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Cosa vedere a Triggiano (Bari)

Triggiano, alle porte di Bari, è uno dei quei comuni meno noti al turismo, ma non per questo meno affascinanti. Detta anche “città del pane”, è davvero tutta da scoprire. Noi vi lasciamo questa piccola guida, fateci sapere se avete mai visitato Triggiano o avete intenzione di farlo!

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Cenni storici

Tracce di vita risalenti al periodo neolitico sul Monte Telegrafo fanno pensare ad antichissimi insediamenti nel territorio di Triggiano immediatamente a ridosso della costa.

Notizie storiche certe si hanno a partire dal 983 allorquando la Pieve di San Martino in loco “Triviani” viene assegnata a Leone figlio di Argiro da parte dell’Arcivescovo Pavone.

Il nome “Trigiano” appare per la prima volta nell’anno 1054 in relazione ad un testamento di tale Mele di Monopoli come riportato nel Chartularium Cupersanense.

Verso la fine del XVI secolo si formano nuove classi sociali che, anche in virtù di mutate condizioni economiche, hanno potuto abbandonare anch’esse la “civiltà delle grotte”.

Vari sono stati i nobili feudatari che si sono succeduti a Triggiano. Nel 1557 la terra di Triggiano viene donata con atto di testamento da Bona Sforza – Regina di Polonia e Duchessa di Bari – a Gianlorenzo Pappacoda che apre una dinastia durata fino al 1768. Il titolo di Principe di Triggiano è poi passato ai Filomarino e successivamente al Brancaccio.

Varie sono le teorie relative all’origine ed alla denominazione di Triggiano a cui ha fatto seguito anche il cambiamento dello stemma del Comune. Fina all’unità d’Italia sullo stemma del paese era rappresentato l’Imperatore Traiano, poi sostituito da un castello con tre vie : durante il ventennio fascista si è tornati all’Imperatore Traianõo.

Tra gli storici di Triggiano il Roppo sembra propendere per una denominazione discendente da “Trivium”, il Padre Daniele sposa la teoria della fondazione da parte dell’Imperatore Traiano. Lo storico Pasquale Battista, che molto ha scritto, sulla base di approfondite ricerche, ritiene che il paese sia nato nel X secolo “nei fianchi di un fossato scavato tra basso impero e alto e medio evo intorno alla fattoria che era stata del colono romano Trebius, assegnatario dei fundus che da lui aveva preso il nome (Trebianus)”.

Cosa vedere a Triggiano

Centro storico

Il centro storico di Triggiano è ancora poco valorizzato, e conosciuto, ma potrebbe diventare una nuova attrattiva turistica della zona, tra chiese, palazzi e vicoli stretti ma caratteristici. Qui si trovano le principali attrattive del comune e potete assaggiare un gustoso trancio di focaccia appena sfornata.

Torre delle Decime

Lungo il lato sinistro del palazzo della ex biblioteca comunale si scorge la porzione di un antico edificio. Considerati per anni i resti di un castello baronale, la struttura richiama, invece, l’abitazione dell’amministratore delle finanze del Signore di Triggiano, il cui più famoso esponente fu Gaspare Marzano alla corte dei Pappacoda nella metà del XVII secolo.
L’edificio dotato di torre, insieme all’antico fossato, era collegato con il resto dell’abitato
mediante un ponte, costruito nel 1488 in corrispondenza della biforcazione delle attuali via Nitti e Largo del Mercato.

Ex Biblioteca Comunale

L’ex Biblioteca comunale, attualmente adibita a Università della libera età: l’intento è quello di trasformarla in un “Community hub” che favorisca l’incontro e il dialogo tra generazioni diverse. In particolare, è prevista la ristrutturazione dell’intero edificio e l’installazione di un ascensore in corrispondenza dell’accesso secondario da largo Mercato, affinché si possano raggiungere tutti i livelli (seminterrato, rialzato e terrazzo) senza barriere architettoniche.

Santa Maria della Croce

La Chiesa di Santa Maria della Croce sorge su un’antica edicola posta sul crocivio fuori dalle antiche mura di Triggiano, nei pressi dell’odierna piazza. L’immagine conservata nell’edicola raffigura una Madonna con Bambino, la cui iconografia rimanda alla tradizione bizantina. La costruzione è in stile barocco, ad impianto longitudinale con un’ unica navata, presenta cinque altari di cui quello maggiore è completamente in marmo. Nel 1923 fu innalzato il campanile a quattro archi, coperto da una cupoletta e contenente due grosse campane.

Chiesa di Santa Maria Veterana

La più importante testimonianza monumentale di Triggiano è sicuramente la Chiesa di Santa Maria Veterana, un edificio sacro che con la sua evoluzione ha contrassegnato tutta la vita del paese. Santa Maria Veterana ha origini medievali e fu fondata, ipoteticamente, intorno al 1080 da un sacerdote e maestro di dialettica barese, un tale Leone. E’ un opus sorprendente per la realtà del paese in quel periodo, un’opera imponente ad impianto basilicale, su tre navate e di dimensioni pari alla chiesa di Ognissanti a Valenzano e di San Benedetto a Conversano.

Fu costruita, inoltre, una cappella sotterranea, scavata sotto l’abside della chiesa medievale. Quasi certamente questa cappella con volte a crociera fu consacrata a Santa Maria Veterana, per mantenere il culto della chiesa antica.

Convento di San Francesco d’Assisi

Il Convento dei Cappucini e la chiesa annessa, dedicata alla Madonna degli Angeli, furono costruiti nel 1616, come rivelato da un’iscrizione sull’architrave della parte maggiore della Chiesa. La Chiesa fino al 1744 fu benedetta ma non consacrata. La volta è completamente affrescata; di maggior pregio artistico sono le tele, come quella posta sull’altare maggiore e raffigurante la “Vergine degli angeli”. Le tele sono di Padre Tommaso da Triggiano, e databili al XVII secolo. Oggetto di culto è l’antica statua dell’Addolorata , simulacro principe della processione del giovedì e del venerdì santo.

Ipogei civili

Il borgo antico di Triggiano è caratterizzato dalla presenza di ambienti ipogei al di sotto dell’attuale livello stradale, che testimoniano un’intensa attività di scavo direttamente nel banco di calcarenite, realizzata in passato dalla popolazione triggianese.
Cunicoli, vani di deposito e soprattutto frantoi ipogei costellano il centro storico anche oltre il percorso segnato dalle scomparse mura del paese (XVI-XVII sec.), di cui però rimangono tracce del fossato nella zona adiacente al sito archeologico della chiesa di S. Maria Veterana.

Chiesa del Santissimo Crocifisso

La Parrocchia SS. Crocifisso nasce il 20 Febbraio 1988 come data di erezione, mentre quella della presa canonica risale al 1 Maggio 1989. Si sceglie come luogo di culto la cappella dell’antico Cimitero, ovvero del primo camposanto costruito fuori delle mura del paese in Via Don Peppino Palella.

Villa Comunale di Triggiano

Nel centro di Triggiano la Villa comunale è un grazioso polmone di verde pubblico . Le aiuole alberate sono piantumate a palme e specie arboree autoctone e delimitate da siepi basse e squadrate. Panchine e giochi per bambini completano l’arredo di piazza Vittorio Veneto. Al centro della piazza il Monumento ai Caduti è circondato da una cancellata e presenta sul basamento la figura di un soldato e sulla sommità una Vittoria trionfante.

Parco Caduti di Nassiriya

Sabato 27 luglio 2019 Triggiano si è tenuta l’inaugurazione del Parco Caduti di Nassiriya, realizzato con i fondi del Bando Periferie. L’intervento ha interessato la riqualificazione del parco e la realizzazione di nuovi servizi. Tra questi un campo di calcetto, un campo da bocce, un campo multiuso da pallacanestro e pallavolo, bar, servizi igienici e area giochi e fitness. Sono stati installati di 19 corpi illuminanti alti 5 metri l’uno, in ricordo dei 19 italiani che persero la vita nella strage di Nassiriya.

Centro Commerciale Bariblu

Se vi siete mai chiesti cosa fa Barbie in una giornata tipo a Triggiano, dopo aver visitato le bellezze del centro storico? Seguiamola da Bariblu, il centro commerciale di Triggiano a pochi chilometri da Bari.

Barbie lo adora, perché Bariblu mette tutti d’accordo: non è solo una galleria per lo shopping, che si sa non le dispiace affatto, ma è un perfetto luogo di incontro dove trascorrere il tempo con gli amici nell’area food, e perché no, anche dedicarsi allo smart working.

E se come Ken cercate il regalo perfetto per la vostra Barbie, lasciatevi ispirare dai tanti negozi che animano la galleria commerciale. A Bariblu troverete quello che cercate, ci sono attività per ogni vostra necessità.

Se ve lo consigliano Barbie, Ken e le loro amiche, vuol dire che siete nel posto giusto. Parola di Barbie.

Che aspettate? Ci vediamo a Bariblu.

Lama San Giorgio (Triggiano Lamie)

Lama San Giorgio dal 1997 è stata individuata dalla Regione come area naturale protetta, per l’interesse naturalistico, paesaggistico, archeologico e culturale che l’area riveste. Nel barese il territorio costiero e subcostiero è caratteristicamente segnato da incisioni erosive, definite “lame”.

Lama San Giorgio lascia ammirare quello che è il paesaggio “originario” del territorio, ormai profondamente mutato per via di trasformazioni agronomiche. Il corso della lama rivela una varietà di insediamenti umani. Il valore di questa risorsa, sia a livello ecologico che paesaggistico, è stato spesso sottovalutato, ma la crescente richiesta di conoscenza e di fruizione della natura ha portato ad articolare l’ipotesi dell’ istituzione di un “Parco territoriale”.

Triggiano, città del pane

Triggiano è molto nota per la produzione del pane. La sua particolarità è quella di essere cotto su pietra e in forno a legna, bruciando la profumata scorza di mandorla. Preparato con grano tenero, presenta una mollica cavernosa, e una crosta scura, spessa e croccante. Se siete a Triggiano dovete assolutamente provarlo, così come la focaccia, un must in tutta la provincia di Bari.

Triggiano: cosa vedere nei dintorni

Dove si trova Triggiano

Triggiano meteo

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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