Dalle splendide decorazioni del centro storico per San Valentino al corteo storico Rerum Rubis con una Barbie in abiti d’epoca: Ruvo di Puglia è uno dei comuni della città metropolitana di Bari di cui avrete meno sentito parlare, ma che avrà la forza di stupirvi con le sue tantissime iniziative.

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Cenni storici

Dalla preistoria all’età romana

Alcuni reperti di pietra lavorata fanno risalire i primi insediamenti nell’agro ruvestino al paleolitico medio mentre alcuni resti di villaggi confermano la presenza dell’uomo fin dal VI millennio a.C. Tuttavia durante l’età del bronzo il territorio fu abitato dai morgeti, un popolo ausonico, poi scacciato dagli iapigi con l’avvento dell’età del ferro. Ruvo fu inizialmente fondata come un villaggio in cima alla collina attualmente sita tra la pineta comunale e la chiesa di San Michele Arcangelo. L’agro ruvese in età peuceta era molto vasto ed ebbe anche un porto, chiamato Respa, presso Molfetta.

Tra l’VIII e il V secolo a.C. i greci colonizzarono pacificamente Ruvo che da quel momento prese il nome di “Ρυψ”. Intorno al IV secolo a.C. il villaggio visse il momento di maggior splendore intrattenendo scambi commerciali con gran parte delle popolazioni italiche, coniando moneta propria. Ruvo si pose come una fiorente polis della Magna Grecia e la sua ricchezza consisteva nel commercio di olio di oliva e vino e nella florida produzione di vasellame.

In seguito Ruvo giocò un ruolo fondamentale per la Repubblica romana e per l’Impero vedendosi prima assegnare la cittadinanza romana, poi il titolo di municipium e infine diventando stazione della via Traiana. Nel 44, secondo la leggenda, Ruvo vide sorgere la propria diocesi per volere di San Pietro, il quale nominò primo vescovo san Cleto che in futuro sarebbe diventato papa.

Ruvo medievale

Nel V secolo scomparve la fiorente Ruvo sotto i colpi delle invasioni dei Goti che ridussero per la prima volta la città a un cumulo di macerie. Ruvo, rifondata sulle pendici della collina originaria, fu prima conquistata dai Longobardi e poi fu preda dei Saraceni. Fu in questo periodo che i ruvestini decisero di dotarsi di una cinta muraria munita di torri e quattro porte: Porta Noè (attuale via Veneto), Porta del Buccettolo (via Campanella), Porta del Castello (piazza Matteotti) e Porta Nuova (corso Piave). Nell’XI secolo la fortezza di Ruvo entrò nella contea di Conversano e subì altre violenze a causa delle lotte intestine per la gestione del potere, i quali conflitti portarono alla seconda distruzione del centro abitato. Tuttavia fu sotto Federico II di Svevia che Ruvo finalmente riconobbe una crescita culturale ed economica.

Dal 1266 Ruvo divenne feudo ed entrò, assieme alla Puglia intera, tra i domini degli Angioini. Nel 1350 la città fu rasa al suolo e saccheggiata da Ruggiero Sanseverino. I ruvestini furono così costretti a ricostruire il centro abitato, le mura e decisero anche la costruzione della torre del Pilota, alta 33 metri. Al dominio angioino si succedette quello aragonese. Gli scontri per il dominio sul Regno di Napoli tra Francia e Spagna sfociarono nella battaglia di Ruvo, che vide vincitori gli spagnoli. Durante questa battaglia la città fu rasa al suolo per la terza volta.

I conti di Ruvo di Puglia

Nel 1510 Oliviero Carafa acquistò il feudo di Ruvo e la stessa città conobbe un periodo storico negativo. La maggior parte delle storiche famiglie patrizie ruvestine si estinsero e solo nel Seicento sorsero nuove famiglie nobili che conobbero una particolare e florida condizione economica. In questo periodo si distinsero alcuni uomini illustri tra i quali il più celebre è senza dubbio il medico Domenico Cotugno. Nel 1806, sotto il dominio napoleonico il feudalesimo fu abolito, concludendo così il dominio dei Carafa durato tre secoli. Tra i Carafa dei conti di Ruvo si segnala l’eroe della Repubblica Partenopea del 1799, Ettore Carafa.

Dall’Unità d’Italia ai giorni nostri

Dopo il dominio dei Carafa, i moti liberali toccarono anche Ruvo ma fallirono miseramente come nel resto del mezzogiorno. Tuttavia nei primi anni dell’Ottocento si distinse particolarmente Giovanni Jatta. Eletto dai ruvestini come avvocato della città, vinse la causa contro i Carafa ottenendo dei lauti risarcimenti. Fu tra i protagonisti di quegli scavi archeologici che riportarono alla luce i numerosi reperti di epoca peuceta, greca e romana conservati nel museo Jatta.

Tappe fondamentali del progresso furono segnate nel 1905 dall’arrivo dell’illuminazione elettrica e nel 1914 con la diffusione dell’acqua pubblica. Nel secondo dopoguerra Ruvo si distinse in ambito culturale, soprattutto grazie alle opere del pittore Domenico Cantatore, ma anche in ambito economico con i fiorenti vitigni e oliveti.

Centro storico

Il centro storico di Ruvo di Puglia si presenta punteggiato da palazzi storici e ben conservati e tante chiese. Vicoli, vie strette e poi piazze, un piccolo labirinto in cui è piacevole perdersi, in quella serenità che caratterizza i comuni pugliesi. Diversi palazzi del centro storico sono del XVII secolo, compresa la Torre dell’Orologio. Molto interessanti le Chiese di San Domenico e di San Michele Arcangelo, entrambe in stile tardo barocco. In alcuni punto del centro storico sono ancora ben visibili i resti delle mura medioevali.

Cattedrale di Ruvo di Puglia

La Cattedrale di Ruvo di Puglia è certamente una delle più note della regione. Dedicata alla Madonna Assunta in Cielo, la cattedrale è in stile romanico pugliese. Più volte rimaneggiata tra il XII e il XII secolo, sulla facciata molto imponente è il rosone. Il campanile, annesso alla cattedrale, si presenta sulla parte posteriore del luogo di culto, del tutto staccato. All’interno del campanile, a pianta quadrata, si trovano tre campane.

L’interno della cattedrale si presenta a tre navate, a croce latina. L’altare presenta una struttura su cui si erge il Tabernaculum. La cattedrale ha subito diversi restauri, soprattutto nel XX secolo quando furono abbattute le cappelle costruite nei secoli nelle navate ed è stata riportata l’antica origine medioevale del luogo di culto. Al di sotto della cattedrale sono stati identificati degli ambienti ipogeo risalenti ad epoca romana. L’ambiente sottostante è stato scoperto circa un secolo fa, durante alcuni lavori.

Palazzo Jatta

Palazzo Jatta è la volontà degli eredi della famiglia di offrire al pubblico un’esperienza integrativa alla visita del famoso Museo Archeologico Nazionale Jatta.
Il palazzo ottocentesco si affaccia sulla grande piazza Giovanni Bovio in Ruvo di Puglia. Il Museo Jatta è l’unico Museo in Italia che conserva ancora oggi la disposizione originaria voluta dal suo fondatore nell’Ottocento.

I reperti conservati nel museo furono raccolti dall’archeologo Giovanni Jatta nei primi anni dell’Ottocento, successivamente venne arricchita dall’omonimo nipote e venne ceduta allo Stato nel Novecento.

Nella prima sala è posta un’iscrizione in latino che ricorda i fondatori del Museo. Principalmente sono presenti vasi in terracotta con decorazioni geometriche e risalenti all’età peuceta del VII e VI secolo a.C. La seconda sala, la più grande, contiene circa 700 vasi di produzione greca o locale. Nella terza sala, contenente oltre quattrocento pezzi, spicca il bianco del busto marmoreo di Giovanni Jatta junior al quale si deve la fondazione del Museo.

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE JATTA
Piazza Bovio Giovanni, 35
70037 Ruvo di Puglia (BA)
tel: +39080 361 2848
e-mail: drm-pug.museoruvo@beniculturali.it

Museo del libro (Palazzo Caputi)

Il Museo del Libro – Casa della Cultura di Ruvo di Puglia è un museo civico che ospita le raccolte librarie della Biblioteca Comunale. Il museo ha sede presso Palazzo Caputi, nel cuore del centro antico di Ruvo di Puglia, il cui primo nucleo risale al 1592, poi ampliato nel 1798.
Il palazzo comprende quindici sale in tutto. Le sale al primo piano hanno la particolarità di avere ogni soffitto decorato a tempera con temi diversi (databili intorno all’Ottocento).
Il Museo è stato restituito al pubblico nell’aprile 2016 con una nuova sistemazione degli spazi e nuovi servizi.

Il Museo del Libro – Casa della Cultura ospita e rende fruibili le raccolte librarie della Biblioteca Comunale “Pasquale Testini”, costituita da circa 20.000 volumi.
Il percorso espositivo include una pannellistica informativa sulla storia della città, sui siti archeologici, sulla storia dell’editoria e della stampa, sulla famiglia Caputi e sul palazzo sede del Museo stesso, sui fondi librari della Biblioteca Comunale e sui servizi offerti.
Accanto ai libri cartacei, il museo è dotato di alcuni apparati multimediali attraverso cui turisti e visitatori possono reperire informazioni sulla storia del libro e della tecnica tipografica, oltre che sul sistema bibliotecario.

MUSEO DEL LIBRO
Via Alcide de Gasperi, 26
70037 Ruvo di Puglia (BA)
tel: +39 080 950 7500
e-mail: biblioteca@comune.ruvodipuglia.ba.it

Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea

La Pinacoteca, ubicata all’interno della struttura dell’ex convento della Madonna delle Grazie, è costituite da sei stanze, di cui una dedicata a Michele Chieco, tre a Domenico Cantatore, una al Premio d’Arte “Città di Ruvo” tenutosi dal 1955 al 1967, ed a documentazione fotografica originale di Domenico Cantatore. La Pinacoteca è dotata di bookshop, sala conferenze ed un suggestivo atrio all’aperto, cornice di eventi culturali.

I visitatori della Pinacoteca possono fruire anche della lettura di alcuni scritti di Cantatore, di documenti storici originali, di fotografie che li accompagneranno lungo i corridoi tra le varie stanze.

La struttura ospita anche mostre temporanee d’arte e fotografia, al fine di consentire vivacità e rinnovo costante dei contenuti offerti, diventando un vero e proprio laboratorio permanente e dinamico.

PINACOTECA COMUNALE DI ARTE CONTEMPORANEA
ex Convento dei Domenicani, Viale Madonna delle Grazie, 2
70037 Ruvo di Puglia (BA)
tel: +39 080 3615419
e-mail: biblioteca@comune.ruvodipuglia.ba.it

Torre dell’Orologio

La torre dell’Orologio è un edificio di pubblica utilità in quanto scandisce il passare del tempo ogni quarto d’ora con i rintocchi delle campane. Sul suo basamento è stata murata una importante epigrafe che ricorda la grandezza della romana Rubi. La torre fu costruita nel 1604 e poi restaurata nel 1870 quando fu impiantato l’orologio pubblico sulla sommità del bastione. L’edificio ha pianta quadrangolare ed è rivestito da un bugnato liscio ripartito in quattro ordini dalle cornice. Gli scalini sono circa un centinaio e in cima alla torre sono presenti due campane che tuttora risuonano ogni quarto d’ora.

Castello di Ruvo di Puglia (Palazzo Melodia)

Il Castello è situato nell’estremità nord occidentale del nucleo antico della città di Ruvo ed è costituito attualmente da una costruzione quadrangolare di probabile fondazione normanna e da tre corpi, più bassi rispetto alla torre, disposti intorno ad un atrio, al quale si accede tramite un androne denominato Arco Melodia. Il fronte meridionale si affaccia sull’attuale Piazza Matteotti. Ad ovest il Castello è fiancheggiato da una serie di costruzioni realizzate nei primi anni del 900, mentre ad Est della torre si innesta perpendicolarmente l’impianto di Palazzo Melodia, costruito nel XIX secolo nel giardino del Castello.

Apriti Cuore: San Valentino a Ruvo di Puglia

Con l’iniziativa Apriti Cuore il centro storico di Ruvo di Puglia si addobba a festa per San Valentino. Abbiamo accettato l’invito degli amici di @weareinruvodipuglia e ci siamo immersi in un clima di romanticismo, artigianato e condivisione con questa iniziativa.

Il progetto prende il nome da una canzone del grande cantautore Lucio Dalla, e sono tante le cittadine e i cittadini che hanno messo a disposizione il loro tempo, la loro artigianalità e la voglia di fare per donare alla città una veste insolita, per lasciare dei messaggi che parlino dell’amore in tutte le sue forme.

Come spiegato nella presentazione del progetto lungo le vie del nucleo antico troverete installazioni luminose sospese, 4 dipinti – postazioni selfie, 2 postazioni selfie luminose nelle piazze principali, Arco del Bacio, Arco LGBTQ+, musica in città e vetrine a tema.

Rievocazione storica RERUM RUBIS : Carafa e la leggenda Festival | Programma 2024

Continua la collaborazione con Barbie in Town e Ruvo di Puglia, questa volta in occasione del Rerum Rubis, la rievocazione storica che si terrà i prossimi 25 e 26 maggio 2024 nel comune pugliese. Due giorni intensi e ricchi di attività racchiusi in un format diverso, innovativo e inclusivo, tra rappresentazioni storiche, musica dal vivo, visite guidate e performance di danza acrobatica aerea, nella splendida cornice del centro storico. Abbiamo avuto il piacere di conoscere i luoghi di questo festival, e di scattare delle foto con Barbie in abiti storici, cuciti proprio per l’occasione dagli organizzatori dell’evento.

RERUM RUBIS : Carafa e la leggenda Festival

In occasione del 225° anniversario dalla nascita della Repubblica Partenopea torna a Ruvo di Puglia l’evento di Rievocazione Storica a cura del Cultura et Memoria Centro Studi Ruvo di Puglia in collaborazione con il Comune di Ruvo di Puglia.

Nel 2024, anno in cui cadrà l’anniversario, la manifestazione si terrà nelle giornate del 25 e 26 maggio 2024 animerà la città rendendola uno dei siti di interesse, insieme ad Altamura, Bitonto, Andria, Trani, di animazione e spettacolo della memoria storica italiana.

Rerum è un progetto di Cultura et Memoria Centro Studi Ruvo di Puglia sostenuto dal Comune di Ruvo di Puglia, Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari, Fondazione Puglia e Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia APS.

Mercato storico, artisti di strada, degustazioni, teatro, corteo storico, danze, falò e cabaret.

RERUM RUBIS : programma 2024

Il programma 2024 verrà annunciato a breve.

Ruvo di Puglia: cosa vedere nei dintorni

Dove si trova Ruvo di Puglia

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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