Cosa visitare in Puglia Puglia

Cosa vedere a Rutigliano (Bari)

Cosa vedere a Rutigliano

Non potete passare in Puglia senza visitare Rutigliano, la città del fischietto in provincia di Bari. Il luogo di questa tradizione antichissima offre anche un centro storico davvero bello e tante altre piccole attrattive. Scopriamo insieme cosa visitare a Rutigliano.

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Cenni storici

I primi insediamenti sono stati attestati a partire dal 2000 a.C  fino all’età tardo-antica. Le testimonianze archeologiche provengono da diversi siti tra cui “Contrada Castiello”, località identificata dai romani con il nome di “Azetium” di cui abbiamo notizia grazie alla fonte di Plinio il Vecchio e alla presenza di questo toponimo sulla “Tabula Peutingeriana”. L’attuale centro abitato corrisponde alla città medievale Rutilianum, da “rutilius” locuzione latina che sta ad indicare “rossiccio”, caratteristico colore del suolo rutiglianese. Per la sua posizione strategica fu conquistata definitivamente dai Normanni nel XII, con la cacciata dei Bizantini.

A seguito della dominazione Sveva, nel 1238 Rutigliano, fu conquistata dagli angioini. Grazie alla fertilità del suolo e all’abilità produttiva e mercantile dei suoi abitanti, Rutigliano provvide più volte nel corso della storia al rifornimento di derrate alimentari come pani, orzo, formaggi, galline e uova, in caso di conflitti. Per tale motivo, Carlo II d’Angiò le diede il titolo di “Terra di Regio Demanio” . Nell’XX secolo, papa Niccolò II emanò una bolla che riconosceva a Rutigliano il particolare status di nullius diocesis, cioè territorio privo di vescovo e soggetto direttamente a Roma. Tale privilegio fu abrogato solo nel 1662 quando Rutigliano fu sottoposta all’autorità del vescovo di Conversano. Vari feudatari si susseguiranno nei secoli seguenti. Gli Orsini del Balzo, gli Acquaviva, la regina Bona Sforza di Polonia, i Carafa di Noja, fino all’abolizione della feudalità del 1806.

Cosa vedere a Rutigliano

Centro storico di Rutigliano

Il centro storico di Rutigliano è uno splendido borgo nel quale perdersi ammirando le maggiori attrazioni del comune, e ritrovarsi seguendo il profumo dei panifici aperti sin dal mattino. Vi si trovano (oltre alle chiese e i monumenti famosi), numerosi altri edifici e costruzioni degni di nota.

Palazzo Antonelli

Situato a pochi passi da Piazza Cesare Battisti, il Palazzo Antonelli di Rutigliano risale al XVI-XVII secolo. La facciata è impreziosita dalla splendida loggia formata da tre archi che poggiano su colonnine dai capitelli corinzi e dal loggiato arricchito da graziosi putti in pietra

Palazzo De Franceschis

Il Palazzo De Franceschis è di origine Rinascimentale, ed è stato edificato sulle antiche mura di cinta della città. Al suo interno ingloba uno degli otto torrioni murari, l’unico interamente visibile.

Porta Nuova e Porta Bari

La Porta Nuova di Rutigliano fu aperta probabilmente tra la fine del XVI secolo e i primi anni del XVII secolo. Sulla sommità dell’arco sono incisi l’anno 1612, il simbolo nicolaiano delle tre sfere (segno di appartenenza della città alla Basilica di San Nicola di Bari) e il nome del notaio Pietro Antonio Lucente, promotore dei lavori della porta.

Collocata sulla vecchia via che conduce al capoluogo pugliese, Porta Bari è la più antica porta della città. Sull’arco sono visibili delle croci che venivano poste in occasione dell’Anno Santo, molte delle quali sono andate perdute.

Castello Normanno di Rutigliano (Torre Normanna)

La Torre Normanna o Torre Maestra è ciò che rimane dell’antico castello normanno di Rutigliano, fatto demolire nel 1618. Ha forma quadrangolare ed è alta 34 metri. Termina con un cornicione in tufo, ricostruito agli inizi del ‘900. La torre fu eretta dai Normanni nell’XI secolo sui resti di un baluardo di origine bizantina. Furono gli stessi Normanni ad ampliare il borgo antico e qualche anno dopo a costruire anche la Torre di Cinta e il Baluardo.

In origine, il castello era circondato da mura di cinta che racchiudevano il borgo antico. Le tre porte della città Porta Castello, Porta di Bari e Porta Siconis permettevano l’accesso al borgo. Tra il XII e il XIV secolo, di fronte alla Torre di Cinta, fu costruito anche un torrione semicircolare che oggi risulta incastonato all’interno di un palazzo di proprietà della famiglia Moccia.

La Torre Maestra (Normanna) e la Torre di Cinta sono di proprietà di privati e quindi la loro visita è concessa solo su prenotazione contattando l’associazione culturale Pro Loco di Rutigliano.

Monumento ai caduti della I Guerra Mondiale

Al centro di Piazza XX Settembre sorge il Monumento ai caduti della 1° Guerra Mondiale. Si tratta di una maestosa scultura, realizzata dal rutiglianese Vitantonio Debellis e inaugurata il 15 settembre 1929. La scultura è composta da un massiccio basamento in pietra, che riproduce le fattezze della Torre Normanna, su cui poggia un imponente gruppo scultoreo in bronzo che rappresenta quattro soldati colti in un’azione bellica, sovrastati dalla “Vittoria” alata.

Torre dell’orologio

La Torre dell’orologio di Rutigliano, costruita nel 700 e ricostruita negli anni ‘60 del XX secolo, conserva ancora il quadrante originale in maiolica. Si trova alla fine di via Roma.

Chiesa di Santa Maria della Colonna e San Nicola

La chiesa di Santa Maria della Colonna e San Nicola, nonchè chiesa matrice di Rutigliano, risale al X secolo. Di originario impianto in Romanico-Pugliese, è stata più volte ristrutturata, conserva all’esterno il primigenio campanile romanico, munito di trifore e un portale la cui architrave riporta un bassorilievo dell’XI secolo raffigurante il Cristo tra gli apostoli. Nell’interno a tre navate, che si caratterizza per la successiva cupola barocca, si conservano il leggio marmoreo con il simbolo della famiglia Bassavilla (diventato poi stemma cittadino), l’icona trecentesca della Madonna delle Grazie, alcuni affreschi perimetrali e un preziosissimo polittico di Antonio Vivarini del tardo XV secolo. Al Settecento risalgono il coro ligneo, l’organo a 24 canne e alcune tele di Domenico Carella e Samuele Tatulli.

Museo del Fischietto in terracotta

Ospitato nell’ex Convento di San Domenico, il Museo Civico del Fischietto in terracotta “Domenico Divella” introduce in un vero e proprio viaggio nel variegato mondo del fischietto in terracotta di Rutigliano.

Accoglie una collezione di oltre 700 fischietti che trae origine in gran parte dalle opere presentate al Concorso Nazionale del Fischietto in terracotta “Città di Rutigliano”, ogni anno in programma il 17 gennaio, in concomitanza con la festa in onore di Sant’Antonio Abate.

La tradizione dei fischietti in terracotta

È un legame ormai indissolubile quello che sussiste tra i fischietti di terracotta e Rutigliano. La cittadina di origine medievale adagiata sui primi rialzi delle Murge baresi ha raggiunto una straordinaria notorietà in Italia e all’estero grazie a questi colorati e simpatici manufatti. Tra le rappresentazioni più diffuse vi è il gallo.

Galloforie – Il Museo a Cielo Aperto del Fischietto in Terracotta

Galloforie è il primo Museo a Cielo Aperto del Fischietto in Terracotta, nel borgo antico di Rutigliano. Si tratta di un progetto realizzato da LUP Laboratorio Urbano Paese, con il patrocinio del Comune di Rutigliano, per la valorizzazione del territorio e il rilancio della tradizionale manipolazione dell’argilla.

L’esigenza di un museo a cielo aperto è frutto di una profonda crisi culturale ed economica che da anni colpisce il mondo della produzione artigiana e artistica dei fischietti in terracotta. Nel delineare tutti i tasselli di questa crisi durante i tavoli di discussione, si è delineata l’esigenza di riorganizzazione degli operatori del settore e la realizzazione di attività in grado di far emergere costantemente il grande patrimonio artistico e culturale di Rutigliano.

Nasce così l’idea di Galloforie – Il Museo a Cielo Aperto del Fischietto in Terracotta. Ad accogliervi in questo museo non troverete un info-point, un guardiano o una guida organizzata, non sarete costretti varcare una soglia o registrarvi per poter accedere; ci saranno, invece, cittadini che diventano custodi, artisti che si raccontano ad ogni ora del giorno e della notte, anziane donne che vi condurranno in tour improvvisati e un dedalo di strade e vicoli che rapirà tutta la vostra attenzione e accenderà tutta la vostra meraviglia.

Per info e tour guidati laboratoriourbanorutigliano@gmail.com o visitate il sito galloforie.it

Museo Civico Archeologico

Il Museo civico archeologico «Pietro e Grazia Didonna» conserva reperti di epoca preistorica e di età classica provenienti da scavi effettuati sul territorio: esempi di ceramica geometrica peuceta, vasi, fibule e, a testimonianza delle antiche origini del tipico artigianato locale, un fischietto a forma di gallo di ottomila anni fa. Al momento è chiuso.

MUDIAS – Museo Didattico di Storia e Arte Sacra

Palazzo Settanni, riconsegnato alla cittadinanza a seguito di un’accurata ristrutturazione, ospita il museo MuDiAS – Museo Didattico dell’Arte e Storia Sacra. Qui è possibile ripercorrere le origini culturali di Rutigliano dal 1044, anno in cui il paese viene citato per la prima volta in un testo scritto, fin al tutto il XIX secolo.

Adiacente al salone principale, sono presenti altre salette affrescate ed esternamente.

Nella reception nell’androne del Palazzo presenta una vasta gamma di libri, pubblicazioni e gadget tutti targati A.B.M.C. (Archivio Biblioteca Museo Capitolare di Rutigliano).

Santuario del Santissimo Crocifisso

La città di Rutigliano è famosa anche per il Santuario del S.S Crocifisso dei Frati Cappuccini Minori. La popolazione di Rutigliano nutre una profonda devozione per quest’opera; alla quale sono dedicati festeggiamenti con sfarzose luminarie, concerti bandistici e spettacoli pirotecnici che si svolgono dal 13 al 15 settembre.

La leggenda del Santissimo Crocifisso

La storia narra di un giovane scultore che partito da Brindisi stava viaggiando per raggiungere Barcellona, ma si ritrovò a Rutigliano, e precisamente di fronte al Monastero i suoi cavalli decisero di non voler proseguire il cammino, a causa di una violenta tempesta. Per questo, lo scultore chiese ospitalità ai frati, ma portava con sè qualcosa che incuriosì questi ultimi.

Lo scultore aveva realizzato un’opera che raffigurava un Cristo, non ancora terminato, infatti la testa era staccata dal corpo.

L’indomani, con sommo stupore tutti si resero conto che la testa si fosse attaccata autonomamente al corpo, era avvenuto un miracolo!

Così il Cristo divenne proprietà del Santuario della città di Rutigliano, grazie al permesso del Castellano di Barcellona.

Villa comunale di Rutigliano

Fiore all’occhiello della cittadina è la neo riqualificata villa comunale, tra natura e spazi di aggregazione per i rutiglianesi. Al suo interno anche òa fontana monumentale dell’artista rutiglianese Vito Domenico Mazzone, che è stata ripulita e pitturata di azzurro mare.

Fiera del Fischietto in Terracotta 2023

La Fiera del Fischietto in Terracotta 2023 si svolgerà in Piazza XX Settembre e nel Borgo Antico per tutta la giornata di Martedì 17 Gennaio, con il corteo dei Cavalli di Sant’Antonio Abate per le vie della città (partenza alle ore 15.30 del Santuario del Crocifisso) e la Benedizione degli animali alle ore 16 in Largo Domenico Divella e sul Sagrato della Chiesa di San Domenico; la Fiera si svolgerà anche nelle giornate di Sabato 21 Gennaio e Domenica 22 Gennaio, tra bancarelle della terracotta, stand di eno-gastronomia tipica, artisti di strada, concerti musicali, mostre, visite guidate e attività varie.

Rutigliano: cosa vedere nei dintorni

Dove si trova Rutigliano

La città di Rutigliano, si trova a 19 km a Sud-Est da Bari. Il territorio è caratterizzato da piccole alture e delimitato ad Est e a Ovest da due solchi erosivi, le lame, al cui centro sorge l’abitato.

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Gabriele e Pietro, sempre in giro per la Puglia (e non solo!), da collezionisti di Barbie ci siamo trasformati in travel blogger per raccontare la nostra terra in modo originale, e mostrare anche i luoghi meno conosciuti.

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