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Cosa vedere a Castellaneta (Taranto)

Barbie in Town Castellaneta

Siamo tornati nella provincia di Taranto, questa volta diretti a Castellaneta e la sua frazione, Castellaneta Marina (che approfondiremo in un’altra guida!). Castellaneta sorge sopra un ciglio che emerge da una delle più profonde gravine delle Murge, a 245 metri sul livello del mare. E’ situata nel cuore dell’area che costituisce il Parco Regionale delle Gravine ed occupa una posizione baricentrica nella parte occidentale della provincia di Taranto.

Nelle campagne di Castellaneta sono oggi presenti circa cento masserie storiche, alcune delle quali fortificate. Ma sono le gravine a rendere ancor più suggestivo il paesaggio con i numerosi insediamenti rupestri risalenti a diversi periodi storici.

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Cosa vedere a Castellaneta (Taranto)

Cenni storici

I primi segni di frequentazione umana nel territorio castellanetano risalgono all’età del bronzo (2000-1000 a.C.).

Sulle ceneri dell’antico abitato, si sarebbe formato intorno al 550 il centro tardo antico di Castanea. Le scorrerie dei Saraceni fecero in modo che s’ingrandisse, dato che le sue mura fortificate ne fecero il rifugio degli abitanti dei centri vicini. In questo periodo la città cambiò nome divenendo prima Castellum Unitum e poi Castellanetum.

In seguito alla conquista normanna nel 1064, la città divenne anche sede diocesana. Nel 1200 Carlo I d’Angiò conquistò la cittadina che dapprima risultò un feudo e che successivamente venne trasformata in città Regia.

Nel 1503 i cittadini di Castellaneta, con l’aiuto di una piccola schiera di soldati spagnoli, respinsero le truppe francesi guidate dal duca di Nemours: tale fatto prenderà il nome di “Sacco di Castellaneta”. Grazie al coraggio dimostrato nell’occasione dai cittadini castellanetani, Ferdinando il Cattolico attribuì al paese il titolo di “Fidelissima Civitas”.

Castellaneta diede un pesante contributo di uomini alla prima guerra mondiale e per i tanti morti della guerra fu edificato nel luogo dove oggi sorge il municipio un monumento accerchiato da tanti alberi quanti furono i morti. Il monumento fu poi spostato nel cimitero.

Cosa vedere a Castellaneta

Centro storico

Il nucleo più antico dell’abitato di Castellaneta è arroccato sul colle Archinto (241 m. sul livello del mare), circondato da due lati della gravina.

Il centro storico conserva oggi, oltre alle mura, la struttura urbanistica settecentesca, ha un impianto medievale, con vicoli e stradine molto strette, ma i tesori di maggior pregio architettonico sono del barocco.

Nel borgo antico sono presenti numerosi palazzi signorili, sintomo del grande avvicendarsi di feudatari su questo territorio. Numerose sono le chiese, a testimonianza della grande importanza che ha avuto questo paese anche come centro religioso, da secoli sede della diocesi di Castellaneta.

Le chiese di Castellaneta

Castellaneta vanta un numero elevato di Chiese ed edifici religiosi, grazie alla centralità della Città nella Diocesi (Sede Vescovile dal lontano anno 1099). L’insieme delle Chiese rappresenta un patrimonio unico, uno dei suoi tesori più preziosi.

Attraverso la visita a questi edifici, è possibile ricostruire parte della storia della cittadina, oltre che una scoperta di interessanti temi artistici e monumentali:

  • San Michele (in foto)
  • Santa Maria della Luce (Assunta)
  • Cattedrale di Castellaneta
  • Mater Christi
  • Convento e chiesa di San Domenico
  • Chiesa e convento di San Francesco
  • San Giovanni
  • Santa Caterina (in barocco leccese)

Piazza Umberto I

Originariamente il luogo in cui sorge Piazza Umberto I era denominato Largo Fontana. Nel 1871 fu inaugurata la fontana, evento storico che segno l’arrivo dell’acqua nella città di Castellaneta. L’area nell’insieme ha una forma triangolare, le aree verdi sono collocate ai lati. Vi troviamo un obelisco con al di sopra la statua dell’Immacolata e al centro del parco è posta la fontana.

Passeggiata di Castellaneta

Punto di snodo e di ritrovo e l’ampio marciapiede che costituisce la cosìdetta Passeggiata di Castellaneta (in via Roma), lungo la quale si trova la statua di Rodolfo Valentino e l’accesso a Villa del Cigno (al momento chiusa). Proprio su questa strada si trova la casa natale del divo del cinema, e proseguendo trovate locali, attività e l’accesso al centro storico, da Piazza Umberto I.

Museo Rodolfo Valentino

ll Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta farà conoscere al visitatore il giovane italiano dello sguardo magnetico divenuto, il primo autentico divo del cinema. pannelli esposti nella sala del Grande Amatore fanno riflettere sui molteplici aspetti della forza seduttiva del grande divo: le pose, gli sguardi, le movenze. Nella seconda parte del museo, invece, avrà campo libero il “Mito” così come lo conosce il mondo intero, declinato attraverso i film da lui interpretati, la sua vita pubblica.

All’interno dei locali del museo, è esposto il letto di Rodolfo Valentino utilizzato da ragazzino e quanto tornò a Castellaneta nel 1923, concesso dalla famiglia Maldarizzi alla Fondazione Rodolfo Valentino; inoltre sono esposte locandine cinematografiche dei film interpretati da Rodolfo Valentino, oltre alla ricostruzione del set cinematografico del film “Il Figlio dello Sceicco”.

Le tegole con i proverbi

Una delle iniziative che ha attirato la nostra attenzione, durante la passeggiata a Castellaneta, è stata quella di abbellire il centro storico con tegole, dipinte a mano, con illustrazioni e proverbi nel vernacolo locale, con traduzione in italiano. L’idea fa parte del progetto ‘Abbelliamo il centro storico’, a cura dell’Associazione Amici del Presepe Castellaneta, ed è una delle più belle che abbiamo visto nei borghi della nostra Puglia.

Mare e spiagge Castellaneta: Castellaneta Marina

Castellaneta Marina, nella pineta di Bosco Pineto, è una località turistica molto apprezzata, composta quasi esclusivamente da ville, su di una costa fatta di sabbia fine, dune ed un mare cristallino.
Il territorio, votato al turismo di qualità, presenta in zona Riva dei Tessali un prestigioso campo da golf.

Immersa nel Bosco Pineto, Castellaneta Marina è una località balneare tra le più apprezzate del golfo, grazie ai fondali trasparenti e bassi, i numerosi servizi e le ospitali strutture ricettive.

Nata negli anni Sessanta, la graziosa località si sviluppa tra viale dei Pini e lungomare degli Eroi, raccolta intorno a piazza Selene e piazza Kennedy, popolato ritrovo notturno. Vasco Rossi ha scelto proprio Castellaneta Marina come suo buen retiro.

Il litorale è dotato di parchi divertimenti, discoteche, centri commerciali, campi da golf, maneggi, hotel e ristoranti, per rendere ancor più gradevole il soggiorno sulle spiagge di sabbia finissima, premiate con la Bandiera Blu.

Rodolfo Valentino e Castellaneta

Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi, in arte Valentino, nacque il 6 maggio 1895 a Castellaneta (TA) dal dottore in veterinaria Giovanni e da Maria Berta Gabriella Bardin, gentildonna di origine francese e dama di compagnia della marchesa Giovinazzi. Quello stesso anno nasceva anche il Cinema. Fu il più grande interprete del cinema muto, icona indiscussa ancora oggi molto amata.

Rodolfo frequentò le prime quattro classi elementari a Castellaneta e poi continuò, gli studi a Taranto. La trafila nel cinema fu dura: ma nel 1921 interpretò “I quattro cavalieri dell’Apocaliss” dove ballava il famoso tango insieme ad Alice Terry: fu un trionfo.

Rodolfo Valentino cominciò ad interpretare film su film, tra cui “Lo Sceicco”, “Sangue e arena”, “L’aquila nera” e il “Il figlio dello sceicco”. Proprio alla prima di questo film, a New York, fu ricoverato al polyclinic Hospital per un attacco di peritonite e, poiché i medici non seppero scongiurare il pericolo della setticemia, morì all’età di 31 anni il 23 agosto 1926 di pleurite, polmonite e peritonite.

A Castellaneta è ricordato da una lapide sulla casa natale in Via Roma, da un monumento in ceramica alla fine della Passeggiata a lui intitolata e da un Museo documentario presso l’ex-Convento di Santa Chiara, nel cuore del Centro Storico.

Le gravine di Castellaneta

Le gravine sono una tipica morfologia carsica della Murgia. Sono incisioni erosive profonde anche più di 100 metri, molto simili ai Canyon, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea, instaurando corsi d’acqua che migliaia di anni fa scorrevano fino al mare. Questi corsi d’acqua hanno successivamente approfondito ed allargato il letto fluviale.

Il parco naturale Terra delle Gravine è un’area naturale protetta istituita in Puglia nel 2005 per tutelarne il patrimonio paesaggistico e faunistico. L’area si estende nelle province di Brindisi e di Taranto, nella zona delle Murge.

Le principali gravine presenti nel territorio comunale sono:

  • La Gravina di Castellaneta o Gravina Grande (cinge il borgo antico): una tra le più grandi e spettacolari gravine della Puglia, lungo il suo percorso sono presenti vari insediamenti storico-archeologici.
  • La Gravina del Porto, nei pressi di Montursi al confine con Gioia del Colle. Da ricordare la presenza di Dolmen, e del villaggio peuceta de La Castelluccia e dell’omonima masseria storica.
  • La Gravina di Coriglione, in cui è presente l’insediamento rupestre di Santa Maria di Costantinopoli.La Gravina di Santo Stefano con l’omonimo villaggio rupestre.
  • Le Gravine di Montecamplo nei pressi dell’omonimo colle, ad ovest della città, offrono uno scenario naturalistico proprio, si conserva una vegetazione rigogliosa, totalmente differente da quella rilevabile in superficie.

Castellaneta: cosa vedere nei dintorni

Dove si trova Castellaneta

Castellaneta meteo

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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