenti, come la Baia di ’Nfucaciucci o quella di Portulignu.
