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Cosa vedere a San Giorgio Ionico (Taranto)

Uno dei borghi del Salento tarantino da visitare è certamente San Giorgio Ionico, con il suo centro storico dai richiami medievali e uno spettacolo naturalistico che vi lascerà senza parole: le Tagghjate. Di cosa si tratta? Venite a scoprirlo con noi in questa ampia guida, realizzata con la collaborazione e il patrocinio del Comune di San Giorgio Ionico.

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Cenni storici

San Giorgio Ionico affonda le radici nel lontano Medioevo, anche se alcuni storici ipotizzano che la fondazione di questo centro abitato sia da ricondurre molto prima, alla luce di alcuni ritrovamenti registrati durante scavi archeologici.

I segni di una costante frequentazione antropica, del periodo preistorico e paleostorico, sono affiorati con il ritrovamento di porzioni di villaggi del neolitico, dell’età del Bronzo e del Ferro. Nel calcare delle colline sangiorgesi si possono osservare alcune grotte senza dubbio frequentate in età preclassica e riutilizzate successivamente dai monaci basiliani.

La zona fu abitata anche in epoca romana come si evince da ritrovamenti di basamenti di case e ville romane di età imperiale, rinvenuti in diversi luoghi intorno alla città, e in particolare nella necropoli del Feudo. Dal suo territorio passava anche il tratto Taranto – Brindisi dell’Appia antica.

Fondazione e sviluppo

Lo sviluppo del borgo, invece, si fa risalire al X secolo, quando profughi cristiani di Taranto, che veniva saccheggiata dai Saraceni, si stabilirono nei pressi dell’attuale Chiesa Madre. Un antico documento del 1269 dà notizia circa l’assegnazione di un feudo nella terra d’Otranto, da parte del re Carlo I d’Angiò, al barone francese Simone de Belvedere.

Nuove migrazioni, nel XV secolo al seguito del condottiero albanese Giorgio Castriota Scanderbeg, popolarono San Giorgio e altri comuni del tarantino orientale (oggi individuati come “Albania tarantina”).

Le teorie più accreditate datano la fondazione dell’attuale nucleo di San Giorgio tra il XV e il XVI secolo. Infatti, il nome di casale compare per la prima volta nei documenti nel 1522. La popolazione di San Giorgio inizia a crescere rapidamente grazie a molti immigrati albanesi e a quegli abitanti che abbandonavano i casali di Belvedere e Pasone.

Dalla cultura contadina alla crescita economica

Le vicende storiche di San Giorgio nel XVII secolo, sono legate soprattutto alle controversie interne della famiglia Muscettola, che crearono un effetto di rallentamento nella crescita del paese, che riprenderà, poi, nella seconda metà del XVIII secolo, quando Ferdinando IV limiterà i privilegi feudali e procederà a scorporare i latifondi.

San Giorgio verrà suddiviso così in 350 quote, e da questo ha inizio la cultura contadina (della coltivazione e degli scambi dei prodotti agricoli) che sarà alla base dello sviluppo economico del centro. Ma gli strascichi feudali vengono di fatto abbandonati solo nel XIX secolo; questo sarà per San Giorgio il preludio per una forte crescita civile ed economica, che è continuata fino ai nostri giorni.

Dall’Unità d’Italia a oggi

Nel censimento del 1861, dove il Comune risulta trascritto con il nome di San Giorgio sotto Taranto, si contava una popolazione di 2024 abitanti, di questi 967 maschi e 1057 femmine. Nel 1865 era presente una pretura di mandamento e il territorio apparteneva alla diocesi di Taranto. San Giorgio Ionico, nel 1923, insieme agli altri 26 comuni del circondario di Taranto, sarà parte integrante della nuova Provincia dello Ionio, istituita con Regio Decreto, fino al 1951.

A San Giorgio Ionico, durante la seconda guerra mondiale, era presente un Ospedale militare secondario di guerra, dipendente dalla Direzione Ospedale militare principale di Taranto. Durante la guerra l’attività didattica nella scuola fu sospesa e gli alunni vennero dislocati presso abitazioni civili requisite dalle autorità, dove continuarono a ricevere l’istruzione scolastica.

In questo ospedale venivano curati i militi feriti provenienti dalle zone di guerra. Nel settembre del 1943, in agro di San Giorgio Ionico, (molto probabilmente in contrada Baronia) il maresciallo Badoglio parlò agli Ufficiali del neo costituito Esercito del Regno del Sud, nato dall’armistizio, dove cercò di convincerli che il fascismo era definitivamente caduto

La notte di Natale del 1968, papa Paolo VI, mentre transitava sul territorio sangiorgese, incontrò brevemente la popolazione. Era proveniente dall’aeroporto di Grottaglie e si recava a Taranto, per celebrare la Santa Messa della Natività tra gli operai del nuovo centro siderurgico di Taranto. A ricordo dell’avvenimento fu posta una lapide.

Dagli anni settanta il comune, che ha sempre risentito della forte vicinanza e influenza del capoluogo, ha avuto un notevole sviluppo nell’edilizia e nell’industria (ampliamento della zona industriale), con un conseguente e ulteriore aumento della popolazione.

Cosa vedere a San Giorgio Ionico

Centro storico

Il centro storico di San Giorgio Ionico vi porta nel cuore del suo abitato, tra vicoli stretti, palazzi nobiliari, chiese e scorci da fotografare. Con il naso all’insù potete vedere il settecentesco Palazzo Imperio, il Palazzo Alberini-De Siati e il Palazzo Alberini-Caramia, che impreziosiscono il cuore del paese.

Nel borgo non mancano edicole votive e alcune delle architetture religiose più importanti del paese come la Cappella della Madonna della Croce e la Chiesa di Maria Santissima Immacolata, la Chiesa dei Santi Patroni d’Italia (dedicata a San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena) e ovviamente la Chiesa Madre di Santa Maria del popolo.

Se amate realizzare scatti social, sappiate che anche il centro storico di San Giorgio Ionico riserva delle sorprese. La via più instagrammabile è certamente Vico Cadorna, una piccola viuzza addobbata con fiori e decorazioni coloratissime!

Piazza San Giorgio

Imperdibile Piazza San Giorgio, il salotto della città, fulcro vivo del centro storico di San Giorgio Ionico, con la sua spettacolare ed elegante pavimentazione in mosaico che rappresenta il santo in lotta con il drago.

Qui si affacciano il vecchio Municipio, oggi sede di numerose associazioni e il Palazzo Alberini-De Siati. Il vecchio Municipio è situato all’interno nel sito storico archeologico noto come Palazzo Imperio, il quale prende il nome della famiglia che lo fece costruire intorno alla metà del XVII secolo. Sormontato dalla caratteristica torretta dell’orologio, si affaccia su Piazza San Giorgio formando insieme ad altri antichi fabbricati il nucleo principale del centro storico.

Divenuto proprietà comunale nel 1870, è stato occupato prima dalla Pretura e poi dal Municipio. Dal 1996 è utilizzato in parte dall’Associazione Culturale “Lino Agnini” ed ospita le opere dell’artista sangiorgese. Inoltre, attualmente, il palazzo ospita le strutture del Giudice di Pace del Comune, la Pro Loco, il centro polivalente anziani, la biblioteca comunale. Nel 2015, l’intero complesso di Palazzo Imperio e dunque anche l’edificio del vecchio Municipio, è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione per un importo di € 800.000.

Chiesa madre di Santa Maria del popolo

La chiesa madre di Santa Maria del Popolo risale all XVI secolo. Fu eretta su antico luogo di preghiera, forse una chiesa del X-XI secolo. In stile barocco, presenta un’unica navata con facciata neoclassica. Il frontone e il timpano sono stretti tra due campanili, uno a vela e uno a torre.

L’altare centrale è ricco di marmi policromi e, come risulta da un contratto datato 1º maggio 1776, fu costruito dai fratelli Ferrara maestri marmorari di Napoli. Anche i due altari laterali sono in marmi policromi.

Degni di nota sono i dipinti sugli altari, tele di pregevole fattura risalenti al settecento, dedicate alla Madonna del Popolo, alla Vergine del Rosario, alla Vergine del Purgatorio. Il coro, opposto all’altare, ha un antico organo a canne. È di pregevole fattura anche la scultura lignea del santo protettore San Giorgio.

All’esterno, ai lati dell’ingresso principale, sono visibili due edicole dedicate ai Principi degli Apostoli (santi Pietro e Paolo). La collocazione sulla facciata principale delle statue caratterizzava anticamente l’appartenenza della chiesa e della sua comunità ecclesiale al rito cattolico in lingua latina.

La cappella adiacente alla chiesa madre ed all’annesso e pregevole oratorio del Santissimo Rosario (secolo XV) è il monumento più antico del comune, che è venuto alla luce durante alcuni lavori di restauro.

Castello d’Ayala Valva

A San Giorgio Ionico quello che i suoi abitanti chiamano castello è in realtà un edificio piuttosto moderno. Fu innalzato, infatti, dai conti D’Ayala-Valva agli inizi del 1900. Lo stile volutamente pretestuoso, con riferimenti medievaleggianti ripresi più dai romanzi storici che dagli esempi coevi, fanno di questo edificio un monumento rappresentativo della storia di una famiglia. Si presenta in buone condizioni conservando l’aspetto tipicamente medievale dei manieri di un tempo. Una tappa imperdibile del vostro tour a San Giorgio Ionico.

Cappella della Madonna della Croce

La Cappella della Madonna della Croce è il luogo di culto cristiano più antico della città. Anticamente al posto di questa struttura forse sorgeva l’antica chiesa di Santa Maria della Presentazione, di rito greco. Una chiesa di cui si ha traccia in alcuni documenti della diocesi e che, secondo le testimonianze di papas Todaro Xafilo (1569), presbitero di origini albanesi, osservava sia il rito latino che quello greco.

All’interno è presente un altare a parete, una statua raffigurante la Madonna con in braccio il bambino Gesù, che reca tra le mani un globo crucigero, e due sepolture ubicate sotto il pavimento, rispettivamente dell’arciprete Pasquale Zingaropoli e di una nobil donna, Francesca Palmisano. La cappella, non più adibita al culto per un lungo periodo, è stata restaurata e restituita al culto e alla devozione popolare, per interesse di Mons. Pierino Galeone, parroco della Chiesa madre.

Chiesa di Maria Santissima Immacolata

La chiesa di Maria Santissima Immacolata, sede della parrocchia omonima, fu edificata in due periodi per mancanza di fondi: tra il 1891 ed il 1930, e tra il 1932 e il 1934. Fu grazie a Rosa Robaud, nipote del beato Bartolo Longo, che si riuscirono a reperire i fondi necessari alla finalizzazione dell’opera.

Lo stile è quello neoclassico, con l’interno a tre navate e abside semicircolare. Il campanile, alto circa 20 metri, fu ultimato nel 1935, come ricorda un’incisione sotto l’alloggiamento delle campane che è ben visibile da terra.

Teatro all’aperto di San Giorgio Ionico

Il teatro all’aperto di San Giorgio Ionico è stato realizzato all’incirca 25 anni fa e sorge su una zona ove insisteva un vecchio parco giochi per bambini e alcuni bagni pubblici, successivamente convertita in pista di pattinaggio. L’avvio dei lavori di scavo per la realizzazione del teatro fu caratterizzato dal ritrovamento di tombe, monoliti e suppellettili varie dell’età magno-greca, oggi custoditi al Museo di Taranto.

Nel 2018 è stato intitolato al compianto Romeo Leo, insegnante di scuola elementare stimato dalla comunità sangiorgese e simbolo stesso della scuola Maria Pia di Savoia, oltre ad essere stato per tantissimi anni presidente della Pro Loco del territorio. Recentemente, il teatro è stato oggetto di diversi interventi di manutenzione ed adeguamento alle norme di sicurezza, mediante la sistemazione di sedute, palchi, le quinte che ritraggono le famose tagghjate, spogliatoi e illuminazione.

Chiesa dei Santi Patroni d’Italia

La Chiesa dei Santi Patroni d’Italia fu istituita nel 1986 con decreto dell’arcivescovo di Taranto Guglielmo Motolese e dedicata ai santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, patroni d’Italia. Il progetto architettonico della chiesa è stato realizzato dall’architetto Angelo Trani, coadiuvato dagli ingegneri Franco Festa e Domenico Mancini. La chiesa è stata consegnata al culto dei sangiorgesi il 31 ottobre 2011, con la solenne consacrazione a cui ha officiato l’arcivescovo di Taranto Benigno Luigi Papa e il parroco Cosimo Campanella. Per 25 anni la chiesa e le annesse strutture parrocchiali erano state adattate all’interno di un ampio garage.

Le Tagghjate di San Giorgio Ionico

Il vero fiore all’occhiello di San Giorgio Ionico è certamente il Parco delle Tagghjate, che vi offre uno spettacolo naturalistico davvero unico. Se vi state domandando ancora perché visitare questo incantevole borgo, ora non avrete più dubbi.

Ma cosa sono le Tagghjate? Stiamo parlando di un complesso di vecchie cave di tufo dismesse dalla metà degli anni cinquanta, interessato da attività estrattiva manuale di conci destinati alla costruzione edilizia del territorio circostante.

Denominato genericamente Tagghjate (da “tàgghju”, voce dialettale corrispondente all’italiano “taglio”, a significare la caratteristica modalità estrattiva operata con la specifica tipologia di piccone “zzuèccu”), oggi sono uno dei luoghi più caratteristici del territorio.

Luogo ideale per esplorazioni e trekking, sono tanti i cittadini che si dedicano ad attività sportive nel grade spazio a disposizione.

Le Tagghjate, site in territorio di San Giorgio Jonico a valle del versante Ovest del Monte Belvedere , fiancheggiano, per circa 2 chilometri, la strada provinciale Sangiorgio-Pulsano.

I tufacei ocra dorati si alternano ritmicamente con i variegati verdi stagionali, il tutto in un continuo gioco plastico di luci ed ombre nel differito orientamento delle masse litiche.

Sport e intrattenimento a San Giorgio Ionico

Non solo storia, cultura, fede e paesaggi mozzafiato. San Giorgio Ionico offre ai suoi cittadini attività di ogni genere, ed è un polo molto importante per sport e agonismo. Impossibile non citare il maneggio sito proprio in una porzione del Parco delle Tagghjate. Meta ideale per gli amanti della natura e dei cavalli, non è solo una scuola di equitazione, ma anche luogo di gare a livello nazionale e internazionale.

Grazie all’attenzione che l’Amministrazione comunale di San Giorgio rivolge al recupero e alla valorizzazione delle cave, è nato un progetto mirato alla creazione di un parco naturale dove si realizzeranno due itinerari lungo le sporgenze con zone di ristoro e spazi per spettacoli e manifestazioni.

Seppure siamo a pochi chilometri da Taranto, San Giorgio Ionico ha davvero tutto: dal multicinema, con la proiezione di tutti i film del momento, ai campi sportivi di padel: infatti il comune ha il primo centro del territorio Tarantino nato esclusivamente per questo sport, sito nella zona industriale, a pochi metri dal cinema.

Festa patronale di San Giorgio Ionico

Ogni anno il 23 Aprile, la festa patronale di San Giorgio Martire anima la vita della cittadina ionica di San Giorgio Ionico con numerosi eventi civili e religiosi.

Si parte dalla tradizione popolare e religiosa, con la processione del simulacro di San Giorgio Martire e la Santa Messa nella piazza principale del paese. Non manca, però, un ricco calendario di eventi culturali, che spaziano dalla musica, alle mostre d’arte e alla degustazione di ottimo cibo locale.

La festa patronale è il momento di unione principale della vita del comune del tarantino: il centro di San Giorgio Ionico risplende grazie alle caratteristiche luminarie, ai suggestivi fuochi d’artificio, ai concerti bandistici e anche al lunapark che permette a grandi e piccini di divertirsi in compagnia.

Chi è San Giorgio Martire

Giorgio, il cui nome di origine greca significa “agricoltore”, nasce nella Cappadocia verso il 280 da una famiglia cristiana. Trasferitosi in Palestina si arruola nell’esercito di Diocleziano. Quando, nel 303, l’imperatore emana l’editto di persecuzione contro i cristiani, Giorgio dona tutti i suoi beni ai poveri e, davanti allo stesso Diocleziano, strappa il documento e professa la sua fede in Cristo. Per questo subisce terribili torture e alla fine viene decapitato.

I crociati contribuirono molto a trasformare la figura di san Giorgio martire in santo guerriero, volendo simboleggiare l’uccisione del drago come la sconfitta dell’Islam; Riccardo Cuor di Leone lo invocò come protettore di tutti i combattenti. Con i Normanni il suo culto si radicò fortemente in Inghilterra dove, nel 1348, re Edoardo III istituì l’Ordine dei Cavalieri di san Giorgio. In tutto il Medioevo la sua figura divenne oggetto di una letteratura epica che gareggiava con i cicli bretone e carolingio.

San Giorgio è considerato il patrono dei cavalieri, dei soldati, degli scout, degli schermitori, degli arcieri. Inoltre è invocato contro la peste e la lebbra, e contro i serpenti velenosi. San Giorgio è onorato anche dai musulmani che gli diedero l’appellativo di ‘profeta’. Le reliquie del santo si trovano in diversi luoghi del mondo: a Roma la chiesa di S. Giorgio al Velabro ne custodisce il cranio per volontà di papa Zaccaria.

La lotta contro il male è una dimensione sempre presente nella storia umana, ma questa battaglia non si vince da soli. San Giorgio uccide il drago perché è Dio che agisce in lui. Con Cristo il male che non avrà mai più l’ultima parola. [fonte]

Natale a San Giorgio Ionico

Non mancano le celebrazioni per il Natale a San Giorgio Ionico, per grandi e piccini. L’iniziativa Christmas Dream parte il 14 dicembre e termina il 23 dicembre 2023, con due eventi ogni giorno, tra intrattenimento per i più piccoli (e non solo) mercatini natalizi (dolciumi, artigianato, giocattoli e food e pettole calde ogni sera), celebrazioni religiose, e eventi che illumineranno le vie principali del borgo. Per maggiori info visitate l’evento Facebook.

Dove si trova San Giorgio Ionico

San Giorgio Ionico: cosa vedere nei dintorni

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