Cosa visitare in Puglia Puglia

Cosa vedere a Galatina (Lecce)

Durante il nostro tour nel Salento non abbiamo resistito nel fare una piccolissima tappa a Galatina. Tra le stradine del borgo antico ci siamo persi ammirando chiese e dimore antiche. Scopriamo cosa visitare a Galatina.

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Cenni storici di Galatina

La sua storia è documentata fin dal 1188. Ma, senza dubbio, già prima di allora doveva essere un centro di lingua greca.

Grazie agli studi condotti dal Prof. Andrè Jacob sappiamo per certo che, nel 1200, Galatina era un centro importante di cultura, lingua e rito greco. Al tempo stesso le funzioni religiose erano celebrate anche in rito latino.

Lo stemma

Le chiavi pontificie presenti nello stemma di Galatina testimoniano la scelta di questa città, da parte dei Papi, quale centro propulsore di latinità nel Salento. Esse furono concesse per insegna a questa città dal Pontefice Urbano VI che, tenuto prigioniero a Nocera, fu liberato dai Galatinesi guidati da Raimondello Orsini del Balzo.

Le suddette chiavi furono poi sormontate da una corona per aver Galatina, meglio di altre città, resistito alle incursioni dei nemici di Alfonso II, nel 1484.

Nella seconda metà del ‘500, quasi a voler sottolineare le origini greche della città, una civetta coronata in maestà si aggiunse allo stemma. Era l’animale sacro ad Atena, dea della sapienza. Tutto lo scudo è sormontato da una corona ducale.

La tradizione locale vuole che il Cristianesimo sia arrivato qui introdotto dall’Apostolo San Pietro in viaggio da Antiochia verso Roma. In ricordo di questo evento la città fu chiamata per secoli “San Pietro in Galatina”. Con l’Unità d’Italia Galatina riprese il suo nome originario.

Le dinastie

Caduta la dinastia normanna e poi quella sveva, la Contea di Soleto, di cui San Pietro in Galatina faceva parte, passò da Carlo I d’Angiò ad Ugo del Balzo. Alla morte di Ugo, avvenuta nel 1308, gli succedette il primogenito Raimondo che ampliò molto la città, la cinse di mura e concesse vari privilegi ai cittadini.

Poiché alla sua morte Raimondo non lasciò figli destinò i suoi feudi al nipote, ex sorore Sveva, Raimondello Orsini. A lui si deve la costruzione, sul finire del trecento, della straordinaria chiesa dedicata a S. Caterina d’Alessandria, luogo di culto ed insieme centro irradiatore della cultura artistica in Puglia negli ultimi secoli del Medioevo. Accanto alla chiesa sorse un convento e un ospedale, attualmente sede del Municipio.

Dopo la morte di Raimondello Orsini del Balzo la moglie Maria d’Enghien sposò il re Ladislao d’Angiò – Durazzo divenendo, così, regina di Napoli. Fu lei a commissionare gli affreschi che fanno della Basilica cateriniana un’immensa pinacoteca. Il recente accuratissimo restauro ce li ha restituiti in tutta la loro quattrocentesca bellezza.

Cosa vedere a Galatina

Basilica di Santa Caterina d’Alessandria

La basilica di Santa Caterina d’Alessandria, dichiarata monumento nazionale nel 1870, è uno dei più insigni monumenti dell’arte romanica e gotica italiana. Fu edificata per volontà di Raimondello Orsini Del Balzo tra 1369 e il 1391, per custodire la reliquia del dito di santa Caterina d’Alessandria. Fu lui stesso a portarla in Galatina di ritorno dalle Crociate.

Alla morte di Raimondello, la moglie Maria d’Enghien decise di far completamente affrescare l’edificio chiamando artisti da varie zone della penisola: maestranze di scuola giottesca e senese e un certo Franciscus De Arecio (Francesco d’Arezzo).

La facciata tricuspidale, in stile romanico pugliese, possiede una ampio rosone e portali finemente scolpiti. L’interno, maestoso nelle proporzioni, è a cinque navate. Pareti, pilastri, archivolti, volte ed affreschi lo caratterizzano in ogni angolo.

La chiesa è basilica minore dal 1992. Nell’abside è presente il mausoleo di Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, figlio di Raimondello e Maria d’Enghien. Adiacente alla basilica è il convento dei frati minori francescani completamente ricostruito tra il XVI e il XVII secolo in sostituzione di quello quattrocentesco. Possiede un chiostro quadrangolare interamente affrescato nel 1696 da fra’ Giuseppe da Gravina in Puglia.

Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo vide la sua riedificazione tra gli anni 1621-1633 sul sito di un precedente edificio sacro della metà del XIV secolo in cui si officiò in rito greco sino ai tempi di papa Sisto IV. La costruzione dell’edificio è del secolo seguente, dopo il terremoto del 1743. Fu portata a termine nel 1770. Divenne Collegiata nel 1664.

Possiede una facciata barocca articolata su due ordini e terminante con un timpano che inquadra lo stemma civico. I tre portali d’ingresso furono commissionati dal vescovo di Otranto Adarzo de Santander al noto scultore leccese Giuseppe Zimbalo. L’interno, con un impianto a tre navate, è caratterizzato dagli interessanti affreschi della volta raffiguranti episodi della Vita di san Pietro, eseguiti nel 1875 dal napoletano Vincenzo Paliotti. Di particolare interesse sono le tele della Lavanda dei piedi, del 1756 di Serafino Elmo, e Gesù che cammina sulle acque e Apparizione di Cristo a san Pietro, tutte nella controfacciata.

I Palazzi Baldi, Ducale e Orsini

Correva l’anno 1550 quando i finanzieri umbro –toscani, Conti Cosimo e Nicola Baldi edificarono il Palazzo Baldi. Nel cuore del centro antico di Galatina. Dal punto di vista culturale, nel 1600, la città ospitava una sorta di “cenacolo” intellettuale a cui partecipavano note personalità. Tra queste spiccava la figura del Vescovo di Otranto, Gabriele Adarzo de Santander. Questi aveva scelto come abitazione e dimora invernale proprio Palazzo Baldi, luogo ideale per la sua privacy.

Palazzo Baldi, unitamente a “Palazzo Massa” “Palazzo Verdosci” e “Palazzo Vallone” (risalenti ai secoli XVII, XVIII e XIX), si articolano in sequenza dando luogo ad un’isola architettonica, originalissima e tipica del Centro Antico denominata “Corte Baldi“.

Il Palazzo Baldi sfoggia al suo interno innumerevoli elementi tipici del XVI secolo come: epigrafi latine, affreschi religiosi, volte e chiavi di volta in pietra leccese, capitelli e passaggi segreti, pozzi e cisterne di raccolta dell’acqua piovana, osservatorio astronomico e agrumeto secolare di pertinenza.

Passando al Palazzo Ducale, in origine castello, fu costruito durante la feudalità della famiglia Castriota-Scanderbeg dal Re Ferdinando I d’Aragona detto il Cattolico. Fu residenza dell’Arcivescovo di Otranto Adarzo de Santander (1654-1674). La facciata in Piazza Alighieri è impostata sulle antiche mura e presenta un poderoso portale sormontato dallo stemma degli Spinola.

Infine Palazzo Orsini, oggi sede del Comune. Fu Raimondello del Balzo Orsini alla fine del XIV secolo, a farlo edificare. Annesso alla chiesa e al convento di Santa Caterina d’Alessandria, il palazzo aveva la funzione di ospedale destinato ad accogliere infermi, poveri e pellegrini. L’edificio ha visto numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli a causa delle mutate esigenze estetiche e dalle diverse destinazioni d’uso.

Il Sedile e la Torre dell’Orologio

Antica sede della municipalità e dell’amministrazione della giustizia. il Sedile, nel corso del XX secolo è stato anche sede del Circolo Cittadino. Oggi è sede del Comando di Polizia Locale. Sulla facciata si distinguono stemmi Aragonesi del 1400 e lo stemma settecentesco della Città. Un pregevole bassorilievo cinquecentesco, attribuito ai Mastri Schindoni Nicola e Marcantonio, raffigura i volti di ignoti “uomini illustri”.

È posto di fronte alla Torre dell’Orologio, costruita dopo l’Unità nel 1861 e dedicata a Vittorio Emanuele II Re d’Italia. Attualmente ospita la sede dell’Ufficio Informazioni Turistiche.

Feste e eventi

Fiera campionaria di Galatina

La Fiera Campionaria di giugno è una vetrina espositiva per il commercio, l’industria e l’artigianato, finalizzata alla valorizzazione dei prodotti locali. La prima Mostra Mercato venne inaugurata il 26 giugno del 1949.

Nel 1984, lasciata la vecchia sede di piazza Cesari, la Fiera nazionale di Galatina si trasferisce nella prestigiosa struttura del Quartiere Fieristico.

Presso il Quartiere Fieristico di Galatina si svolgono importantissime manifestazioni in tema di matrimoni e abiti da sposa di alta moda. Qui nel 2007 si è tenuta una delle più significative tappe del Motor-Show del Salento con la partecipazione di numerosi piloti nazionali e internazionali.

Festa dei santi patroni Pietro e Paolo a Galatina

Dal 28 e il 30 giugno Galatina festeggia i Santi Patroni Pietro e Paolo. La nomina di Santi protettori è legata, secondo tradizione, alla tappa che essi fecero a Galatina durante i loro viaggi di evangelizzazione. La Chiesa Madre conserva la roccia dove sedette San Pietro a riposare e a pochi dalla piazza a suo nome si tova la Cappella dedicata a San Paolo. Qui una volta venivano curate le tarantate.

La festa patronale di Galatina è tra le più grandi del Salento. Si possono ammirare le luminarie, passeggiare tra bancarelle, gustare prodotti tipici e godersi lo spettacolo di musiche e danze popolari, e per finire i fuochi d’artificio. [fonte]

Galatina, la città del pasticciotto

Ma lo sapevate che il pasticciotto leccese è nato proprio a Galatina? Il dolce in pasta frolla farcito di crema pasticcera e cotto in forno sarebbe nato per caso qui nel 1745.

Ad inventare la ricetta del pasticciotto pare sia stato Andrea Ascalone, pasticciere salentino diventato l’ignara firma di un dolce destinato ad entrare con forza nella lista delle prelibatezze tipiche della regione. Si racconta che Ascalone in quel periodo fosse in difficoltà economiche e che, in cerca di maggiore fortuna, trascorresse le proprie giornate a sperimentare nuove ricette. Una volta decise di mescolare impasto e crema avanzati dopo aver infornato una torta, provando a realizzarne un’altra decisamente più piccola. Il risultato però non lo fece impazzire più di tanto, in fondo si trattava, di un dolce decisamente improvvisato, un pasticcio. Il primo pasticciotto della storia, Ascalone lo avrebbe quindi subito regalato ancora caldo ad un passante il quale, invece, non smise più di fare complimenti.

Galatina mare

Galatina è un comune dell’interno quindi non si affaccia sul mare. Ma siamo in Salento, quindi la zona è ricca di spiagge, da quelle di Gallipoli a quelle di Punta Prosciutto, Torre Rinalda, Santa Barbara. Una delle location più suggestive è Roca Vecchia, nota anche per la Grotta della Poesia.

Galatina: cosa vedere nei dintorni

Dove si trova Galatina

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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